Roma - Ecco il segno dei tempi! Manca il denaro, ovvero quei pezzi di carta puzzolenti che potremo stamparci a iosa fossimo uno Stato sovrano e che invece prendiamo a prestito dalla banca privata BCE a prezzi da strozzo. Ecco i segni della dominazione, della guerra finanziaria.
Altre due vittime dovute alla crisi in meno di 24 ore. A Bologna un piccolo imprenditore edile di 58 anni di è dato fuoco davanti la sede dell’Agenzia dell’Entrate perché oppresso dai debiti e dalle tasse che non riusciva più a pagare. Gravissime le sue condizioni con ustioni su tutto il corpo.
Sono stabili ma ancora gravi le condizioni dell’uomo di 58 anni, un piccolo imprenditore edile, che mercoledìsi è dato fuoco davanti alla sede dell’Agenzia dell’Entrate a Bologna.
L’uomo era sommerso dai debiti e, pur avendo sempre pagato le tasse come lui stesso sosteneva, non riusciva a trovare una soluzione. Per questo ha deciso di suicidarsi davanti alla sede del Fisco: prima di darsi fuoco ha scritto due lettere, una per i suoi cari e una per l’Agenzia delle Entrate in cui chiedeva di non accanirsi contro la sua famiglia per le tasse che lui non era più riuscito a pagare.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi: ora l’uomo è ricoverato al Centro Grandi Ustionati di Parma e presentaustioni sul 100% del corpo.
Il caso ha scosso molto l’opionione pubblica anche se non è certo il primo suicidio dovuto alla crisi. Anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera è intervenuto sul caso nel corso della presentazione del Rapporto 2011.
“Siamo estremamente dispiaciuti“, ha commentato Befera che ha assicurato di voler seguire fino in fondo il caso per non creare altri problemi.
“In una situazione di difficoltà economica e di crisi finanziaria, episodi come questi purtroppo possono accadere“, ha proseguito. Per questo da tempo lo stesso Befera aveva mandato una circolare per chieder di prestare maggiore attenzione nei confronti dei contribuenti.
A commentare il tentato suicidio è anche Romano Prodi. L’ex premier lo ha definito un “terribile segnale di disperazione” e che pur se episodi singoli raccontano il grave momento di difficoltà del Paese.
Non è il solo episodio di disperazione. Anche a Verona si registra un altro caso di disperazione. Un giovane marocchino, operaio edile, di 27 anni, si è dato fuoco in piazza Bra, ma l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio: il ragazzo è ricoverato in gravi condizioni ma non è in pericolo di vitaA Verona un cittadino marocchino di 27 anni, si è dato fuoco in piazza Bra, davanti al sede del Municipio. Il giovane, un operaio edile,non percepiva lo stipendio da quattro mesi.
Per sua fortuna in quel momento era in corso una protesta di alcuni genitori per sensibilizzare i cittadini sul Tribunale dei minori di Venezia e sugli assistenti sociali. I carabinieri sono così intervenuti rapidamente usando gli striscioni per spegnere le fiamme.
Ora il giovane è ricoverato in ospedale in grave condizioni per ustioni alla testa e alle gambe ma non sarebbe in pericolo di vita.
Via | fattidicronaca.it
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