sabato 21 gennaio 2012

Concordia: Palombari recuperano corpo della signora Gabrielli; “è iniziata la contaminazione"

Milano 21 gen. – Nel disastro della Costa Concordia, Isola del Giglio, è stato ritrovato il corpo di una donna all'interno del quinto ponte, ispezionato stamane dai palombari della Marina Militare. In un primo momento sembrava che i corpi fossero due in realtà era uno soltanto.

 

giglio_soccorsi_Concordia: Palombari recuperano corpo della signora Gabrielli; “è iniziata la contaminazione"


Il numero dei morti accertati è ora di 12. Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile e neo commissario delegato per l'emergenza della Costa Concordia, tranquillizza sulla situazione della nave: "In questo momento - ha spiegato - i dati sono abbastanza rassicuranti, non sta subendo particolari stress, ma è anche un dato fuorviante perché' fa riferimento a condizioni meteo marine particolarmente favorevoli".

Gabrielli torna a parlare del rischio ambientale: "Il rischio ambientale non è rappresentato solo dal carburante presente nella nave, ma anche dagli olii, dai solventi e da tanti altri materiali di cui è equipaggiata la Costa Concordia". Lo ha detto il Capo del dipartimento della Protezione Civile e neo commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli in una conferenza stampa che si sta svolgendo sull'isola. E' stato recuperato l'hard disk della nave Concordia più due telecamere posizionate in plancia. Da quanto si apprende il recupero sarebbe stato fatto dal nucleo del gruppo operativo sommozzatori dei carabinieri di Genova.

 

AL VIA LA PREPARAZIONE PER LO SVUOTAMENTO DEI SERBATOI

 

E' intanto in corso la posa del terzo cerchio di panne intorno al relitto della Concordia, la prima fase di recupero delle 2.400 tonnellate di carburante. Si tratta di cerchi di contenimento e assorbimento, come misura precauzionale nel caso in cui fuoriuscisse del carburante. Dovrà poi arrivare una nave cisterna che si affiancherà al puntone per contenere il carburante estratto pompato attraverso tubi che saranno collegati alle 23 casse di combustibile. Quelle vicine allo scafo saranno facilmente raggiungibili, mentre quelli collegati vicino alla sala macchine lo saranno difficilmente.


  L'operazione di aspirazione del carburante durerà tre settimane. Si stanno valutando varie ipotesi di ancoraggio per tenere la nave in sicurezza. E' intanto arrivato sull'isola un macchinario che sarà montato sulla nave Orione in caso di sversamento in mare di carburante. Un'apparecchiatura che aspira fluidi separando il combustibile dall'acqua di mare, una portata di 100mila litri al giorno. Il macchinario di chiama 'oil sep cc ecology'.

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