venerdì 30 luglio 2010

Calciomercato: L'inter saluta Balotelli. Maicon, fumata grigia

Tra il City e l'attaccante, pronto l'accordo per 5 anni a 3,5 mln a stagione: ora la palla passa all'Inter, alla quale vengono offerti 27 mln. Il difensore invece si allontana dal Real Madrid. Il Milan cerca van der Vaart, Gilardino smentisce di voler lasciare Firenze

* Gonzalez alla Lazio, Veloso al Genoa

ROMA - Balotelli si riavvicina al City, mentre Maicon pare un po' più distante dal Real Madrid. Giornata importante per il passaggio dell'attaccante dell'Inter a Manchester, con un lungo faccia a faccia tra il suo procuratore, Mino Raiola, e Marco Branca. La situazione al momento è questa. Dopo la frenata di ieri per il mancato accordo tra giocatore e inglesi (differenza di 800.000 euro tra domanda e offerta), adesso l'ostacolo sembra superato nella famosa via di mezzo che tanto di moda va nelle trattative: il City offriva 3 milioni, Balotelli ne chiedeva 3.8, la stretta di mano è arrivata a 3.5. Per cinque anni. A questo punto la seconda squadra di Manchester è tornata dall'Inter, cambiando la propria proposta, visto il sacrificio economico fatto per accontentare il nerazzurro. Ed è passata dai 30 milioni più bonus, a 27 più bonus. A questo punto la prossima mossa è dell'Inter, che deve decidere se accettare o meno la nuova offerta. Secondo indiscrezioni, a breve potrebbe esserci l'accordo definitivo, anche se difficilmente prima di lunedì. La conferma dal presidente Moratti: "Per Balotelli al Manchester City manca ancora l' accordo con il club. Se ne riparlerà probabilmente lunedì per cercare l'intesa definitiva con gli inglesi".

Passiamo a Maicon, che nelle ultime ore si è allontanato dal Real Madrid: "L'Inter fa richieste un po' troppo alte, il Real fa offerte un po' troppo basse" rivela a Sky Ernesto Bronzetti, mago del mercato spagnolo e
del Real soprattutto: "Secondo me le società non sono entrate nell'ordine del fair-play finanziario, le cifre non sono confacenti ai valori attuali di mercato. L'interesse non è scemato, ma si è molto affievolito. Ma se c'è la volontà del giocatore e non chiede cifre esorbitanti l'affare si potrà fare". E visto che la volontà ce l'hanno pure le due società, alla fine l'accordo dovrebbe essere trovato.

Il Milan cerca un centrocampista. A chiederlo è stato lo stesso tecnico Massimiliano Allegri: "Serve un centrocampista in più visto che giocheremo con tre a metà campo e credo che la società lo porterà a casa. Che tipo di giocatore serve? Ci vuole uno dinamico". Tra i nomi circolano Van der Vaart e Andrea Lazzari, con tutte le differenze del caso. Di prestigio, ma anche di prezzo.

Caos Gilardino. A mettere un po' di rumore intorno all'attaccante della Fiorentina ci pensa Marco Simone, ex attaccante, attuale procuratore. Simone ha detto: "Gilardino vuole andare via da Firenze". Pronta la smentita sul proprio sito ufficiale della società viola e dello stesso attaccante della nazionale: "Non ho mai detto di voler lasciare Firenze, anzi, ho ribadito proprio qualche giorno fa quali siano le mie intenzioni. Francamente non capisco - continua Gilardino - come possano essere rilasciate certe dichiarazioni sul mio conto e sulle mie presunte volontà, dichiarazioni prive di alcun tipo di fondamento". (30 luglio 2010)

Gossip: Paris sbarca a Saint Tropez e folleggia sulla spiaggia

Dopo Parigi, Porto Cervo e «la bella Portofino», la bionda ereditiera si diverte sulla costa francese


Vacanze, vacanze e ancora vacanze: nonostante sia stata pizzicata più di una volta con della marijuana (ai Mondiali e al suo sbarco in Corsica) per Paris Hilton l'estate continua all'insegna del divertimento, dei party e dello shopping. E dopo i suoi giri a Parigi, dove è atterrata direttamente dal Sudafrica a bordo di un jet privato, un Boeing 747 appartenente al 76enne Sheldon Anderson, capo della Las Vegas Sands Corporation nonché 73esimo uomo più ricco del mondo, e a Porto Cervo, la bionda prezzemolina ha trascorso qualche giorno "nella bellissima Portifino", come ha scritto sul suo social network preferito, Twitter, commentando anche il "delizioso" pranzo al ristorante La Stalla e, in generale, il buon cibo italiano, dividendosi fra sole, sale e le boutique di Gucci ed Emilio Pucci.

Davvero una vita dura la sua. E infatti per riprendersi dalla fatica, Paris ha lasciato l'Italia ed è sbarcata poco dopo a Sait Tropez per continuare il suo giro vacanziero nei luoghi della movida di lusso estiva, sempre in compagnia della sorella Nicky. Fra gli impegni delle due Hilton anche una festa sulla spiaggia organizzata presso il locale La Voile Rouge, dove Paris ha nuovamente dato il meglio di sé fra spruzzi di champagne e balli!

Gossip: Flo, pupa e topless da urlo (e Ricucci non ne perde una)

Paparazzati da Novella 2000 in barca insieme l'ex pupa Marincea e l'imprenditore confermano la liason. Stefano dalla Falchi alla Galanti, alla Salvalaggio alle Pupe, le castiga tutte. Potere della simpatia?


Ricucci ha aggiunto una tacca alla sua lunga lista di bellissime conquiste. L'imprenditore, ex marito di Anna Falchi nonché compagno di Claudia Galanti e Debora Salvalaggio, si sta regalando un'estate bollente in compagnia della Pupa Flo Marincea, una delle più belle dell'ultima edizione del programma.

Lei che aveva giurato di voler far sesso con un secchione ma non c'era riuscita e successivamente si era lanciata tra le braccia di un calciatore, definito da lei stessa un "trombamico" sembra aver trovato pace tra le braccia e lo yacht di Stefano. Regalando al suo bello e all'Italia intera un topless... dieci e lode

La D'Urso spenna Corona 100mila € per diffamazione

Potrebbe costare cara la sfuriata in diretta tv del paparazzo (già in guai seri con il fisco) contro la conduttrice: Barbarella chiede un bel gruzzolo

«Non è mia abitudine tentare o volere rovinare la gente, anche perché penso che la gente poco corretta si rovini da sola». Diceva così Barbara D'Urso in diretta tv lo scorso dicembre. Fabrizio Corona, dopo averle dato una clamorosa buca per Domenica Cinque, era appena intervenuto telefonicamente a Pomeriggio Cinque. Ospite della trasmissione c'era infatti una giornalista genovese cui il paparazzo aveva apparentemente chiesto dei soldi promettendole di diventare opinionista proprio della D'Urso e Fabrizio si era infuriato.

«Ti devi vergognare - aveva tuonato - perché questo lavoro non lo sai fare: non sei stata e non sarai mai una giornalista. Questa signora falsa e bugiarda la dovevi chiamare in studio se ti portava la denuncia e la denuncia non ce l'ha! Tu non dovevi portarla, è una questione di deontologia professionale. Tu che alla mia assistente, perché non sono venuto, hai detto "Se non viene lo rovino", come stai cercando di fare, ti devi vergognare. E oggi io comincio contro di te e contro quella c... di rete una guerra che te la ricordi per tutta la vita e ti porterò via tanti di quei soldi che altro quelli che mi dovevi dare...».

A mente fredda, tuttavia, Barbarella deve aver cambiato idea e deciso, se non di rovinarlo, almeno di "spennare" un po' il re dei paparazzi. Secondo quanto riferisce Novella, infatti, l'avvocato della D'Urso ha chiesto 100.000 euro di danni a Corona per diffamazione. Per i danni d'immagine, praticamente, la conduttrice esige mille euro per ogni secondo di sfuriata andato in onda.

Ma la verace napoletana non è l'unica a volere i soldi del paparazzo. A Lele Mora e Fabrizio Corona è stato recapitato l'avviso di conclusione dell'indagine che ha accertato un'evasione fiscale di 17 milioni di euro . Secondo la nota dei pm di Milano, Corona «avrebbe distratto dalle casse della sua agenzia oltre sei milioni di euro». In particolare, «la somma di 274.800 euro relativa al pagamento di una fattura emessa nel maggio del 2008 dalla Fenice srl (riconducibile sempre a Corona) nei confronti della Corona's per la vendita dell'archivio fotografico». Archivio che, come rivela il Fatto Quotidiano, «non è stato consegnato al curatore né rinvenuto negli uffici dell'agenzia».

Le lezioni di sesso della Fico. Da verginella a sexy prof

S'è fatta vanto della sua integerrima illibatezza, tanto da tentare di venderla. Poi è passata al ruolo di bambolona tentatrice. Adesso Raffaella insegna i segreti dell'amore
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di Libero News

«Si può fare l'amore quando si è vergini?»: potrebbe sembrare una domanda un po' sciocca ma sapendo che a porla è Raffaella Fico tutto rientra nella normalità. La verginella napoletana del GF8 , colei che andava tanto fiera dalla sua virtuosa illibatezza da mettere all'asta la prima volta (e cadere nel tranello delle Iene), non ha avuto moltissimo tempo per impratichirsi sui misteri dell'amore.

È pur vero che da quando ha lasciato la casa di Cinecittà ha premuto forte sul pedale della sensualità: ha posato per calendari e servizi hot, è stata protagonista di siparietti da bollino rosso con la collega Melita, ha avuto celebri liaison ed è diventata una "portatrice sana di tette e culo" per i quiz preserali di Mediaset. Ma l'esperienza in affari di letto ancora le fa difetto.

Eppure, quando si è trattato di inaugurare una nuova rubrica lubrica nella trasmissione Mitici '80, a Italia Uno il primo nome a venire in mente è stato il suo. Detto fatto, ecco La foglia di Fico, angolo itinerante di lezioni di sesso firmato da una (ex) vergine. Tra una doccia bollente e prolungate inquadrature sulle sue "doti" migliori, Raffa si aggira con il suo furgone per le località balneari in cerca di giovani volenterosi disposti a un confessionale... ormonale.

E davanti alle domande dell'allusiva Fico - tratte dai vecchi numeri di Cioè, bibbia adolescenziale degli anni di plastica - e alla telecamera, gli intervistati danno libero sfogo a rivelazioni e fantasie. «Raccontiamo dell'orgia? Gran versi, gran versi, sembrava uno zoo quella camera». «Il mio sogno erotico? Usare questo microfono come sex toy. Mi ricorda l'Uomo Nero!». «La mia notte più trasgressiva? Lei mi ha legato con le manette e mi menava con un manganello e un frustino. All'inizio ero un po' preoccupato, poi mi sono lasciato andare». «Una volta ho finto di essere una donna: depilato del tutto, con calze e gonnella corta, magliettina e reggiseno "rimbombato" di cotone. Uno venne da me, pensava fossi una donna davvero. Ma ha trovato qualcos'altro».

