Il locale è elegante, Bar Rouge, un club nel Bund, il quartiere milleluci che anima Shanghai, è lì che Federica Pellegrini e Filippo Magnini escono allo scoperto. Baci in pubblico e scambio di gesti affettuosi, più che affettuosi. Lei con un abito sexy di seta grigia, lui tirato a lucido per la prima serata di libertà in questo Mondiale. Quel che restava del segreto (molto poco) se ne va la sera prima della gara di Luca Marin.
Fuori dalla finale dei 400 misti e deluso da tutto: «Ho perso sei chili, non ero nelle condizioni di dare il meglio ed è un peccato perché fino a 15 giorni fa avrei centrato l'obiettivo. Io ho la coscienza a posto, altri non so». Nomi non ne fa, ma dediche sibilline sì: «Saluto il vero capitano della Nazionale, Emiliano Brembilla», peccato che stavolta il veterano sia rimasto a casa e il capitano in carica sia Filippo Magnini. Marin dice di essere «ancora innamorato di Fede» e di aspettare «un nuovo confronto a Verona», ma si tratta solo di chiudere il capitolo, è chiaro che non si aspetti più niente, almeno dal lato sentimentale: «Questa botta sul privato farà rinascere l'agonista che c'è in me e tornerò a grandi livelli».
con lastampa.it
Nessun commento:
Posta un commento