pensa al futuro: "Non abbiamo ancora vinto nulla, dobbiamo lavorare perchè le
prossime due gare saranno durissime"
MOKPO - "Parliamoci chiaro: la Red Bull quest'anno ha fatto 14 pole position
su 17 gare. Direi che il dato è abbastanza chiaro, no?". Fin a quel momento,
Stefano Domenicali, il team principal della Rossa più felice del mondo, ci
aveva provato con i detti popolari a raffreddare gli entusiasmi del suo popolo
in ebollizione. Era persino andato a ripescare in qualche fumosa sala biliardo
di Imola l'antico motto "calma e gesso", bisbigliato dai giocatori esperti ai
principianti, prima dei colpi più difficili. Ma non era servito a niente. Quel
suo suggerimento si era scontrato sulle facce ebbre degli astanti (qualcuno
anche inglese) già pronti alla celebrazione. E così nella notte di Mokpo, il
povero Domenicali, è stato costretto a tirare fuori, sia pure con un po' di
dolore, l'argomento vincente, la statistica. "14 pole su 17, ripeto. E' tanta
roba... Vorrà dire qualcosa, no? Datemi retta, teniamo i piedi per terra".
Certo, vuol dire qualcosa: vuol dire che loro sono fortissimi, ma anche che
basta una sola gara storta per mandare tutto al diavolo. E che le gare storte
sono sempre dietro l'angolo. Giusto? "Esattamente. Alla fine sono certo che il
segreto per portare a termine la nostra missione, quest'anno, sia esattamente
questo. Stare calmi, rimanere lucidi e molto, molto concentrati, senza eccessi
di alcun tipo. Prepariamo nel dettaglio le prossime due gare, facciamo il
massimo che possiamo perché datemi retta, sarà molto dura". Il
discorso di Domenicali si fa via via sempre più realistico: "Il punto è che
nonostante il piccolo vantaggio che abbiamo, non possiamo permetterci alcun
tipo di problema". Ecco, dunque, la ricetta: "Per prima cosa dobbiamo essere
affidabili, da ogni punto di vista. E poi dobbiamo essere in grado di gestire
le gare senza commettere errori".
Da questo punto di vista è molto importante, secondo Domenicali, che tutte le
componenti del team, piloti, meccanici e muretto, indovinino l'approccio
psicologico giusto. "Fernando ha vinto tre delle ultime quattro gare, mandando
un messaggio molto forte a tutto il team. Che però deve capire che ancora non
abbiamo fatto niente, e che ci sono molti punti da assegnare". Anche in
classifica costruttori. "La debacle della Red Bull ci rilancia anche da quel
punto di vista. Sarà molto difficile anche quello, ma ci siamo e dobbiamo fare
di tutto per portarlo a casa. Non vogliamo rinunciare a niente, lotteremo fino
alla fine con il coltello tra i denti". E anche con un po' di calma e gesso.
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