Ma, come si temeva, vista la scarsa esperienza della prof, gli studenti hanno ancora grosse lacune: «Il coito interrotto? È quando stai facendo l'amore con una donna e vieni interrotto da qualcuno, no?». Raffaella, urgono ripetizioni!

Politica: Fini: sostegno o contrasto governo in base a scelte

ROMA - Quella di Silvio Berlusconi è una "concezione non proprio liberale della democrazia" e viene dimostrato "dall'invito a dimettermi dalla presidenza di Montecitorio perché è venuta meno la fiducia del Pdl". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso di una breve dichiarazione alla stampa. "Ieri sera in due ore e senza poter esprimere le mie ragioni - ha aggiunto Fini - sono stato di fatto espulso dal partito che ho contribuito a fondare".

"Non darò le dimissioni da presidente della Camera" conferma Gianfranco Fini. Il gruppo che nascerà dai deputati e senatori che hanno lasciato il Pdl "è formato di uomini e donne liberi che sosterranno lealmente il governo ogni qual volta saranno prese scelte nel solco del programma elettorale e lo contrasteranno se le scelte saranno ingiustamente lesive dell'interesse generale", ha aggiunto Fini.

"Ovviamente non darò le dimissioni perché a tutti è noto che il presidente deve garantire il rispetto del Regolamento e la imparziale conduzione dell'attività della Camera, non deve certo garantire la sola maggioranza che lo ha eletto". "Sostenerlo dimostra una logica aziendale - prosegue Fini - modello amministratore delegato-consiglio d'amministrazione, che di certo non ha nulla a che vedere con le nostre istituzioni".

Il nome dei nuovi gruppi parlamentari formati da deputati e senatori finiani è 'Futuro e liberta' per l'Italia'. Lo si apprende da alcuni deputati vicini al presidente di Montecitorio e confermato dal sito di Generazione Italia.

"Gli amici di Fini al governo lavorano bene, non ho dubbi sulla loro lealtà e non ho ragione di modificare la squadra di governo. Quindi si prosegue così". A margine del consiglio dei ministri, il premier Silvio Berlusconi - secondo quanto riferito - ha ripetuto al ministro Andrea Ronchi il concetto già espresso ieri quando, annunciando alla stampa la rottura con Fini, aveva spiegato che sulla permanenza dei finiani al governo avrebbe deciso il governo, ma per quanto lo riguardava personalmente non avrebbe avuto difficoltà a continuare la collaborazione con i "validi ministri" finiani.

PD ASPETTA LE MOSSE DI FINI, TUTTI DISPONIBILI A LARGHE INTESE - Il Pd supera le logiche di maggioranza e minoranza interna e davanti "ad una crisi che non é del Pdl ma del governo" si compatta sulla linea del segretario Pier Luigi Bersani di chiedere al premier di venire in Aula a verificare la fiducia per poi, in assenza dei numeri, aprire ad una fase di transizione, ad un governo di larghe intese che "impedisca al paese di precipitare nel baratro", come avverrebbe in caso di elezioni anticipate. Non erano mancati nei giorni scorsi i maldipancia di parlamentari, come il veltroniano Giorgio Tonini o Arturo Parisi, contrari ad una fase di transizione e soprattutto al fatto che Bersani aveva lanciato ami senza prima una discussione interna.

Oggi invece nell'assemblea, nella sala del Mappamondo, tutti i big, da Massimo D'Alema a Walter Veltroni a Dario Franceschini e Piero Fassino, avrebbero sostenuto la "disponibilità" del Pd ad un governo di transizione. Veltroni non ha usato espressioni come larghe intese, spiegano alcuni partecipanti, ma avrebbe anche lui escluso la via delle urne anticipate in caso di crisi di governo. Nell'assemblea, allargata a deputati e senatori, si è poi concordato sul fatto che, come spiega il vicepresidente dei deputati Michele Ventura, "la presidenza della Camera va tenuta fuori dallo scontro". Di fatto, quindi, il Pd offre uno scudo contro l'attacco del Pdl che anche stamattina, in Aula, ha insistito nel chiedere le dimissioni di Fini.

La crisi del Pdl arriva in aula alla Camera, con il capogruppo Fabrizio Cicchitto che "sfiducia" il presidente Gianfranco Fini, e le opposizioni, a partire dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ha chiesto che il premier Berlusconi venga a chiarire in Parlamento. Intanto c'è attesa per la replica di Fini, all'indomani della rottura con Berlusconi. Alle ore 15, presso l'Hotel Minerva a Roma, il presidente della Camera farà una dichiarazione alla stampa.

All'inizio dei lavori dell'Assemblea di Montecitorio, i deputati del Pd si sono presentati al completo, in un'aula vuota visto che non erano previste votazioni. Bersani ha incalzato Berlusconi: "Non si pensi che è agosto e che si vada a finire a tarallucci e vino. Il Presidente del Consiglio venga in Parlamento", visto che la crisi dentro al Pdl "é insanabile". "E per cortesia - ha aggiunto - non ci venga propinato l'antico rito che 'e successo ma non e' successo', 'il motore e' rotto ma la macchina va'. Il Paese non ha questi tempi, ha altre esigenze".

Anche l'Udc, con Angelo Compagnon, e l'Idv con Carlo Monai, hanno fatto un'analoga richiesta a Berlusconi. Immediata la controreplica di Cicchitto, spalleggiato in aula dal suo vice Osvaldo Napoli e da una manciata di altri deputati: "Certamente si è aperta una questione seria all'interno del Pdl, ma non ci sono ragioni perché il presidente del Consiglio venga a riferire in Parlamento", perché "la maggioranza che sostiene il governo c'é ed è salda". Il capogruppo del Pdl è quindi passato al contrattacco, mettendo sul banco degli imputati Fini: "Si è aperto tra noi un confronto politico serio e serrato in cui si mette in discussione il rapporto nel Pdl tra noi e Gianfranco Fini. E' venuto meno il rapporto che si era acceso quando lo abbiamo eletto presidente della Camera e siamo davanti ad una questione politica, ad un dato su cui Fini deve riflettere".

A difesa di Fini il Pd: "Il presidente della Camera è di tutti - ha detto Bersani - anche di quelli che non lo hanno votato". E Franceschini ha ricordato che "il Presidente della Camera, dal momento della sua elezione, è il presidente di tutti, anche di chi non lo ha votato, e non può essere sfiduciato in base alla Costituzione". Il braccio di ferro non si è chiuso così. Il Pd si è iscritto in massa nella discussione generali su due decreti (quello sulla Tirrena e quello sull'energia), cosa che implicherà una contromossa della maggioranza per assicurarne l'approvazione.

Fabrizio Cicchitto, del Pdl afferma: "Certamente si è aperta una questione seria all'interno del Pdl, ma non ci sono ragioni perché il presidente del Consiglio venga a riferire in Parlamento". "La maggioranza che sostiene il governo c'è ed è salda e lo ha dimostrato il voto sulla manovra economica", ha aggiunto.

BERLUSCONI SFIDUCIA FINI, VIA DA PDL E DALLA CAMERA
Di Paolo Dallorso e Matteo Guidelli

Elezione in Burundi - Algeria, estate di sangue - Downing Street davanti all'Alta Corte - La primavera di Ezechiele

 
Modello 'non esportabile'
Il partito al potere in Burundi ottiene la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale: 113 parlamentari su 140. Nell'intervista in audio che vi proponiamo, uno degli osservatori europei definisce il processo 'tecnicamente corretto' ma con 'molte irregolarità', si dice preoccupato per la crescita degli arresti di oppositori e parla di un processo elettorale che nel complesso non può definirsi 'un processo modello'. 


 
Algeria, estate di sangue
Ritorna la paura nel paese nordafricano dove, dopo un inverno relativamente calmo, il terrorismo di matrice islamica è tornato a colpire in diverse regioni. Anche con due attentati kamikaze, i primi dal marzo del 2009. 


 
Downing Street davanti all'Alta Corte 

Dopo numerosi appelli senza risposta, lanciati al governo britannico sul coinvolgimento di alcune società inglesi nel commercio dei minerali 'insanguinati' provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, l'ong Global Witness porta l'esecutivo davanti all'Alta Corte di Londra per un controllo giurisdizionale. 



La primavera di Ezechiele
Aveva 32 anni, era arrivato in Brasile da appena un anno. Padre Ezechiele Ramin, missionario comboniano fu ucciso il 24 luglio 1985, nella regione di Rondonia. La febbre della colonizzazione della terra era altissima: fazendeiros violenti e molta gente povera in cerca di futuro. Un'immensa frontiera di 'progresso', dove si lottava per conquistare terra palmo a palmo. Padre Lele scelse la parte dei poveri - gli indios e i lavoratori della terra - e con loro rimase fino al sangue. A venticinque anni di distanza, i suoi confratelli comboniani in Brasile gli scrivono una lettera.


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Calciomercato: Lo stop di Balotelli, 3 milioni non bastano Manchester City e Raiola lontani sul contratto, il giocatore vuole 800 mila euro in più

Inter in posizione d'attesa: Mascherano costa troppo, si pensa ad Elano

Lo stop di Balotelli, 3 milioni non bastano

Manchester City e Raiola lontani sul contratto, il giocatore vuole 800 mila euro in più

Mario Balotelli (Ap)
Mario Balotelli (Ap)
MILANO - Mino Raiola è tornato da Manchester più imbronciato di Balotelli dopo un gol. Sembrava fosse questione di un tè e di una firmetta ma dopo otto ore di trattative - più o meno il tempo del Congresso di Vienna - il procuratore del fenomeno dell'Inter è tornato a Milano senza contratto. Anzi la forbice tra la domanda d'ingaggio - circa 3,8 milioni di euro per cinque anni (a Milano ne prendeva meno di 2) - e l'offerta del City (3 secchi) si è improvvisamente divaricata. E così domani, nella paradossale amichevole di Baltimora, Supermario sarà ancora un interista e il Manchester City l'avversario. Può essere che il giorno dopo Balotelli scambi le maglie anche se Raiola e l'avvocato Rigo sono convinti che la trattativa con gli sceicchi andrà per le lunghe. Proprio ieri Roberto Mancini aveva messo l'ideale sciarpa azzurra di benvenuto al collo di Mario Balotelli: «Farà vedere il suo talento anche in Inghilterra», ha assicurato il «mister» che lo ha lanciato in prima squadra. Parole che danno ulteriore spessore al benservito di Moratti: «Bravo ma non indispensabile».

