Roma, 29 GIU (Il Velino) - La sua simpatia aveva
incollato alla tv 9 milioni 822 mila telespettatori (share
del 36,05 per cento) alla puntata di "Uno contro tutti" del
"Maurizio Costanzo show" andata in onda il 10 gennaio 2001 in
prima serata su Canale5. Pietro Taricone era un fenomeno,
vincitore morale della prima edizione del "Grande Fratello"
dove si era presentato come il macho di provincia. Nato a
Trasacco, vicino Caserta, il 4 febbraio 1975, prima della
notorieta' acquisita al "Gf" studiava Giurisprudenza e
svolgeva varie attivita' tra le quali quella di
amministratore di condominio. Al "Gf" si e' fatto conoscere
nella sua genuinita'. "Io so' Taricone, 'o guerriero",
diceva. E contro chi nella casa di Cinecitta' gli impartiva
ordini per l'organizzazione delle faccende domestiche
ribadiva il concetto: "Io so' o guerriero. La comunita' tiene
bisogno do' guerriero e o guerriero difende la comunita' dal
nemico, non puo' sta' a fa' da mangia', a lavva' i piatti, a
strofina' in giro, o guerriero ha da combatte il nemico. Il
momento e' giunto e io combattero', perche' si no' combatti,
che si omm' a ffa'?". In queste esternazioni Pietro si
ispirava ai suoi eroi. "Cosa leggo? Beh sarebbe facile dire
'Umiliati ed offesi' oppure 'Guerra e pace'. Quelli li hanno
letti tutti. Mi piace rivendicare o diritt' di leggere la
saga di Conan", affermava aggiungendo: "Se fossi un film
vorrei essere 'Mission impossible'". E al "Gf", in onda in
pieno 2000, chiari' anche le regole semplici che esistono tra
uomo e donna: "Io so' omme, tu si' femmena". E a Cristina
Plevani - vincitrice del "Gf" innamorata di lui e con cui
avrebbe avuto un rapporto sessuale protetto dalle telecamere
- che gli chiedeva 'provi sentimenti per me?', lui
rispondeva: "E che e' 'na domanda chista? Chist' e' nu tema".
Uscito dalla casa poso'
senza veli su Max mostrando ancora una volta (nella casa di
Cinecitta' girava quasi sempre in tshirt o in accappatoio) il
suo fisico statuario e, in un momento in cui tutti lo
richiedevano come ospite in tv, scelse di ritirasi a studiare
recitazione. Sul set di "Radio West" la sua vita cambio'. Nel
film di Alessandro Valori, ambientato in Kosovo durante la
missione multinazionale di pace K-for, Taricone era il
bersagliere Rizzo, un personaggio che riproduceva l'icona del
soldato italiano: facilone, impulsivo, aperto e un po'
nostalgico della sua terra. Una pellicola dove Taricone disse
con umilta' di non aver recitato ma di essere stato se stesso
("forse non sono un attore") e dove incontro' il suo grande
amore, l'attrice e modella Kasia Smutniak, dalla quale nel
2004 ha avuto la piccola Sophie. Un amore che l'ha messo a
dura prova: tradito e lasciato, ha riaccolto tra le braccia
la donna che amava e che tornava da lui.
Taricone era di cuore,
allegro, scanzonato e fondamentalmente un buono. A tradirlo
ieri e' stata la sua passione per gli sport estremi. In dieci
anni di vita passata sui set ci ha regalato personaggi veri.
Ha recitato in fiction come "La squadra" e "Codice rosso" e
in film come "Ricordati di me" di Gabriele Muccino e
"Maradona, la mano de Dios" di Marco Risi e persino in un
videoclip (quello di Syria, "Se tu non sei con me", in cui ha
vestito i panni di Superman). L'ultimo ruolo in ordine di
tempo e' stato Ermanno in "Tutti pazzi per amore": nella
prima serie e' un rappresentante di cioccolatini che diventa
"l'uomo perfetto" istruito da Neri Marcore' e nella seconda
un eccellente grafico in grado di far innamorare una donna
algida. Mentre sul grande schermo l'ultima prova e' stata
"Feisbum! Il film", pellicola in otto episodi ispirata a
Facebook. E proprio ieri dal social network era partito
spontaneo un gruppo che lo incitava a "non mollare" e a
combattere per la vita mentre era in sala operatoria. Oggi
tanti i post sul suo profilo, uno recita cosi': "Avevo 16
anni quando ti ho conosciuto, vedere un tuo compaesano
simpatico, sciupafemmine, leader al Gf era il massimo. E
quando sei uscito mi sei stato ancora piu' simpatico. Hai
rifiutato di fare il 'trenino' da Costanzo e ti sei messo a
studiare per coronare il tuo sogno (riuscito) di diventare
attore. Onore al guerriero, sempre con noi".
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