Bari, 2 Aprile - Tra le partite al centro delle indagini c'è Bari-Lecce del 15 maggio del 2011 finita 0-2 per i salentini e chiusa, mentre era sullo 0-1, da una incredibile autorete di Andrea Masiello che, come si legge nell'ordinanza del gip, "all'80º minuto di gioco deviava nella propria rete un pallone che non era nemmeno diretto nello specchio della porta barese consentendo il raddoppio degli avversari".
Secondo l’ordinanza, "Qualunque calciatore di livello anche solo amatoriale - si legge ancora nell'ordinanza - sarebbe perfettamente in grado di intendere la inspiegabile anomalia - o più esattamente la estrema gravità - di una simile condotta di gioco, che non può assumere al rango di gesto tecnico, assolutamente inaccettabile poi se posta in essere da parte di un calciatore professionista tuttora militante ai massimi livelli in nazionale". Del resto lo stesso calciatore Marco Rossi, anche egli ex del Bari, commenta "le immagini parlano da sole".
Via | Agi
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