E poi c'è un accordo virtualmente sottoscritto a distanza fra società azzurra e nerazzurra, si tratta solo di accontentare economicamente il giocatore che ormai non può che diventare uno dei Citizens: sarebbe imbarazzante sia restare all'Inter sia finire alla sponda United di Ferguson, nemico giurato di Mancini. Oggi i rappresentanti del giocatore si incontrano con i dirigenti nerazzurri per chiarire la situazione. Anche la partenza di Maicon va al ralenti e c'è di mezzo ancora il City a mettere in dubbio il suo viaggio a Madrid. «Possibile che il Real spenda decine e decine di milioni - si lamenta Antonio Caliendo, agente del brasiliano - e poi si attacca a un milione in più o in meno per avere il numero uno al mondo? Tra l'altro il City è stato il primo a farsi avanti e so che Mancini saprebbe come valorizzare Maicon». Messaggio a Florentino Perez per spicciarsi a chiudere il contratto. Mourinho attende sviluppi e, a scanso di ripensamenti, torna a fare il filo al «suo» Ricardo Carvalho dal Chelsea, ormai 33 anni («Ha completato la maturità, è il migliore al mondo») e aggiunge nella «wish list» il costosissimo 23enne difensore brasiliano David Luiz dal Benfica. Ma dal mercato Moratti vuole uscire anche con qualcosa nel carrello per Benitez: il prezzo di Mascherano dal Liverpool sembra aumentare ogni giorno così il club nerazzurro prova a spostarsi su Elano (45 presenze e 9 reti con la nazionale brasiliana) centrocampista 29enne del Galatasaray, dopo due stagioni al City.

Un altro ex interista, e anche ex prodigio, si fa coraggio da solo. È Zlatan Ibrahimovic, anche lui tutt'altro che «indispensabile» nell'ultima stagione: «Sono e continuerò ad essere un giocatore del Barça. Guardiola mi ha detto che sono importante». Forse per 50 milioni più Eto'o a Barcellona si aspettavano qualcosa di più di un giocatore «importante». Intanto l'Inter un «nuovo» attaccante se lo è già assicurato. Proprio lui, Samuel Eto'o, che ha fatto un discorsetto a Benitez: «Il mio dovere è quello di fare gol. Lui troverà il modo di non farmi stare lontano dalla porta». Oggi nuovo incontro per Burdisso fra Pradè e Branca: l'offerta della Juve è più ghiotta di quella della Roma ma il difensore argentino punta i piedi per restare in giallorosso anche se rischia di tornare nerazzurro. Mancano tre settimane alla finale di Supercoppa (21 agosto a Milano) e Burdisso non sa ancora da che parte dovrà schierarsi. Tra un po' scatta la conta come all'oratorio.

Cronaca: Era all'Hollywood a Milano l'armiere del boss della 'ndrangheta

Indagato un commissario di polizia: sistema Citterio,
si scava anche tra i contatti politici


Cocaina e tangenti - Controlli lungo i Navigli

Era all'Hollywood l'armiere
del boss della 'ndrangheta

Indagato un commissario di polizia: sistema Citterio,
si scava anche tra i contatti politici

Una ragazza immagine balla in discoteca [Esplora il significato del termine: Era all'Hollywood l'armiere del boss della 'ndrangheta Indagato un commissario di polizia: sistema Citterio, si scava anche tra i contatti politici * NOTIZIE CORRELATE * Il racconto: «Le mie notti da escort» * Belen: «Non ho mai sniffato nei bagni» Cocaina e tangenti - Controlli lungo i Navigli Era all'Hollywood l'armiere del boss della 'ndrangheta Indagato un commissario di polizia: sistema Citterio, si scava anche tra i contatti politici Una ragazza immagine balla in discoteca]
Una ragazza immagine balla in discoteca
MILANO - La pistola, si sente in una telefonata intercettata, «è nuova, è buona, è bella»; la pistola è della 'ndrangheta e finisce all'Hollywood. Per non tenersela addosso, il proprietario, il boss Francesco Pesce, 26 anni, l'affida ad «Andrea», un «dipendente del locale», impegnato «nella security», si legge nella recente inchiesta «All inside» della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Reggio Calabria. All'Hollywood, la pistola sarà al sicuro, è convinto Pesce, poi fermato dai carabinieri, fermato in tempo: era salito dalla Calabria per vendicare un affronto, vendicarlo a modo suo, ammazzando. Lo prendono vicino a corso Como. Due minuti prima aveva affidato l'arma e si era così raccomandato: «Andrea tieni, posamela, quando te la chiedo ogni volta che salgo vengo qua e me la prendo».

La coca e la fila in bagno per pippare. Le prostitute. I pestaggi dei body-guard. Le confessione di tante belle (Belen, Fernanda Lessa, modelle e modelline) sull'assunzione di droga. Ma cos'altro ancora c'è? Le indagini lasciano per adesso in sospeso l'Hollywood e il The Club, l'altra discoteca chiusa per droga, sesso e mazzette; girano, le indagini, un po' per la città. Verso altre zone del divertimento: quella che dalla stazione Centrale corre lungo via Vittor Pisani, o quella del Naviglio Pavese. Cercano intanto di capire, gli inquirenti, se sia stato mutuato il modus operandi riscontrato all'Hollywood con «la falsa complicazione e retrodatazione del registro di manutenzione degli impianti». Quante sono le discoteche, a Milano, non a norma oppure ristrutturate e strutturalmente modificate senza chiedere, e avere, il minimo permesso? Quale il numero reale dei beneficiari del sistema-Citterio? Rudi Citterio, agli arresti domiciliari nella sua casa affacciata sul Duomo, ex potente presidente del sindacato dei locali da ballo, secondo l'accusa è «uomo accecato dalla bramosia di potere e di denaro» nonché «dall'intento di soddisfare una carriera fulminea che lo porti alla direzione di centri di poteri politico-amministrativo».

Si avvaleva di funzionari del Comune, Citterio. E non soltanto. Dall'inchiesta, in base «a segnalazioni pervenute» al magistrato «dalla Squadra Mobile di Milano», spunta il nome di Massimo Cataldi, dirigente di un commissariato e, dunque, dipendente dalla stessa Questura. Stando alle carte firmate dal pm Frank Di Maio, Cataldi risulta indagato con l'accusa di «illecite informazioni trasmesse a Citterio in merito alle indagini che lo riguardano». Il dirigente, contattato dal Corriere, ha detto: «Sono perplesso. Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia. Citterio? Lo conosco così come conosco tante altre persone».Citterio lo conoscono, e bene, tanti della politica milanese e nazionale, come si evince dagli atti. L'inchiesta punta a scoprire eventuali pressioni per risolvere problemi - come bolli, tasse, autorizzazioni non a posto - in locali amici.

giovedì 29 luglio 2010

Gossip: Francesca Cipriani, strip da Pupa mostra il seno

Bikini leopardato e sorriso smagliante. Francesca Cipriani, trionfatrice de "La Pupa e il secchione" posa a bordo piscina al Vittoria Palace Hotel di Bari e si esibisce in uno strip da perfetta pin up come mostrano le immagini di Novella 2000. Una controllatina al seno per vedere se tutto è a posto e scongiurare un'altra... esplosione al décolleté.
Francesca Cipriani

E proprio a proposito dell'incidente Francesca precisa: "Si è trattato della rottura di un filo di sutura interno di rinforzo, situato nella zona del capezzolo. Il chirurgo mi aveva insegnato a "sentirlo" con la mano, e quando non l'ho "sentito" più mi sono spaventata....Colpa mia, troppo movimento". Insomma niente protesi scoppiate o esplose, il seno della Cipriani, che lei chiama "Le Grandi Sorelle" è in perfetta forma. Vi fa capolino anche un fiore, che la starlette si è fatta tatuare lo scorso marzo: "Così posso dire che, in primavera, è sbocciato un fiore su mio davanzale.

In quanto al suo successo precisa: "non è solo il seno a tenermi a galla. Ho altre doti" Tuttavia ribadisce: "Il seno è importante per una donna. È una caratteristica femminile fondamentale. Se una ha la prima di reggiseno e ne soffre, è meglio che corra dal chirurgo. Se è convinta, non potrà che essere contenta, dopo. Che sia un chirurgo di fiducia su cui si sono prese informazioni. Non guardate solo al prezzo!".

Per nulla pentita dei suoi due interventi al décolleté la Cipriani ribadisce di non sentirsi volgare e di aver fatto tutto ciò che ha fatto per ottenere quello che voleva. Anche per questo si è rifatta il seno: "L'ho fatto perché volevo visibilità, perché quelli del mondo dello spettacolo si accorgessero di me. Che mi dessero una chance. C'è chi si mette col calciatore, col produttore; io sono diventata prosperosa. Ma se ho vinto "La pupa ed il secchione" è perché la gente è andata al di là delle mie tette. Ha scoperto altre doti, che sono poi quelle che servono per rimanere a galla".

Lo strip della Cipriani

Gossip: Stessa donna per Schillaci e Mosca? Sabrina Cereseto contesa tra i due

Lei è Sabrina Cereseto, aspirante Miss Italia 2008 e ballerina di "Stiamo tutti bene", loro sono Marco Mosca, il parrucchiere del GF10 e Totò Schillaci ex bomber della Juve e ex naufrago. Un insolito trio per un giallo tutto estivo. La bella morettina infatti è stata pizzicata mano nella mano con l'ex gieffino, come mostrano le foto di Top e, mentre flirta con l'ex calciatore, come si vede negli scatti di Ecco...
Sabrina Cereseto e Totò Schillaci a sinistra Sabrina Cereseto e Marco Mosca a destra

Stessa spiaggia, stesso mare, stessa ragazza? E se Top festeggia la nuova coppia nascente, Ecco parla di un possibile flirt tra l'attaccante e la ballerina spirante starlette. Con chi sta Sabrina?

Certo è che entrambi sono letteralmente catturati dalle forme della bella ballerina, che sfoggia un topless impeccabile e splendide curve. Totò non smette di fissarla, mentre lei si esibisce in strane performance su una sedia sdraio, in una località marina non meglio specificata.

Marco Mosca invece sembra proprio un vero fidanzato innamorato. Con Sabrina passeggia, mano nella mano, in mezzo alle onde, nel mare di Ispica in provincia di Ragusa, dove pare i due stiano trascorrendo le vacanze al residence Borgo Rio Favara, poi l'abbraccia con passione sul lungomare... Il giallo s'infittisce, con chi sta la sexy Cereseto?

Una Sabrina per due

Gossip: Michelle,con Pecci che paradiso! La Hunziker in vacanza con l'attore

A volte ritornano. Continua a dichiararsi single, eppure Michelle Hunziker in vacanza ai Caraibi sembra aver ritrovato l'intesa con l'attore Daniele Pecci. I due sono stati pizzicati da Chi mentre si coccolano sui lettini di un resort, nascosti dalle palme. Michelle in splendida forma mostra un bikini da dieci e lode e il suo fondoschiena resta sempre tra i più belli della tv.

Hunziker e Pecci

Sotto il sole di Palm Island i due protagonisti di una cocente love story nell'estate del 2007 sono tornati ad amarsi. I loro amore era durato il tempo di un'estate ma a dicembre erano stati avvistati di nuovo insieme al ristorante. Poi prima della vacanza ai caraibi un'altra cenetta romantica sospetta e ora qualche giorno di relax e coccole a due sulla splendida spiaggia nell'arcipelago delle Piccole Antille.

Gossip: Totti raggiunge Ilary al mare: le foto Tra Francesco e la Blasi niente crisi

Nessuna crisi in vista tra Francesco Totti e Ilary Blasi, nonostante la stampa rosa li dia periodicamente in rotta di collisione.

