Da settimane ZENIT informa della risposta della Santa Sede e del Papa al doloroso scandalo dei casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti in vari Paesi. Sono notizie terribilmente tragiche, che ci rattristano profondamente come figli della Chiesa. Dopo questo bombardamento informativo alcuni lettori si sentono stanchi, e, lo riconosco, vale anche per noi. Sembra che questo sia diventato l'unico tema.
Ad ogni modo, non possiamo permettere che questi crimini atroci gettino nel dimenticatoio le centinaia di migliaia di uomini e donne, sacerdoti, religiosi e religiose, la stragrande maggioranza, che donano giorno per giorno la propria vita a Dio e ai fratelli in tanti ospedali, scuole, parrocchie, missioni... Oggi molti di loro sono indicati come pederasti dal dito accusatore di un'informazione superficiale. ZENIT non li abbandona. Continueremo a informare senza sosta dell'atteggiamento della Chiesa in risposta agli abusi, ma non verremo meno al nostro impegno di offrire un panorama globale e obiettivo che oggi scompare da alcuni media quando si parla del sacerdozio.
Crediamo che in questo momento la nostra missione sia più necessaria che mai. Crediamo che sia ancora più urgente che professionisti laici, da un'agenzia di notizie indipendente, continuino a offrire tutte le chiavi dell'informazione perché si possa comprendere meglio la verità, perché solo la verità ci farà liberi.
Ci ha ispirati profondamente la preghiera che Benedetto XVI ha elevato davanti alla statua dell'Immacolata Concezione, nel centro di Roma, l'8 dicembre
(cfr. http://www.zenit.org/article-20653?l=italian).
Il Papa pregava così: "Ogni giorno, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula".
Il Pontefice ha reso omaggio "a tutti coloro che in silenzio, non a parole ma con i fatti, si sforzano di praticare questa legge evangelica dell'amore, che manda avanti il mondo. Sono tanti, anche qui a Roma, e raramente fanno notizia. Uomini e donne di ogni età, che hanno capito che non serve condannare, lamentarsi, recriminare, ma vale di più rispondere al male con il bene. Questo cambia le cose; o meglio, cambia le persone e, di conseguenza, migliora la società".
ZENIT vuole poter continuare a informare su questi uomini e queste donne perché anche i loro volti facciano notizia, ma non lo possiamo fare senza il tuo aiuto.
Un saluto da Roma,
Jesús Colina, direttore editoriale
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