L’impatto avverrà venerdì. In un primo momento si brucerà a contatto con l’atmosfera, ma sono previsti alcuni detriti pesanti.
Alcuni componenti del vecchio satellite della Nasa che dovrebbe rientrare nell'atmosfera terrestre nei prossimi giorni, potrebbero finire sull'Italia. E' uno degli scenari, secondo da quanto di apprende da fonti qualificate, che in queste ore si stanno delineando nelle simulazioni effettuate dalle agenzie spaziali. Per analizzare questi scenari e mettere a punto gli eventuali interventi che potrebbero coinvolgere il sistema di Protezione civile, il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, ha convocato per domani mattina una riunione del comitato operativo d'intesa con l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana.
E' previsto per venerdì 23 l'impatto che porterà a bruciare nell'atmosfera il vecchio satellite della Nasa Uars (Upper Atmosphere Research Satellite), per lo studio dell'atmosfera. Non ci sarà nessun pericolo per la Terra: soltanto un'esplosione spettacolare, al punto che sarà possibile vederla anche durante il giorno. Le variazioni nella luminosità, rilevano gli esperti, sarebbero infatti così rapide e importanti da essere visibili molto facilmente a occhio nudo.
Secondo le previsioni della Nasa è probabile che il satellite Uars non sarà totalmente distrutto nell'impatto, ma almeno 26 frammenti potenzialmente pericolosi potrebbero disperdersi nel raggio di circa 600 chilometri. Il rischio che possano esserci danni per gli esseri umani è pari a 1 su 3.200. Grande quanto un autobus, il satellite era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. La sua caduta è probabilmente la conseguenza dell'impatto con i detriti di un altro satellite, avvenuto pochi anni fa.
E24 | Ansa
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