Ogni giorno che passa l'Italia perde un pezzo di sé. Parlo del tessuto vive che costituisce la comune vertebrale della nostra economia: gli imprenditori. Secondo le cifre della Cgia di Mestre, oltre i suicidi, crescono anche i tentativi di togliersi la vita. Come suddetto, questa situazione coinvolge imprenditori, lavoratori dipendenti e pensionati. Per Bortolussi: "Ci vuole un fondo di solidariet". Sono numeri che spaventano. L'Italia muore lentamente nel drammatico silenzio dei politici nostrani, in primis, e delle istituzioni europee. Abbiamo saputo superare situazioni peggiori, per cui, se il paese fa sistema, se torniamo ad essere un popolo solidale, aperto a nuove sfide, umili e con grande voglia di crescere: non c'è crisi che tenga. Urge non solo un fondo di solidarietà, ma nuova leadership nazionale e regionale, uomini e donne che tengono a cuore i destini del paese, della nostra gente, delle nostre culture. Uomini e donne, giovani e vecchi, è tempo di unirsi e lavorare. Partiamo da noi stessi: se noi non ci salviamo, mica sarà l'Europa a farlo. Basti pensare al destino attuale della Grecia e del Portogallo, per capire che questa non è l'Europa che i padri fondatori sognavano. Riportiamo da noi stessi! Stop alla lenta morte dell'Italia. Cordialmente | Kingamba Mwenho |
giovedì 5 aprile 2012
Italia 2012: Con la crisi, suicidi in aumento del 24%
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