Il calciatore ha raggiunto la showgirl a Sabaudia per trascorrere un po' di tempo insieme alla famiglia: sulla spiaggia il Pupone coccola i suoi pupini, Cristian e Chanel.

Slip bianco lui, bikini celeste lei: Francesco e Ilary hanno attirato l'attenzione dei presenti e, ovviamente, quella dei paparazzi.

Calcio: La Juve d'Europa ritrova Amauri

L'abbraccio tra Amauri e Diego dopo il primo gol
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Una doppietta del brasiliano schianta lo Shamrock Rovers

DUBLINO
La Juventus ha battuto 2-0 gli irlandesi dello Shamrock Rovers nella gara d'andata del terzo turno preliminare di Europa League, giocata stasera a Dublino. Le reti di Amauri al 3' del primo tempo e al 30' del secondo tempo.

Berlusconi: Fini e i suoi fuori dal Pdl "Posizioni incompatibili col partito"

Il presidente della Camera Gianfranco Fini

Il premier sfiducia il co-fondatore
Bersani: è crisi, venga alla Camera
Maroni: ma il governo non rischia
ROMA
«Non ci sono più le condizioni per restare nella stessa casa». Un documento, con questo incipit, per "sfiduciare" Gianfranco Fini, mettendolo politicamente in mora per un ruolo da leader politico più che da terza carica dello Stato. Un cartellino giallo con la sanzione dello sospensione, dai tre ai sei mesi, più che l'espulsione per i finiani troppo fuori linea. Si annuncia così, dopo il prevertice a Palazzo Grazioli, la svolta nei rapporti tra Berlusconi e Fini, in vista dell'ufficio di presidenza del Pdl che dovrebbe sancire, carte alla mano, la rottura tra i cofondatori del partito unico del centrodestra.

Loro, i finiani, preparano le relative contromisure e aggiornano la conta di quanti, alla Camera e al Senato, si dicono pronti a uscire dai gruppi parlamentari per costituirne di propri. Di più, in campo c'è addirittura l'ipotesi di un'uscita dei finiani dal governo, con l'appoggio esterno di parlamentari che fino ad ora sono ancora parte integrante della maggioranza e domani potrebbero distinguersene.

Scenari pesanti, dove l'assenza di un vero e proprio cartellino rosso si deve solo alla difficoltà procedurale di far scattare una vera e propria espulsione dal partito, o a quel minimo spazio che ancora è lasciato ai pontieri. Ancora al lavoro, ad esempio, al Senato per scongiurare la separazione almeno in un ramo del Parlamento. Ipotesi che comunque producono l'effetto di una febbrile contabilità sui reali numeri dei dissenzienti e sulla possibilità di acquisire il sostegno di altri parlamentari. Ne va della stabilità del governo.

I due protagonisti oggi si sono sfiorati ma non hanno scambiato neanche un cenno di saluto. In Aula alla Camera entrambi, Fini sullo scranno del presidente, Berlusconi nell'emiciclo a parlare con deputati della maggioranza, resta deluso chi aspettava un cenno, o un confronto come quello nell'ultima direzione. Persino Umberto Bossi oggi non lascia molto spazio all'ottimismo: «Berlusconi e Fini? Si arrangeranno loro... Io ho già le mie beghe».

AUTOMOBILE: Idea Nissan: ecco l'auto che diffonde vitamina C

Viene diffusa nell'abitacolo da un particolare climatizzatore. "Aumenta l'attenzione e mantiene idratata la pelle": così cambia l'approccio pilota-vetturadi

Idea Nissan: ecco l'auto che diffonde vitamina C
Come migliorare le prestazioni degli automobilisti? Semplice, facendogli assumere un po' di Vitamina C mentre guidano. Questa l'idea della Nissan che sta si appresta a lanciare una nuova serie di modelli che attraverso il sistema di climatizzazione riescono a diffondere nell'abitacolo molecole di Vitamina C, pronte quindi per essere inalate dagli occupanti dell'abitacolo.

"Vogliamo che i conducenti delle nostre auto - ha spiegato Kenichi Tanaka, ingegnere del colosso giapponese - si sentano più sani e che percepiscano lo stare in auto come qualcosa che gli allunghi la vita...". Sembra uno scherzo, però è tutto vero.

Ma quali benefici porterà il climatizzatore che vaporizza vitamina C? Secondo la Nissan aiuterà a mantenere la pelle idratata e ad aumentare il livello di attenzione. Sarà. Ma poi, è lo stesso Tanaka ad ammettere che "L'aspetto emotivo di una vettura è diventato sempre più importante...".

In realtà dietro la trovata della Vitamina C c'è tutta una particolare strategia della Nissan che sta tentando di cambiare l'approccio pilota-auto, per trasformarlo in qualcosa (testuale) "di più amichevole". Ecco quindi un tachimetro che ricorda le date di anniversario di matrimonio o compleanno o poltrone realizzate in collaborazione con la Nasa per consentire una migliore circolazione sanguigna e ridurre le possibilità di mal di schiena durante lunghi viaggi.

Insomma, oltre alla tecnologia ibrida, a i sistemi
start-stop che spengono i motori durante le soste, e a tutte le diavolerie elettroniche anti-collisione per controllare automaticamente la distanza di sicurezza, l'auto non dimentica il suo aspetto ludico.

Hollywood Milano: Belen: "Droga? Avevo vent'anni Ora sono un'altra donna"

Quando mi chiamò il pm Frank Di Maio fui interpellata come testimone di fatti accaduti all'interno della discoteca Hollywood ma non fui mai indagata per alcun reato. In quell'occasione rilasciai delle dichiarazioni ma non capisco perché ora stia succedendo tutto questo casino. Sono cose che ho fatto quando avevo vent'anni, ora sono una donna e ho tutta un'altra testa». Belen Rodriguez si sfoga così con gli amici e gli uomini del suo entourage, all'indomani della tempesta su droga e discoteche milanesi. Niente comunicati ufficiali, le è stato consigliato. Ma intanto rinuncia al Mediterranea Expo di Agrigento adducendo «problemi personali», come spiega il patron della manifestazione, Silvio Alessi: «Ci dispiace tantissimo, ma la sua assenza non è dipesa assolutamente da noi». Fabrizio Corona, ex o attuale fidanzato, si è subito schierato a suo favore. Anche il sindaco di Sanremo, Zoccarato, ha fatto marcia indietro, dopo aver bollato la Rodriguez come indesiderabile all'Ariston. Frasi accolte con sollievo dalle decine di persone che ruotano attorno alla stella Belen, che per 48 ore hanno temuto che potesse fare la fine di una Supernova. Un altro segnale positivo è arrivato dall'agenzia che cura gli interessi della soubrette: confermati tutti gli impegni artistici e pubblicitari.

Nessuno si è tirato indietro, anzi, ci sono sempre più impegni all'orizzonte. Tim non solo non volta le spalle a Belen ma ha già programmato i piccoli filmati pubblicitari che la stessa ha appena finito di girare in Spagna con Christian De Sica. Il 25 agosto inizieranno le riprese del cinepanettone natalizio: ci sarà ancora una volta Belen, questa volta come attrice principale, sempre al fianco di De Sica. Ieri, appena atterrata a Fiumicino proveniente dalla Spagna, l'argentina ha trovato ad attenderla i signori della produzione che si occupano della fiction «Il commissario Montalbano». Proprio Belen sarà tra le protagoniste di uno degli episodi della prossima stagione. Non è finita. Il 2 ottobre Pupi Avati ha confermato Belen nel cast del suo prossimo film. Poi ci sono gli sponsor cosiddetti «minori».

Dunque, dopo i primi imbarazzi, risulta chiaro come la forza del personaggio e della sua valenza pubblicitaria-artistica sia molto più forte di un'inchiesta giudiziaria rivangata e rinfocolata dalle cronache. Non c'è telegiornale che tenga, non c'è prima pagina che tenga. Belen Rodriguez, secondo le indagini di mercato che il responsabile dell'ufficio stampa Telecom Carlo Fornaro ha citato ieri, permea l'immaginario collettivo degli italiani (maschi e femmine), al punto da poter cancellare qualsiasi attacco negativo. Attacchi che avrebbero forse distrutto la carrierina di qualche letterina amica delle ore piccole. Ma Belen è entrata in serie A, fors'anche in Champions League e lì ciò che non ti abbatte ti fortifica.

Hollywood Milano: Il declino del privé da Carol Alt a Lele Mora

Nato come enclave nella discoteca di massa
l'inchiesta di Milano lo riduce a mito plebeo

La pietra tombale sui privé come luoghi di fasto e delizia incomparabili, almeno nell'immaginario del palestrato medio di rito ambrosiano, è stata calata l'altro giorno dall'avvocato Andrea Fares: che per chiedere al Tribunale del Riesame di Milano la revoca del sequestro dell'Hollywood ha fatto notare come il privé del locale di corso Como si sia trasformato in una sorta di salottino, «presidiato da un uomo della sicurezza che controlla le prenotazioni ai tavoli».

Tanto per esser chiari, «non esiste più il privé come una volta - ribadisce l'avvocato -. Soprattutto non c'è più la toilette all'esterno che serve tutti gli utenti della discoteca». Ecco qua: da scenario di piaceri per pochi selezionatissimi che non intendono mescolarsi alla massa a bugigattolo-quasi latrina di cui vergognarsi, praticamente un antibagno non tanto tenuto bene da far sparire in fretta. E pensare che qui, nel sancta sanctorum dell'Hollywood, ai tempi d'oro del prevallettopoli, Lele Mora officiava assiso in trono (trono zebrato, a dirla tutta), protetto da una specie di ring sopraelevato di una quindicina di centimetri e circondato da chi per esserci si sarebbe fatto tagliare volentieri il dito medio. Davanti al recinto degli dei, il setaccio di un ulteriore «door selector».

Il privé nasce verso la metà degli Anni Ottanta, e il fatto stesso che lo si sia dovuto inventare suggerisce che, a quel punto, il meglio era passato. Ricostruisce Piero Piazzi, agente di modelle tra i più noti ai tempi della Milano da bere, ora «tranquillo padre di famiglia tutte le sere a casa con un buon libro», che i primi apparvero «con la musica bum-bum e l'incafonimento generale dell'ambiente, quando ai locali bomboniera dei ragazzi bene modellari, il Nepentha e il Charlie Max, si sostituirono i casermoni alla Hollywood. Il Nepentha era tutt'intero un privé: andava la musica di Gloria Gaynor e di Barry White, arrivavano Jerry Hall e Carol Alt per ballare con i re degli elicotteri e gli imperatori della Borsa, per principio mica si faceva entrare chiunque... All'Hollywood, invece, visto che passava gente di ogni tipo era parso necessario scremare. Ma, come si è visto, non si è scremato abbastanza».

