giovedì 5 gennaio 2012
mercoledì 4 gennaio 2012
martedì 3 gennaio 2012
Smettere di fumare? Ecco le sigarette elettroniche che funzionano con tutti
Catania, 3 gen. - Le sigarette elettroniche sono efficaci per smettere di fumare e sembrano funzionare egregiamente anche per i fumatori incalliti. E' quanto emerso da uno studio italiano condotto dal Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell'Università di Catania e pubblicato dalla rivista Journal of Medicine Case report.
I forti fumatori erano segnati da una elevata dipendenza da nicotina, con oltre 30 sigarette al giorno, ed erano stati ripetutamente trattati per anni in centri di eccellenza per la cura del tabagismo con farmaci, cerotti alla nicotina e tecniche psicologiche, ma con scarso successo, alternando così periodi di astinenza e ricadute.
Questi fumatori, mediante l'uso di comuni sigarette elettroniche con cartucce contenenti nicotina, sono riusciti a ridurre l'uso delle 'bionde' e a smettere completamente anche fino a 6 mesi. I ricercatori sostengono che il successo ottenuto in questi fumatori, che hanno ridotto da 30 a zero il numero di sigarette fumate al giorno, è conseguenza di una delle caratteristiche intrinseche delle sigarette elettroniche che è quella di essere capaci di riprodurre la gestualità tipica del fumatore.
I risultati del report necessitano di studi approfonditi e si aggiungono all'importante sperimentazione clinica pubblicata dallo stesso team dell'Università di Catania, su BMC Public Health dove si dimostra che nel 55 per cento dei casi i partecipanti hanno ridotto o eliminato la dipendenza di tabacco grazie all'utilizzo delle sigarette elettroniche.
Ecumene24 & Agenzie
Aretha Franklin 70 anni si sposa per terza volta; il fortunato William Wilkerson!
Chi l'ha detto che a 70 non ci si possa sposare? Aretha Franklin prende alla lettera la domanda e stupisce il mondo con un emozionante annuncio: si è fidanzata. La "regina del soul", che compirà 70 anni il prossimo 29 marzo, si sposerà infatti con William Wilkerson durante la prossima estate.
Kikapress
Ma la vita dell'artista ha sempre avuto caratteristiche molto originali: non tutti sanno infatti che quando era minorenne Aretha Franklin diede alla luce ben due figli, il primo all'età di 14 anni, ed entrambi da padre ignoto, affidandoli poi alla nonna per continuare la carriera di cantante.
Voci mai confermate sostengono addirittura che i due bambini siano nati da un incesto, per colpa del padre Clarence, stimato reverendo e interprete di gospel. Ma è probabile che si tratti soltanto di leggende metropolitane.
Questa non è ovviamente la prima volta, per Aretha: sono le terze nozze. La mitica cantante si è sposata nel 1961 con Ted White, un amico di famiglia, contro la volontà del padre. Il marito diventò il suo agente ma il matrimonio finì sette anni più tardi, non senza storie di abusi.
Aretha ha quattro figli: oltre ai due nati in giovane età c'è Teddy, nato dal primo matrimonio, e Kecalf, nato dalla relazione con il suo manager Ken Cunningham, durata ben sette anni. Nel 1978, arrivano le seconde nozze con l'attore Glynn Turman: durano solo sei anni, e senza figli.
E adesso, a ben 27 anni dall'ultimo divorzio, Aretha Franklin ha deciso di dare un'ultima chance all'amore: lei e il suo amato William si sposeranno la prossima estate con una cerimonia su uno yacht privato a Miami, in Florida.
Aretha Franklin & William Wilkerson!
Via | Donna Moderna
Dolce Tentazione 2012: Facebook è la causa di un terzo dei divorzi in Gran Bretagna
ROMA - Che Facebook sia causa di litigi e separazioni è un fatto ormai noto, ma ora si avvia a diventare anche la principale causa di divorzio, almeno in Gran Bretagna: secondo una ricerca del sito Divorce-Online, che fornisce servizi alle coppie che vogliono interrompere il matrimonio, un terzo dei casi è dovuto proprio al social network.
"Facebook è diventato il mezzo primario di comunicazione - spiegano gli autori della ricerca, eseguita su un campione di 5.000 richieste - ed è il posto più facile dove avere un'avventura extraconiugale. Le persone devono stare più attente a quello che scrivono, anche perché le corti stanno iniziando a usare i post come fonte di prova". Secondo le cifre presentate, Facebook è citato fra i responsabili nel 33% dei divorzi (la cifra era del 20% nel 2009), mentre gli altri social network come Twitter non arrivano allo 0,5%. Tre sono i comportamenti più comuni usati come prova: messaggi 'inappropriati' mandati a persone dell'altro sesso, commenti maligni postati sul proprio partner, soprattutto nel caso di coppie separate, e 'soffiate' sul comportamento del marito o della moglie fatte da amici di Facebook.
E24 & Agenzie
L'eterna giovinezza è già qui; topolini ringiovaniti con un trapianto di cellule staminali
Roma 3/01/2012 – Il desiderio di vivere eternamente ha alimentato migliaia di scienze e pseudo-scienze lungo i secoli, ma mai come adesso l’uomo si è trovato ad un passo di scoprire una tecnica attraverso la quale riuscirà a resettare in continuazione la decomposizione naturale del proprio corpo. Proprio così, l'eterna giovinezza presto potrà essere garantita somministrando un cocktail di molecole o una manciata di cellule staminali. La tecnica si sta sviluppando velocemente in vari laboratori di ricerca in giro per il mondo, dove grazie ad un trapianto di staminali ottenute dai muscoli di topi più giovani dei ricercatori sono riusciti a ritardare in un gruppo di topolini segni di invecchiamento precoce.
Il primo traguardo è di un team della University of Pittsburgh School of Medicine e ha consentito di ridare la giovinezza a topolini altrimenti destinati, per una malattia, ad invecchiare troppo in fretta. Invece di divenire infermi e morire precocemente, i topi che hanno ricevuto le cellule ci hanno guadagnato in salute e hanno vissuto tre volte più a lungo di quanto atteso, è spiegato sulla rivista Nature Communications da Johnny Huard e Laura Niedernhofer che hanno condotto il lavoro.
Gli esperti hanno esaminato cosa succede in topolini colpiti da progeria, una malattia che ricapitola, sia pur in modo accelerato, quel che accade nel normale processo di invecchiamento. Hanno visto che le staminali di questi topi sono come 'catalettiche' funzionano poco e male e si moltiplicano molto lentamente, rendendo difficoltoso il fisiologico ricambio cellulare. I ricercatori hanno somministrato ai topi malati staminali estratte dai muscoli di topolini giovani e sani e hanno visto che, trattati con le staminali, i topolini con progeria, che normalmente muoiono tra il 21/imo e il 28/imo giorno di vita, hanno vissuto in media 66 giorni e sono rimasti in salute.
Adesso resta da capire il meccanismo d'azione delle staminali sane trapiantate per ridare giovinezza ai topi, l'ipotesi avvalorata dai ricercatori Usa è che esse rilascino nel corpo dei fattori di crescita che stimolano le cellule dell'organismo a funzionare meglio.
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Via | Ansa | Edz: Ecumene24