Il Sindaco: Prima o poi qualcosa doveva succedere
I circa 250 profughi ospitati in un residence a Pieve Emanuele, nel milanese, oggi per protesta hanno occupato la piazza davanti alla struttura bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici. ''Prima o poi doveva succedere qualcosa'' ha detto Rocco Pinto, il sindaco della cittadina che ospita rifugiati dal 15 maggio. Il motivo della protesta riguarda i documenti e il mancato versamento della diaria promessa (2,5 euro al giorno).
La denuncia è di Ettore Fusco, sindaco di Opera, comune confinante con Pieve Emanuele. "Quanto sta accadendo in queste ore era inevitabile - spiega Ettore Fusco - il nostro Stato si è dimostrato ancora una volta debole e inconcludente. Vivendo il territorio e conoscendo la realtà del sud Milano avevamo ampiamente previsto questa rivoluzione frutto dell'abbandono e della non curanza che il governo centrale ha nei confronti degli enti locali".
L’assessore alle Politiche sociali al governo
"Erano stati promessi aiuti e soprattutto tempi certi - prosegue il sindaco - promesse che non sono state mantenute e le cui conseguenze, ora ricadono sulla cittadinanza. Intanto gli agenti della polizia locale presidieranno il confine per evitare che gruppi di profughi si trasferiscano a Opera".
E24 | Agenzie
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