E attraverso la parabola dei locali milanesi e dei suoi privé è una storia sociale della città che si finisce per descrivere, perché prima della techno cocainizzata dell'Hollywood velinaro, prima della disco music paillettata del Nepentha, prima che Terry Broome uccidesse Francesco D'Alessio a colpi di Smith&Wesson calibro 38, prima (anche) delle bische violente e fumose di Turatello «Faccia d'angelo» e del Tebano Epaminonda (che pure nei night «quelli giusti» molte visite finirono per farle), si andava allo Stork: anzi, «si scendeva in Stork», come precisa qualche superstite gentiluomo degli Anni Sessanta. Diretta imitazione dell'omonimo locale di New York, collocato sotto l'hotel Plaza di piazza Diaz, quello era un posto, racconta l'antico cliente Gian Andrea Mazzucchelli, «supremamente sofisticato, dove dopo cena portavi a ballare le ragazze molto per bene, ascoltavi musica dal vivo, per esempio suonata dal complesso di un tale Totò Ruta, bevevi Taittinger e alexander con la noce moscata. Davanti ti passavano le milanesi più belle del momento: Anna Mucci, Silvia Tofanelli, Giovanna Nuvoletti, più qualche stellare ospite da Roma, tipo Ira Fürstenberg o Myrta Barberini Sciarra». Per dire quanto si fosse lontani dal tamarrismo corrente, «allo Stork una ragazza poteva andarci anche da sola perché nessuno l'avrebbe importunata».

Con un fast forward, eccoci di nuovo all'Hollywood pre-sequestro. Eccoci anche agli altri mille locali dove d'estate si fa la colla, dall'empireo di corso Como ai più ruspanti lidi di Desenzano, e via per tutta la pianura padana e oltre. «Soprattutto - ammettono i gestori che in questi giorni preferiscono rimanere anonimi, quando finalmente si decidano a rispondere al telefono - «coi privé si tende a fare fatturato: un tavolo da 1500 euro ti frutta più o meno come 100 ingressi». E dunque entra chi paga di più: mica occorre la patente di nobiltà, basta una Visa platinum. Tecnicamente, non si paga neanche un ingresso speciale: t'infilano un braccialetto al polso o ti timbrano la mano, poi cavoli tuoi se ti rovini con il conto della cena o dei drink.

A Milano la vodka è sui 150 euro a bottiglia, lo champagne dai 400 in su: c'è gente, e non sono solo oligarchi moscoviti, che arriva anche a spendere 10 mila euro a sera. Ovviamente un cliente del genere va coccolato: arrivano pure gli extra, leciti o meno, e le ragazze-immagine che gli girano intorno. È il teorema coca-pupe-corruzione: pare strano che sia arrivato alla frutta, ma può darsi che, visto come sta andando in questi giorni, l'universo discotecaro sia pronto a una nuova mutazione. «O a una reincarnazione - conclude Piatti. - Nulla si crea e nulla si distrugge. Ma lo sa che il Nepentha c'è ancora? E che ci fanno le feste? Con tutto quello che è successo in trent'anni, certi miei coetanei sono ancora lì a puntare le modelle. Che stress».

Facebook, pubblicati i dati di 100 milioni di utenti

Per il social network i dati messi in Rete erano già pubblici
Se si vuole sfatare il mito della sicurezza di Facebook quale modo migliore che cercare di raccogliere e pubblicare in rete dati di oltre 100 milioni di utenti?

Ron Bowes, consulente di sicurezza, ha voluto evidenziare la questione della privacy sul social network scansionando i profili di Facebook tramite il pezzo di codice apposito, e raccogliendo da qui i dati non nascosti dalle impostazioni di privacy di ogni utente. L'elenco, che è stato condiviso su un file scaricabile, contiene l'URL del profilo di oltre 100 milioni di "amici", con il loro nome e l'ID univoco.

La lista è stata pubblicata su Pirate Bay, il più grande sito di file-sharing del mondo, ed è già stata scaricata da più di 1.000 utenti.

In una dichiarazione alla BBC News, Facebook ha risposto che le informazioni contenute nella lista erano già liberamente disponibile online. «Le persone che usano Facebook hanno la facoltà di scegliere quello che vogliono inserire, con chi vogliono "fare amicizia", e quando vogliono - recita il comunicato - in questo caso sono state raccolte informazioni che gli utenti avevano già accettato fossero pubblicate sul proprio profilo. Nessun dato strettamente personale è stato reso disponibile o è stato compromesso».

Genio francese della matematica ritrovato in un reparto psichiatrico

Capace di calcoli complessi, in grado di parlare quattro lingue ma affetto da disturbi della memoria, M.D. era scomparso nel nulla nel 2007. Ora è stato identificato nel paziente 60enne di un ospedale della città abruzzese. Dove i familiari lo hanno riabbracciato alla fine del tunnel dell'oblìo

PESCARA - Inizialmente sono state diffuse solo le sue iniziali, M.D. Che, oltre a siglare il nome del protagonista della storia, potrebbero allo stesso tempo indicare una "mente dotatissima", capace di elaborare formule di estrema complessità. Ma anche una "memoria debole", affetta da un "baco" in grado di produrre laceranti smagliature nei ricordi. Un conflitto cerebrale di cui Michel Doumesche, genio francese della matematica, perfettamente a suo agio in quattro diverse lingue, ha reso parte la famiglia fino al 2007, quando un giorno si è allontanato da casa senza farvi più ritorno. Lasciando i suoi cari all'entrata di un tunnel nell'oblìo privo di sbocchi certi. Il viaggio nel buio è durato tre anni, tra ricerche, appelli, illusioni e speranze. Infine la luce, quando alla "beautiful mind" è stato associato con certezza il volto del paziente di un reparto psichiatrico di un ospedale di Pescara, dove i familiari hanno potuto riabbracciare Michel, oggi 60enne.

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Per il ritrovamento è stato decisivo il dialogo tra gli uffici persone scomparse delle Questure di Roma e di Pescara. Un filo diretto che ha consentito alla Questura romana di confrontare le informazioni acquisite presso l'ambasciata francese, la descrizione dell'uomo e la sua corporatura, con quella, del tutto somigliante, di un paziente ricoverato nel reparto psichiatrico della città abruzzese. Riscontri approfonditi, che hanno indotto gli agenti della Questura capitolina a identificare con certezza Michel Doumesche, dandone comunicazione alle autorità francesi e ai familiari.

Dopo la felicità, le inevitabili domande. Come può un genio francese della matematica finire tra i malati di mente di un reparto pescarese? Quali indizi ha disseminato Michel perché qualcuno avesse l'intuizione che dietro quel paziente di un ospedale di provincia si celasse proprio lui? Poi, gli interrogativi più ovvi. Cosa ha fatto Doumesche in questi tre anni? Come si è spostato, che cosa ha mangiato, dove ha dormito, chi ha conosciuto?

Le autorità possono dare qualche risposta, ma solo il protagonista della vicenda potrà colmare i vuoti nel racconto, se riuscirà in qualche modo a rammendare gli strappi prodotti nei suoi ricordi. L'ipotesi più accreditata è che Michel Doumesche abbia girovagato senza meta da una nazione all'altra attraverso l'Europa, favorito dalle molteplici conoscenze linguistiche.

Del caso di Michel si è occupata in Italia anche la trasmissione "Chi l'ha visto?", dedicata alle persone scomparse. Nel 2008, il programma trasmise il video di un'intervista a un misterioso personaggio, di evidente spessore intellettuale ma privo d'identità, ospite di una struttura psichiatrica di Foggia. Era Michel Doumesche, ma allora nessuno lo sapeva.

Forse quell'intervista televisiva ha smosso i ricordi e le testimonianze di chi poteva fornire informazioni utili a mettere gli inquirenti sulla giusta rotta. E chissà, forse un giorno è stato proprio il "signor M.D." a fornire le coordinate di quella rotta, grattando numeri sulle pareti di un ospedale italiano di provincia

Domani in Italia le salme dei soldati La Russa: "Gigli ha salvato altre vite"

I due militari morti vicino a Herat rientreranno domattina alle 9 presso l'aeroporto di Ciampino. Poi i funerali a Roma. Il capo del team di bonifica Gigli, dopo il primo intervento, ha fatto allontanare gli altri militari. Per il presidente del Copasir la situazione è problematica ma "un eventuale ritiro non farebbe del bene a nessuno"

Domani in Italia le salme dei soldati La Russa: "Gigli ha salvato altre vite" Katia De Lucia, moglie del caporal maggiore De Cillis

ROMA - Torneranno in Italia domani i corpi dei due soldati morti ieri 1 a 8 chilometri da Herat, mentre stavano disinnescando degli ordigni lungo la strada. E intanto, si apprendono nuovi dettagli sulla dinamica dei fatti: sSecondo la ricostruzione fornita dal ministro della Difesa La Russa, dopo il primo intervento di disinnesco, uno dei due militari ha ordinato agli altri soldati presenti nell'area di allontanarsi. Un sacrificio che ha salvato altre vite.

Il rientro in Italia e i funerali. Il primo maresciallo Mauro Gigli e il caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis sono stati ricordati questo pomeriggio con una cerimonia funebre a Herat, e rientreranno domani a Roma con un aereo militare. Ad accompagnarle ci sarà il generale di Corpo d'Armata Giorgio Cornacchione, comandante del Comando operativo di vertice interforze, L'arrivo è previsto alle 9 presso l'aeroporto di Ciampino. Domani pomeriggio, sempre a Roma, sarà allestita al Celio la camera ardente e subito dopo ci saranno i funerali nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

La Russa riferisce in Parlamento. Secondo la ricostruzione del ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha riferito in aula al Senato sulle dinamiche dell'attentato, il capo del team di bonifica Gigli, dopo il primo intervento, ha fatto allontanare gli altri militari, rimanendo sul posto per intervenire insieme all'altro specialista, il caporal maggiore capo De Cillis. Quest'accortezza, molto probabilmente, ha evitato ulteriori danni ai nostri soldati.

Sempre secondo la ricostruzione del ministro, i militari si sono recati sul posto dopo aver ricevuto la notizia del ritrovamento di un ordigno improvvisato dalla polizia afghana nel pomeriggio di ieri, alle 17.10 locali (le 14.40 in Italia). Il comando provinciale della polizia afghana in Herat ha comunicato al comando italiano il ritrovamento della bomba nei pressi del villaggio di Sali Patra, a circa 8 chilometri a Nord Ovest di Herat, e i due specialisti si sono precipitati lì per disinnescarlo.

