Ormai arrivati quasi alla finale di questa kermesse lunga mesi e mesi travestita da scuola, da show, da talent, da pseudo-reality (fate un po' voi tanto va bene tutto) ho finalmente capito una cosa. Da ieri mi è tutto chiaro, limpido, quasi fosse scritto su una stele antica quest'anno Amici 10 è stato sublimato dal ballo. Lo scrivo e ne sono convinto ancor più dopo l'esibizione di Hosè, Anbeta, Eleonora, Debora, Giulia, Denny, Vito che per la sesta puntata si sono superati con gli alti e bassi del caso per quanto riguarda gli allievi. Io, lo sottolineo tre volte con la penna rossa, non sono un esperto della disciplina ma credo di aver il gusto per il bello e lo spettacolo è il mondo che bazzico da oltre trent'anni che di belle e brutte cose le mostra ogni giorno. Ebbene ieri Garrison, Cannito, Celentano, Alessandra s' proprio lei, e anche quel guascone hip hop di Garofalo mi hanno lasciato a bocca aperta (bellissimo il pezzo con gli occhialini con il led all'inizio delle stanghette sulle musiche di "Click click click" dei New Kids On The Block). Non c'era alcuna traccia di supersexy paraculaggioni, nessuna pruderia gratuita, nessun ammiccamento o "spaccata" che facesse venire cattivi pensieri. Niente di tutto questo. Si è assistito invece a un bel "balletto" al punto da convincermi - e lo farò, giuro che lo farò - ad avvicinarmi alla danza e allo spettacolo classico. A notte fonda, prima di recarmi all'hotel dell'aeroporto dove stamattina ho preso un volo per Milano per partire al volo con la macchina in direzione Sanremo dove saremo sempre per LaStampa a seguire il festival per tutta la settimana, ho parlato a lungo con la maestra Anna Prina che tanto ha fatto per la scuola di ballo della Scala della quale è stata anche direttrice. Le ho chiesto: «Anna, ma se ti chiedessi di assistere a un balletto di un Bolle, Semionova a teatro potrei capire, potrei avvicinarmi alle evoluzioni di questi giganti?». La risposta mi ha ricuorato: «Luca sono felice - ha detto con un sorriso largo così - che tu me lo chiedo perchè la risposta è tre volte sì, sì, sì. Tutti possono avvicinarsi, devono avvicinarsi alla danza, perchè è una disciplina che ha dentro lo sport, la fatica fisica, lo spettacolo e la leggerezza. Per anni, io e altri maestri come me, abbiamo tentato di far passare questo messaggio ma in tanti, troppi ci hanno guardato con sdegno quasi fossimo degli animali da guardare dentro una gabbia se non con il più colpevole menefreghismo». Ecco, cari lettori di "Dentro Amici", se devo qualcosa a questo programma, io che ne ho fatto parte quest'anno fin dalla prima puntata, ritengo sia giusto (ora che i giochi non sono ancora definitvamente fatti), sottolineare come la propedeutica, il lavoro di dimostrazione-spiegazione, svolto da Maria e dai suoi autori abbia raggiunto un obiettivo. Gente come me, niente più distante dalla danza classica fino ad ora, che grazie a un talent televisivo si appassiona alle evoluzioni, al cuore, al talento, alla fermezza, al rigore di questi ragazzi che vengono qui dopo anni di studi durissimi (tutti hanno incominciato praticamente quando bevevano ancora il latte dalla mamma) a mettere in gioco una carriera. La spocchia di Vito, esaltata dalle punzecchiature "celentanesche" sia parte dei siparietti di cui avremmo fatto volentieri a meno (brava Maria a non ripetere la frase volgare che Alessandra avrebbe scritto su una lavagnetta durante un diverbio Cannito-Vito, se no sai quanti articoli, blog e trasmissioni tv - mi viene in mente già i "Nuovi mostri" di Striscia la Notizia - se ne sarebbero occupati pucciandoci più di un biscotto) questo è un altro paio di maniche. Dunque una puntata dove la danza, la danza, la danza e ancora la danza ha incantato tutti e ha invitato noi seduti al tavolone a muovere le terga e correre verso un teatro dove assistere alle esibizioni di professionisti per una, forse due ore di pass a deux, développé deve e tutti gli altri termini francesi che non sto a ripetere ma che identificano i passi classici. Una sola frase: viva la danza.
Francesca in? Francesca out? Virginio sicuramente up!
Bravo, bravo, bravo. Questo Virginio del quale intuito (anche se non voglio prendermi una primogenitura, non mi interessa) il valore da qualche mese - rileggetevi gli articoli di questo blog per rendervi conto di quanto non stia dicendo una fesseria - ha finalmente scavallato. Domenica sera ha giganteggiato vincendo una a una tutte e sei le sfide che gli si sono parate davanti, non era mai successo in tutta la stagione che un allievo vincesse tutte le sfide. Ha messo in fila Annalisa come se fosse facile, Franceschina e poi ancora Annalisa e via dicendo proponendo una voce piena, poco, ormai pochissimo, tremolato come era ai suoi esordi ed era fastidioso tanto lo usava. Insomma: è diventato grande. Io l'ho premiato, addirittura con un 10 alla fine delle votazioni e speravo che fosse lui a passare definitivamente alla finale al termine dello show. Così non è stato perchè Giulia la ballerina ha preso più voti. Pazienza Virginio, si tratto solo di aspettare una settimana. La tua umiltà, insieme alla tua capacità di prendere i consigli e di metterteli in una saccoccia e tirarli fuori al momento giusto hanno premiato senz'altro chi, e c'era tutto lo studio che applaudiva, ha capito quanto vali. Spero che anche qualche discografico, questa volta magari non troppo attento all'estetica o non doverosamente attento a come uno appare, si interessi a te. Perchè come hai cantato Cocciante o altri brani o, addirittura, Angun con "Snow on the Sahara" che avrebbe potuto mettere in difficoltà alcuni allievi Complimenti ancora e alla prossima puntata.
lunedì 14 febbraio 2011
Amici 10, vive la dance
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