TENDENZE | Il pensiero Ikea | MARCO BELPOLITI | | Casa che vai, Ivar che trovi. Non c'è abitazione di giovani, ma anche di maturi coniugi, che non possegga una libreria Ivar o, nei casi più raffinati, una Billy. Ma chi è l'uomo che ci ha convinti a piazzare in salotto, o nello studio, uno scaffale d'abete come Ivar buono per il garage? Dopo aver letto il libro Ikea in uscita da Egea (trad. di Alessandro Storti, pp.223, 19 euro) scritto da Johan Stenebo, manager dell'azienda per vent'anni, lo so. Si chiama Lennart Etmark: nel 1965, anno in cui Ivar è apparsa sul mercato. Etmark è stato uno dei capi del più grande mobilificio del mondo: Ikea, acronimo del nome del fondatore e del luogo dove è nato e di quello dove è vissuto. Dire mobilificio è inesatto, come spiega il libro, dal momento che Ikea non produce nulla di quello che vende. Ingvar Kamprad, fondatore della azienda nel 1943, è un arzillo Zelig di 83 anni, e somiglia più a un petroliere che non a un industriale... | | | PRIMO PIANO | | La libreria, nei suoi diversi modelli da «Ivar», lanciato nel 1965, all'ormai celebre «Billy», è uno degli emblemi dello stile Ikea.
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