D'Alema: "Situazione difficile". E intanto continua il dibattito sulla missione italiana in Afghanistan. "La situazione è molto, molto difficile", ha detto Massimo D'Alema, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). "Abbiamo ricevuto informative molto preoccupanti - ha detto nel corso della conferenza stampa per la presentazione della relazione annuale al Parlamento - con indicazioni di pericoli che si sono poi purtroppo verificati. La situazione è lungi dall'aver trovato una sua sicurezza". Ma la missione, per quanto rischiosa per i nostri uomini, resta "necessaria". E D'Alema ha precisato che "un eventuale ritiro non sarebbe un bene per nessuno"

CALENDARIO SERIE A DI CALCIO CAMPIONATO TIM 2010-2011

Le squadre del Campionato di Serie A 2010/11 sono: BARI, BOLOGNA, BRESCIA,
CAGLIARI, CATANIA, CESENA, CHIEVO, FIORENTINA, GENOA, INTER, JUVENTUS, LAZIO,
LECCE, MILAN, NAPOLI, PALERMO, PARMA, ROMA, SAMPDORIA e UDINESE

Cronaca: Ha mangiato fino a morire

Si chiamava Sharon Mevsimler e aveva soltanto 40 anni. Era la donna più grassa della Gran Bretagna: pesava 285 chili. Ricoverata in ospedale mangiava di nascosto. Finché il suo corpo non ha retto più


Aveva soltanto 40 anni Sharon Mevsimler. Si è spenta in un ospedale dell'Essex, dove era stata ricoverata per essere sottoposta a una dieta ferrea. Sharon infatti era la donna più grassa della Gran Bretagna: pesava 258 chili. Proprio per questo era stata sottoposta a una dieta ferrea in una struttura sanitaria. A stroncarla un arresto cardiaco, ma la verità è che questa donna ha mangiato fino a morire. In realtà non ha mai smesso di alimentarsi di junk food, perché i suoi familiari, impietositi dalle sue suppliche, le portavano di nascosto pollo fritto, pesce fritto e patatine fritte. Sharon pesava talmente tanto che il carrello dove è stato posto il suo corpo per trasportarlo nella camera mortuaria non ha retto, ed è crollato.

Sharon lascia quattro figli e un marito, che aveva lasciato il lavoro per dedicarsi interamente a lei dopo la la sua malattia. Quando si è sposata il suo perso era nella norma, ma in seguito a una grave depressione post-partum è diventata obesa. Sembra che qualche tempo fa il sistema sanitario pubblico le abbia negato l'operazione per impiantare un bypass gastrico che l'aiutasse a perdere peso. «Mi lasciano morire – denunciò in un'intervista – se fossi anoressica mi avrebbero curato. Nessuna ha simpatia per le persone obese». All'inizio dell'anno era poi stata sottoposta a un bendaggio gastrico da 30mila sterline, che non le ha impedito di continuare a trangugiare cibo spazzatura. Drastico il giudizio degli assistenti medici: «Non ha fatto niente per aiutarsi».

Scandalo sesso e droga: Jon Bon Jovi come non l'avete mai visto

Ritrovarsi in copertina seminudo, circondato da donne in topless adoranti, nel bel mezzo di un'orgia quando ormai si hanno figli: il rocker americano l'avrebbe volentieri evitato.

Bell'amico, Rich Bozzett. L'ex manager dei Bon Jovi ha infatti tirato un brutto scherzo all'amico Jon, voce e leader del gruppo. Nonostante il rocker avesse chiesto a Bozzett di distruggere alcune foto imbarazzanti, scattate negli anni '80, il manager non ne ha voluto sapere e le ha inserite nel libro che ha scritto, Sex, drugs and Bon Jovi. E già il titolo è tutto un programma.

Nelle immagini, scattate dal fotografo Ross Marino nel 1985 per la promozione del secondo album del gruppo, 7800° Fahrenheit, il cantante e gli altri musicisti sono ritratti seminudi , avvinghiati ad alcune donne in topless, nel bel mezzo di un'orgia. Rimaste inedite fino ad oggi, le foto sono ora state riesumate contro la volontà degli interessati.

Soprattutto di Bon Jovi, che forse ritiene inopportuno diffondere quegli scatti non tanto perché suscitino chissà quale scandalo, ma forse perché trova seccante dover rendere spiegazione ai propri figli di come si divertiva papà quand'era molto più giovane e agli inizi della carriera.

Bellezza: Gonfia come un palloncino... ecco i rimedi

A chi non è mai capitato? Basta poco però per eliminare questo fastidiosissimo disturbo. Ecco la dieta corretta da seguire per dire addio agli accumuli di gas


La pancia gonfia è un disturbo fastidioso molto frequente detestato da tutte donne. A chi non è mai capitato di sentirsi così? I gas sono presenti normalmente nel tratto gastrointestinale, ma quando sono smaltiti normalmente non creano fastidi particolari, essendo smaltiti tramite il canale intestinale o riassorbiti dal sangue ed eliminati attraverso la respirazione. Quando invece i sistemi di eliminazione non funzionano correttamente, sorgono i problemi. Il gonfiore può essere causato da problemi digestive o dagli alimenti che assumiamo.

Ecco quali sono:
- Il melitosio è uno zucchero contenuto nei fagioli, nel cavolo, nei cavoletti di Bruxelles, nei broccoli, negli asparagi e in altri vegetali a grani interi.
- Il lattosio è anch'esso uno zucchero naturale, che si trova nel latte e i suoi derivati come formaggi, panna, yogurt, gelato.
- Il sorbitolo è uno zucchero che si trova nella frutta. È inoltre usato come dolcificate in molti alimenti dietetici e nelle caramelle senza zucchero.
- L'amido è contenuto in patate, mais, riso, pane, pasta e tutti i prodotti a base di farina. Tra il pane bianco e quello integrale è preferibile il primo, evitando la mollica e magari facendolo abbrustolire. Sono da evitare mais e patate poco cotti.
- I legumi hanno una struttura complessa fatta di amido e proteine. Mettendoli a mollo prima di cucinarli è un buon modo per ridurre gli effetti collaterali.
- Le bibite con le bollicine sono piene di anidride carbonica, che causa il gas e rallenta il processo di espulsione dallo stomaco
- Gli oligosaccaridi non sono digeribili e fermentano. Si trovano in elevate quantità nei gambi di carciofi, cipolle e porri.
- Un pasto ricco di grassi rallenta la digestione. L'olio d'oliva è meglio aggiungerlo a crudo: favorisce la peristalsi intestinale.
- Evitare le gomme da masticare così come le sigarette.

COSA FARE
Innanzitutto è necessario, in base all'entità del disturbo, escludere eventuali patologie. In molti casi è necessario seguire una dieta sana e un corretto stile di vita, al quale associare se necessario dei farmaci o sostanze adsorbenti, come il carbone vegetale, il capsule o pastiglie. Anche finocchio, menta piperita e cumino possono essere d'aiuto. Non bisogna inoltre andare a dormire immediatamente dopo aver finito di pranzare o cenare, così come evitare di fare attività fisica dopo i pasti. È bene inoltre masticare bene e mangiare lentamente, evitando di mangiare in piedi ma sedendosi e rilassandosi. Sì alla frutta ma ben matura, e nei periodi in cui il gonfiore è accentuato è meglio consumarla cotta. Anche la verdura è preferibile mangiarla cotta, condita con olio a crudo e limone. Sì a yogurt magro, fette biscottate e formaggi stagionati come il grana.

mercoledì 28 luglio 2010

Ultim'ora: Ddl intercettazioni, ira di Berlusconi "Testo massacrato, potrei ritirarlo"

Il premier: non ridà ai cittadini
la libertà di parlare al telefono
Alla Camera la sfilata dell'Fnsi
Battaglia sulla norma anti-blog
«La legge sulle intercettazioni è stata massacrata da tutti gli interventi» che ha subito «e sono tentato dal ritirarla». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando oggi alla Farnesina. Il presidente del Consiglio ha citato il ddl sulle intercettazioni come ultimo esempio degli scarsi poteri di cui ha la presidenza del Consiglio ed ha ribadito come a suo avviso, dopo i tanti interventi di correzione subiti, la legge allo stato attuale «non ridà ai cittadini quell'inviolabilità» nelle conversazioni telefoniche di cui hanno diritto per Costituzione.

Cronaca: Baci e abbracci: così le donne del clan passavano la cocaina

Erano baci appassionati ed insospettabili il canale di ingresso della droga in carcere. Le donne del clan Strisciuglio svolgevano così un ruolo fondamentale per l'economia del gruppo criminale. Mogli e fidanzate andavano a trovare i loro compagni detenuti e li salutavano con abbracci e lunghi baci sulla bocca attraverso cui passavano bustine di cocaina. Un trucco astuto che serviva ad alimentare il mercato delle sostanze stupefacenti in carcere saldamente nelle mani degli esponenti Strisciuglio che provvedevano a smistare tra le celle la droga.

Hanno scoperto anche questo i carabinieri del comando provinciale di Bari che questa notte hanno eseguito 46 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti componenti del gruppo criminale egemone su tutto il capoluogo pugliese. Un blitz antimafia che ha decimato il super-clan operante nei quartieri di Libertà, Bari vecchia, Carbonara, San Girolamo, San Pio, San Paolo, Palese, Santo Spirito e che aveva mire espansionistiche anche nei paesi dell'hinterland come Bitonto, Giovinazzo e Molfetta. Agli arrestati sono stati contestati i reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi clandestine, una rapina a mano armata ed estorsione. A finire in manette una sola donna, Angela Raggi moglie del boss e poi collaboratore di giustizia Giacomo Valentino, che si occupava di organizzare le squadre di pusher e gestiva la contabilità del clan secondo un vero e proprio modello socialista.

"C'era infatti una rigida distribuzione degli utili a tutti gli affiliati - ha spiegato il procuratore capo della Repubblica di Bari Antonio Laudati - mentre altri gruppi tendono a concentrare la ricchezza in poche mani, quelle del boss, tra gli Strisciuglio vigeva un'organizzazione socialista, il capo distribuiva a pioggia i proventi degli affari illeciti consolidando così il suo potere all'interno del gruppo". Il clan, sgominato dopo l'operazione Eclissi del 2006 che aveva portato all'arresto di 182 affiliati, era stato però in grado di risorgere grazie ad una rete capillare e ben radicata sul territorio.

Luigi Spano era il reggente del quartiere Libertà, Francesco Raggi elemento cardine della distribuzione e fornitura dello stupefacenti nei vari quartieri, Giovanni Raggi, Antonio Passaquindici, Valerio Vito e Nicola Moramarco i reponsabili dei gruppi di fuoco. Attivi in carcere anche i detenuti: in un primo momento la droga arrivava dall'esterno attraverso lanci notturni con una fionda oltre il muro di cinta, successivamente attraverso i baci delle donne. Fondamentale anche il ruolo svolto dai minori, il vero e proprio braccio armato del clan.

Master sull'immigrazione: Fenomeni migratori e trasformazioni sociali - Mama Africa 2010: Intercultura in Lunigiana

NEWS
Intercultura Estate

Amara Lakhous all'Isola Tiberina

Roma, 29 luglio 2010 - ore 21:00
Isola Tiberina
Cinema

Proiezione del film: Sotto il Celio Azzurro
Roma, 30 luglio 2010 - ore 21:00
Arena Nuovo Sacher, Largo Ascianghi
Manifestazione

Calafrika Music Festival 2010

Jacurso (Cz), 8 - 9 agosto 2010 

Manifestazione
Suoni d'America: rassegna internazionale 
di musica e cultura latino-americana

Noli (Sv), fino al 21 agosto 2010

Manifestazione
Festival Danza Mediterranea
Ischia, 20 - 25 agosto 2010
Expo 

Manifestazione
Mama Africa 2010: Intercultura in Lunigiana
Massa Carrara, fino al 1. agosto 2010 

Convegno CEM Mondialità
Adesso! Dalle paure al coraggio civile, 
per una cittadinanza glocale

San Marino 26 - 30 agosto 2010
Hotel S. Giuseppe, Via delle Felci 3 

Evento
Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo 2010
Ancona, 29 agosto - 5 settembre 2010 

Intercultura
Quarto Seminario Nazionale di Educazione Interculturale: 
Per un curricolo interculturale: quali matematiche, 
scienze, letterature ed immagini?

