Complice Cupido, sembra davvero un nuovo inizio questa stagione della vita per Pato, ventunenne calciatore brasiliano che con una folgorante doppietta, di destro e poi di testa, ha regalato al Milan il derby di sabato. Alexandre Rodrigues da Silva detto Pato dal nome della città dove è nato, Pato Branco, ha riscattato sul campo tutti i rumors che lo volevano azzoppato e umiliato dai troppi infortuni del 2010, e che lo aspettavano al varco della sua nascente, ma molto chiacchierata love story con la figlia del Presidente, Barbara Berlusconi.
E invece, miracoli dell'amore, Cupido con una delle sue inopinate piroette ha regalato al giovanissimo «Papero» arrivato in Italia quasi bambino nel 2007, una consacrazione e una rivincita insperate. Oltre all'amore con una ragazza bionda, che il destino ha premiato più di lui, quei due gol cercati e inseguiti: ma il ragazzo provato dalla vita che a 11 anni scoprì di avere un tumore osseo al braccio e temette di dover rinunciare al suo sogno per sempre, sa anche ringraziare la vita quando si manifesta con i suoi doni. E in campo urla di felicità, strapazza di abbracci i compagni, porta una mano sul cuore per tentare una dedica criptica a Barbara che compostamente applaude dalla tribuna, e si capiva che avrebbe voluto fare di più, magari correre sul campo con le mani giunte a disegnare un cuore come faceva poco tempo fa per la prima moglie-lampo, la modella Stephany Brito. Ma adesso c'è la vice-presidente a far rivivere i suoi sogni di riscatto: «È tutto all'inizio» ha detto Pato a Paola Jacobbi di Vanity Fair con malcelata ammissione dell'innamoramento che da più di un mese aleggia nel gossip mediatico. «Difficile per me parlare di questo adesso» dice ma poi, nel dopo-derby è con Barbara che corre a cena, inseguito, ça va san dire, da gragnuole di flash dei fotografi.
Anche Cupido dunque in campo è imprevedibile, e intreccia capricciosamente le sue frecce, a volte esaltando le performance dei calciatori, altre atterrandoli e facendoli implodere. Così se la focosa e tormentata storia fra Belén Rodriguez non ha portato molta fortuna a Marco Borriello, sembra annunciarsi più fortunata l'intesa fra la cantante Shakira e il difensore spagnolo Gerard Piqué, che si vuole iniziata ai mondiali in Sudafrica dove lui vinceva e lei cantava l'inno del Waka waka per poi esplodere qualche giorno fa sulla copertina del magazine colombiano Caras, con i due che si baciano sotto la scritta: «La prova regina». E se l'amore di Simone Inzaghi con Alessia Marcuzzi non ha turbato troppo il di lui rendimento sportivo, Bobo Vieri invece non è uscito bene in campo dal lungo rapporto con Elisabetta Canalis.
L'attrice e il calciatore, la donna bella e lo sportivo non è d'altra parte suggestione recente. Attila Sallustro, classe 1908, italo-paraguaiano assurto a gloria del Napoli (si narra che investì con una delle prime Balilla in circolazione un passante che si scusò, «È colpa mia. Voi potete fare tutto quello che volete») rimase folgorato da una ballerina russa dal nome d'arte Lucy D'Albert. Ne scaturì un'unione altalenante e un profitto di lui disastroso, tanto che ad ogni entrata in campo l'allenatore William Garbutt si chiedeva: «Di che umore sarà oggi il nostro Attila?». Non andò meglio all'argentino Antonio Angelillo che arrivato in Italia divenne idolo dell'Inter fino a che non si incapricciò di una ballerina da night, Attilia Tironi, più nota come Ilya Lopez. L'umbratile e leggendario allenatore Helenio Herrera sfrutterà la faccenda per mandarlo alla Roma non senza essersi garantito con una clausola segreta: che non lo vendessero mai a Milan e Juventus.
E poi vennero amori sempre chiacchierati, ma più neutri cioè senza troppe influenze sul campo, come quello di Rivera con la soubrette tv Elisabetta Viviani, di Claudia Mori (pre Celentano) con l'argentino Francisco Lojacono, e di Edy Campagnoli, valletta diversamente parlante di Mike Bongiorno con il portiere Lorenzo Buffon, parente alla lontana di Gigi, portiere della Nazionale accasato con Alena Seredova.
E così si arriva alle coppie stabili, miliardarie e solidali di oggi. Come quella formata da David Beckham e Victoria ex Spice Girl diventata ambasciatrice di plurimi marchi, che hanno fatto entrare nel business dell'indotto calcistico anche i figli; o i nostrani ironici e solidali, molto solidali, Ilary Blasi e Francesco Totti. Quasi una contemporanea casa Vianello.
con corriere.it