Sabato notte potremo dormire un'ora in più. Torna l'ora solare, che prende il posto la notte tra il 27 e il 28 ottobre della fondamentale (in ottica di risparmio) ora legale.
Un appuntamento che mette l'ansia a molti, perchè a pochi piace che sia buio già da metà pomeriggio, situazione alla quale si va inevitabilmente incontro in questo periodo.
Non vanno sottovalutate le conseguenze che questo cambiamento porta. Si parla di vero e proprio effetto jet lag, e in molti sostengono come si tratti di allarmismo eccessivo per una sola ora di cambiamento.
Il problema non è tanto nell'ora in più a disposizione nella giornata di domenica, quanto nel riabituarsi a una situazione che si era abbandonata durante l'estate, quella delle poche ore di luce naturale durante il pomeriggio.
Tra poco alle 17 sarà presto buio, e questo nei soggetti più sensibili può provocare un senso di malinconia che alla lunga può influire anche sulla salute.
«L'ora solare è vissuta da alcuni come la privazione di un'ora di vita», spiega Paola Vinciguerra, presidente dell'associazione europea attacchi di panico (Eurodap). «È vero che acquisiamo un'ora di mattina ma ce ne accorgiamo meno perché viviamo un'ora in più al buio nel pomeriggio. Questo può causare un affaticamento che nei soggetti depressi rischia di diventare tristezza acuta e angoscia».
Uno dei consigli che ci sentiamo di dare, è quello di cambiare le abitudini, gradualmente, soprattutto di coloro i quali sono abituati a un lungo sonnellino pomeridiano. Soprattutto i bambini spesso hanno l'abitudine di andare a dormire dopo pranzo per svegliarsi anche alle 17 del pomeriggio.
Con la nuova situazione che si va a creare, si corre il rischio che si sveglino con buio pesto fuori dalla finestra,restando fortemente confusi. Il malumore è una conseguenza inevitabile. Ecco allora che conviene anticipare l'ora in cui inizia il pisolino e forzare il risveglio entro un orario in cui c'è ancora luce fuori dalla finestra.
Il passaggio al buio sarà così meno traumatico. Una abitudine che dovrebbero seguire anche gli adulti: nonostante siano in grado di gestire meglio la situazione, certamente anche loro non beneficeranno di un risveglio in una camera completamente buia.
«Non dimentichiamo che anche stare a casa a riposarsi fa bene», spiega Simone Orlandini, direttore del centro interdipartimentale in bioclimatologia dell'Università di Firenze. «Un consiglio? Senza eccedere in sprechi, tenere le luci accese, in modo da non passare tutta la giornata nella penombra. Si sa che in alcuni casi gravi la luce artificiale viene addirittura usata come terapia».
Insomma niente panico: l'ora solare coincide con alcuni sentimenti di tristezza, come la fine dell'estate e l'accorciarsi delle giornate, ma proviamo ad associarlo a elementi positivi come l'avvicinarsi del Natale, il piacere di gustare cibi caldi e di coccolarsi con una calda coperta, un te o una cioccolata. Viviamolo come un periodo di transizione in attesa che poi torni la Primavera a ridare un senso di vita e di gioia.