Senigallia (An), 3 - 5 Settembre 2010
Rotonda a mare - Lungomare Dante Alighieri 

Manifestazione
Oriente Occidente, incontro di culture
Rovereto, Trento 2-12 settembre 2010 

International Conference
Cities of Migration 2010
The Hague (NL), October 3-4, 2010 

Congress
25th Congress of the Union Européenne 
des Arabisants et Islamisants

Naples, September 8 – 12, 2010 

Manifestazione
Cous Cous Fest 2010: What a colorful World
S. Vito Lo Capo, 21 -26 settembre 2010 

Mostra
Mediterraneo: un viaggio d'arte di terra e di mare
Savona, fino al 31 agosto 2010
Palazzo Gavotti 

Materiali on line
In-Sicurezza, i nuovi provvedimenti sull'immigrazione,
welfare e comunità

Atti del Convegno di Bologna, 4 dicembre 2009 

Materiali on line
Cittadini stranieri a Bologna: i Cinesi
Comune di Bologna, Maggio 2010 

European Media Encounter
Media, intercultural dialogue & fight 
against discrimination - Cross-reports from Turkey
Istanbul (Turkey), 29 November 2010 – 2 December 2010 

Formazione
Master sull'immigrazione: Fenomeni 
migratori e trasformazioni sociali

Venezia, Univ. Ca' Foscari
Anno Accademico 2010/2011 

Opportunità internazionali
Borse di ricerca per il Giappone
Scadenze: varie, dal 30 Agosto 2010 

Formazione
Corso di formazione per Volontari 
che insegnano italiano L2 ad adulti

Milano, settembre 2010
Casa delle Culture del Mondo, Via Natta 11 

Bando
C'è un tempo ... per l'integrazione. 
Festival di cortometraggi

Sarnico (Bg), 19 - 20 novembre 2010 

RISORSE
Permesso di soggiorno. Gli scrittori stranieri raccontano l'Italia
a cura di Angelo Ferracuti
Ediesse 2010

Queste sedici storie, raccontate da alcuni tra i più significativi scrittori migranti che scrivono in lingua italiana, tutti residenti nel nostro paese, vogliono essere uno sguardo a più occhi e a più voci sull'Italia di oggi. Ne scaturisce uno scenario spietato, a volte molto amaro, dove gli «italiani brava gente» spesso ne escono con le ossa rotte. Gli autori vengono da Romania, Argentina, India, Cina, Egitto, ...  (leggi)
 
 
LINK
Immigrazione. Il portale di riferimento per gli immigrati in Italia
Il portale di propone come strumento utile di informazione per gli immigrati in Italia. La home page ha un profilo semplice e chiaro, utile per un'immediata conoscenza dei contenuti. La barra di destra offre ulteriori notizie e approfondimenti su temi di nteresse, in particolare info a carattere giuridico, socio-assistenziale ecc....

 
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Hollywood Milano: Scandalo cocaina: spunta fuori il nome della Canalis Belen ancora in ballo per Sanremo...

Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare dello scandalo cocaina che avrebbe coinvolto in particolare due discoteche di Milano, frequentatissime dai volti celebri dello spettacolo italiano. Uno scandalo che ha portato alla luce rivelazioni shock dove svariate soubrette e show-girl hanno ammesso di aver fatto uso di droga.

Dopo Belen Rodriguez, ora, dalle testimonianze raccolte nell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano, spunta fuori anche il nome di Elisabetta Canalis.
"Mi è capitato di fare uso di cocaina insieme ad altre persone tra cui Elisabetta Canalis, un tale Camillo Saviola, un certo Eliseo ed anche un tale Gianfri e altre persone dello spettacolo, normalmente si tratta del cosiddetto giro del The Club". Questo è quanto ha dichiarato al pm di Milano, Frank Di Maio, Karima, la modella francese ascoltata il 21 ottobre del 2008.
La fidanzata di George Clooney viene così chiamata in causa in una inchiesta che, a quanto pare, coinvolge una buona parte dello show-biz italiano. Intanto Belen Rodriguez, dopo le dichiarazioni uscite ieri, sembrava correre il rischio di non poter più condurre il Festival della Canzone. Ma forse c'è un dietrofront del sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato: "Nella conferenza stampa non si doveva parlare di Belen, l'argomento è uscito fuori e, dato che a me era stato comunicato che il caso era simile a quello di Morgan dell'anno scorso, ho detto: 'Se la situazione è come quella, allora il metodo deve essere lo stesso', e poi ho aggiunto che mi sarei documentato. Cosa che ho fatto, e ho capito che la situazione è diversa". "Come amministrazione di Sanremo - ha dichiarato il sindaco all'Ansa - siamo convinti che, per presentare il festival, ci voglia un'immagine adeguata. Ma Belen rimane una persona che non è indagata è stata solo sentita come testimone".

Gossip: La Pupa e il figlio del senatùr Renzo Bossi flirta con Elena Morali

Dopo un'aspirante Miss Maglietta Bagnata, una Pupa, aspirante Miss Padania. Archiviata la sua storia con la bionda Eliana Cartelli Renzo Bossi ha scelto un'altra biondina. Lei è Elena Morali concorrente dell'ultima edizione de "La pupa e il secchione", con cui il figlio del senatùr, tutt'altro che secchione, con tre bocciature alla maturità, è stato paparazzato ad una cenetta intima, come svela Diva e Donna.


I due sono stati sorpresi ad un ristorante nel Bresciano e poi a passeggiare, nella notte, a Bergamo, dove abita la ragazza. Qui pare che la coppia si sia intrattenuta in intimità su una panchina, scambiandosi sguardi d'intesa e gesti di tenerezza, come una mano, quella di lei, che scivola sulla gamba di lui.

"Siamo usciti insieme. Ci siamo conosciuti mesi fa al concorso di Miss Padania: siamo diventati amici", ha detto la Morali, "Renzo mi ha detto che gli piaccio come persona e non mi vede come Pupa: non gli importa quello che ho fatto in tv. E' tenero". Chissà se insieme la Pupa e il Trota, come viene soprannominato Renzo Bossi, troveranno la giusta intesa per diventare la nuova coppia dell'estate... padana.

Gossip: Ronaldo, vacanze per soli uomini Voci su una sua presunta bisessualità

Altro che nozze entro Natale con la bella Irina e famigliola da Mulino Bianco con il figlio che il Pallone d'oro avrebbe avuto, pare, da una cameriera americana, quando si parla di Cristiano Ronaldo i colpi di scena non sono mai abbastanza. E adesso ci si mette anche una sua presunta bisessualità. Il calciatore, recentemente pizzicato in un locale gay, ha appena trascorso una vacanza in Portogallo... solo per uomini.
cristiano, ronaldo

Con loro il centrocampista offensivo del Real Madrid, look molto metrosexual, in canotta bianca, cappellino in testa e bermuda verdi, pare abbia trascorso alcuni giorni in Algarve tra gite in motoscafo, bagni di sole e passeggiate in spiaggia. Only for men.

Alcune settimane fa era stato sorpreso con le unghie dei piedi colorate con smalto nero durante una vacanza a New York e già prima l'ereditiera americana Paris Hilton aveva dichiarato che Ronaldo "è un ragazzo troppo effeminato". Lui non si è mai preoccupato né di smentire né di confermare le voci e le indiscrezioni. I fatti hanno parlato da soli: la bellissima fidanzata russa Irina Shayk, che su Facebook ha annunciato le prossime nozze con lui e il bambino "spuntato" dal nulla, figlio, pare di una cameriera statunitense con cui il calciatore avrebbe avuto una sola intensa notte di passione.

Fatti che lasciano pensare ad un Cristiano Ronaldo sciupafemmine e maschio in tutto e per tutto. Se non fosse per quelle voci e indiscrezioni su una sua presunta bisessualità od omosessualità che circolano già da diverso tempo e che vengono alimentate anche dal suo stile di vita. Lui non si pronuncia e si gode le prime pagine dei giornali sulle quali tiene banco da un po'. Gay, bisex o etero che sia.

Per i Brangelina 25 domestici Aiutano la Jolie con figli e casa

Come farà Angelina Jolie a mandare avanti una famiglia numerosa, a badare ai suoi sei figli, nonostante i tanti impegni di lavoro? la risposta è presto data. L'attrice avrebbe più di 25 persone che l'aiutano in casa. Lo rivela lo scrittore Andrew Morton nella biografia non autorizzata dell'attrice. Secondo Morton la casa dei Brangelina è piena di domestici: dalle tate al medico, dalle guardie agli addetti alle pulizie.
angelina, jolie, camerieri

Del resto non si spiegherebbe altrimenti il suo sorriso smagliante ad ogni occasione pubblica, la sua solarità e relax nonostante tanti pensieri e tante cose a cui badare. La soluzione sta semplicemente nell'abbondanza di domestici su cui la Jolie può contare e che le permettono di risolvere ogni problema: dal mal di pancia dei bambini alla cucina della cena, dalla pulizia della casa alla protezione dell'intimità familiare.

L'autore di "Angelina: An Unauthorised Biography" afferma infatti: "La casa era piena di bambinaie del Vietnam, del Congo e degli Usa; quattro infermiere, un medico di guardia permanente, due assistenti personali, un cuoco, una cameriera, un aiuto cameriere, due addetti alle pulizie, quattro guardie del corpo e sei ex guardie dell'esercito francese per pattugliare l'area intorno alla casa".

Secondo Morton inoltre la Jolie ha tramandato ai suoi figli le tecniche di sua madre Marcheline: "Quando i bambini si comportano bene, lei gli dà delle stelle adesive che loro possono accumulare e scambiare con cose piacevoli".

Vittoria, è sempre un Belvedere L'attrice al mare con marito e figli

Una linea invidiabile, anche dopo tre gravidanze, e, in bikini bianco, Vittoria è davvero un ... Belvedere. In vacanza in Sardegna con il marito, il produttore cinematografico Vasco Valerio, e i due figli più grandi, l'attrice, a quattro mesi dall'ultimo parto, sfoggia un fisico impeccabile.
Vittoria Belvedere

Tra bagni di sole, tuffi in mare e docce rinfrescanti Vittoria si gode la sua meritata pausa relax dopo le spericolate avventure vissute sul set di "Angeli e diamanti", la fiction d'azione di cui è stata protagonista e che a ottobre vedremo su Canale 5.

Relax che l'attrice condivide con il marito Vasco, con il quale l'intesa è perfetta, come se fosse il primo giorno. Lui la bacia e l'abbraccia e insieme sembrano ancora due giovani innamorati.

La Chiatti di nuovo innamorata Torna serena dopo l'addio ad Arca

Ha vinto la Stella d'argento, ha lasciato Francesco Arca, si è fidanzata. Laura Chiatti smentisce le voci che erano circolate dopo la rottura con l'ex tronista e dice: nessuna liaison con Fabrizio Corona, né tantomeno Daniele De Rossi . Ma rivela al settimanale Oggi di essere felicemente fidanzata con una persona che non appartiene al mondo dello spettacolo e neppure a quello dello sport.
Laura Chiatti

"Ho lasciato Francesco perché è finito l'amore", ha raccontato, "è stata una storia importante che è durata due anni e mezzo, facevamo progetti, lui voleva sposarmi. Ma il rapporto si è esaurito. Non ho rancori né rimpianti". "La rottura stranamente non mi ha devastato come avrei pensato - ha continuato - sono come rinata, assaporo il piacere di essere tornata padrona del mio tempo e di spenderlo con le mie amiche, con i familiari più cari".

E l'identikit del suo uomo ideale? "Mi strega il biondo, diafano, con gli occhi chiari... Ho fatto il tifo per Daniele De Rossi. Non è l'aspetto atletico a sedurmi, anche perché io di calcio non capisco proprio niente... Di De Rossi mi piacciono proprio i colori chiari". Chissà se in questa calda estate la beccheremo con la sua ultima fiamma...

Melita si mette a nudo per Playboy Single e in cerca del principe azzurro

Melita si mette a nudo per Playboy
Single e in cerca del principe azzurro

Gli uomini le guardano seno e sedere, ma lei va fiera degli occhi e della vita. Dice di essere felice per tutto quel che ha, ma non si sente serena. Single, in cerca di fidanzato e un po' disillusa dagli uomini che non apprezzano la biancheria intima e vanno subito al sodo. Melita Toniolo si spoglia per Playboy e si confessa: "Sono molto diretta e spontanea... una caratteristica che si ama o si odia. E in alcuni casi gli uomini la odiano".


"Sono cresciuta con la sensualità, ma in questo momento apprezzo molto anche ciò che riesco a esprimere grazie al mio lato ironico" continua la diavolita. In vacanza preferisce andare a Iesolo "perché c'è aria di casa ed è l'unico dove posso veramente essere me stessa con i miei amici. All'estero dico Formentera perché ha un mare stupendo e poi in fondo non la conosco ancora bene".

Dello showbiz apprezza tre persone: "Simona Ventura, perché è tosta come me; Alessia Marcuzzi, perché oltre a essere brava è una ragazza molto disponibile e genuina; Michelle Hunziker per la sua capacità di sapersi prendere in giro pur essendo bellissima". Non ci è dato sapere, invece, chi non le piace. Eppure - dice lei - "esiste ed è una sola".

Manu in topless e perizoma a Ischia La Arcuri si fa coccolare dalla mamma

Manu in topless e perizoma a Ischia
La Arcuri si fa coccolare dalla mamma

In amore si definisce una "carciofa", dopo fidanzamenti falliti e flirt troppo brevi. Eppure a guardarla in topless e con un succinto perizoma, al mare con la mamma Nella, sembra tutt'altro che carciofa. Anzi il seno al vento di Manuela Arcuri, pizzicata da Chi a Ischia, potrebbe anche salire sul gradino più alto del podio nella classifica dei topless più belli dell'estate.

"Non riesco a trovare un uomo che mi ami. Che cosa devo dire? Per fortuna che c'è mia madre accanto a me" dice la "povera" Manuelona. Il suo ultimo amore, l'imprenditore Giovanni Di Gianfrancesco, con cui la passione è durata appena due mesi, era stato beccato con un'altra... "In realtà ci stavamo già per lasciare. Meglio così" dice l'attrice.

E così la Arcuri passa la sua vacanza a Ischia con mamma Nella, concedendosi una bella tintarella integrale. Beccata sul balcone dell'hotel Regina Isabella in topless e invisibile perizoma color carne, Manu mostra delle rotondità davvero da capogiro.

martedì 27 luglio 2010

INTERNET. La Cina apre al porno online "Il sesso, valvola di sfogo"

Dopo mesi di blocco, tornano navigabili le pagine a luci rosse. Ma secondo gli analisti non si tratta di un primo passo verso l'ammorbidimento degli altri divieti imposti alla rete: al contrario, si liberano risorse per rendere più efficiente il controllo sugli oppositori del regime dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI

La Cina apre al porno online "Il sesso, valvola di sfogo"

PECHINO - La Cina sblocca i siti pornografici. A due settimane dal ritorno dell'accessibilità online di alcuni piccoli domini a luci rosse, cresce il numero dei siti e dei forum porno visitabili dal Paese che, da maggio, aveva di fatto calato la scure della censura su ogni contenuto che avesse un pur velato riferimento sessuale.

I surfer cinesi, estenuati da filtri, divieti e controlli di polizia, avevano nel frattempo imparato ad aggirare il "Great Firewall", la grande muraglia virtuale eretta dalle autorità contro i contenuti della Rete sgraditi al potere. Sebbene in Cina navigare nei siti porno resti un reato, così come aprire un sito sexy sia illegale, milioni di post su Twitter negli ultimi giorni hanno diffuso la voce dell'ondata di tolleranza e gli amanti del genere hanno preso d'assalto gli indirizzi che erano stati costretti ad abbandonare.

La Cina conta oggi 425 milioni di utenti internet, la più vasta net-tribù del mondo, più numerosa della popolazione degli Usa. La caduta del blocco, nelle prime ore, era stata considerata un caso. La maggioranza dei netizens l'aveva atttribuita ad un guasto, ad un problema tecnico, per convincersi poi di assistere ad un test dello Stato sulla reale domanda di porno online nel Paese. Negli ultimi giorni, invece di interrompersi, l'accessibilità è aumentata e sono riapparsi anche i siti più popolari, che erano stati i primi ad essere oscurati. Il ritorno del sesso sulla Rete cinese si è trasformato così in un giallo e milioni di internauti si chiedono ora apertamente se la nazione si trovi di fronte ai segnali di un allentamento dei controlli sulla vita privata dei cittadini.

Il ministero dell'Industria e della Tecnologia, assieme a quello della Pubblica Sicurezza e al Consiglio di Stato, è stato inutilmente tempestato di richieste di spiegazione. Nemmeno il governo ha chiarito perché i siti porno siano stati improvvisamente sbloccati, mentre il più sofisticato sistema di polizia telematica continui a censurare solo i siti web che si occupano di diritti umani, opposizione, dissidenti e religione. Migliaia di agenti informatici non smettono di scandagliare bacheche e post dei microblog, alla ricerca di una scintilla di potenziale instabilità.

La svolta sul porno non sembra così preludere ad un sostanziale ammorbidimento dei divieti sulla Rete. Gli analisti cinesi delle comunicazioni ritengono piuttosto che il governo non riesca più a controllare una dimensione in costante aumento e che stia decidendo quali spazi privi di sorveglianza possano risultare meno pericolosi per il sistema. La moltilicazione di siti, social network, servizi e blog starebbe ormai sfuggendo di mano anche al "Great Firewall", costretto a sbloccare il sesso per liberare risorse di intelligence su fronti politici e militari più strategici.

Bloccare internet e isolare la Cina dalla rete ormai costerebbe troppo e i primi segni di cambiamento sono trapelati dalle ultime disposizioni di polizia ai funzionari. I dipendenti dell'ufficio che controlla pornografia e riviste non autorizzate non dovranno più segnalare i siti porno registrati all'estero, ma limitarsi a prendere nota dei loro nomi. Cambiano anche le responsabilità tra gli organi di polizia: il governo avrebbe deciso di assegnare il sesso a strutture più soft, per concentrasi sulle informazioni che possono danneggiare economia e leadership politica. La ragione è semplice. Da un anno tutti i sondaggi dimostrano che la popolazione cinese non considera più immorale l'accesso ai siti porno. Il 75% di mille donne laureate di Shanghai ha dichiarato di accettare il sesso virtuale e di giustificare le ragazze che diventano amanti dei milionari.

Le autorità prendono atto di un Paese che sulle questioni morali viaggia più rapidamente dei suoi leader e l'ala progressita del partito comunista pensa che impegnare sul porno milioni di internauti, mostrando spiragli di democrazia, possa distogliere la loro attenzione da questioni più delicate. Secondo l'edizione inglese del "Quotidiano del Popolo", il ministero della Pubblica Sicurezza ha anche proibito alla polizia di "umiliare gli arrestati per reati sessuali". Nei giorni scorsi alcune prostitute sono state fotografate seminude e legate tra loro da una corda. I loro nomi e cognomi sono stati stampati su manifesti e affissi lungo le strade. Le "parate criminali davanti al disprezzo pubblico" sono un retaggio dell'epoca imperiale, fatto proprio dalle Guardie Rosse di Mao durante la Rivoluzione Culturale. Il governo avrebbe deciso di abolirle, intimando alla polizia di "comportarsi in modo ragionevole". E' presto per dire se la forza di internet sta rendendo la Cina meno sessuofoba. Ma che il sesso online stia trasformando la Rete in un universo incontrollabile anche per Pechino, e accettato invece dalla popolazione, è già un dato di fatto.

Taglio di mille euro agli stipendi degli on La decurtazione è effetto della manovra correttiva. Inciderà sulla diaria e sulla quota per i portaborse

Soddisfatto Calderoli: «Evviva». Giovedì anche il Senato si esprimerà sulle riduzioni

ROMA - Sarà di mille euro netti al mese il taglio sulla retribuzione dei deputati deciso dall'ufficio di presidenza della Camera sulla base delle indicazioni della manovra economica. Il taglio inciderà per 500 euro sulla diaria di soggiorno (oggi pari a 4.003,11 euro) e per i restanti 500 sulla somma destinata al «rapporto eletto-elettore», quei 4.190 euro destinati anche ai «portaborse».

GLI ALTRI TAGLI ALLA CAMERA - La Camera dei deputati, inoltre, taglierà complessivamente nei prossimi tre anni (tra il 2011 e il 2013), 60 milioni di euro, sul complesso di tutte le spese. La somma, si sottolinea, andrà ad aggiungersi ai risparmi, stimabili in 300 milioni di euro, conseguiti dalla Camera, in termini di riduzione della dinamica di crescita della dotazione, tra il 2006 e il 2010.

CALDEROLI SODDISFATTO - «Evviva! - ha commentato entusiasta il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli -. Sono particolarmente lieto della decisione assunta dall'ufficio presidenza della Camera, che ha recepito in toto il contenuto del mio emendamento alla manovra approvato in Consiglio dei ministri». Quell'emendamento «è stato lo stimolo affinchè la Camera, nella sua autonomia, assumesse poi quelle decisioni che tutto il Paese attendeva». Il ministro, che a marzo aveva proposto riduzioni negli emolumenti anche per i senatori e i membri del governo, attende ora che anche gli altri organi istituzionali facciano la loro parte. L'ufficio di presidenza di Palazzo Madama si riunirà giovedì mattina per affrontare la questione: anche i membri del Senato dovrebbero decidere di rinunciare alla stessa somma stabilita dai colleghi della Camera.

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