NATO PER GIOCARE, E' L'EREDE DI MICHAEL JORDAN E L'EROE DI OBAMA
(ANSA) - WASHINGTON, 9 LUG - LA SUA FAVOLA E' DI QUELLE DA
'C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA' E COMINCIA FIN DAL SUO
SOPRANNOME:'IL PRESCELTO'. PERCHE' COME IL PICCOLO SKYWALKER IN
GUERRE STELLARI, LEBRON JAMES FIN DA BAMBINO SI E' ABITUATO
PORTARE SULLA SUA PELLE QUESTO SOPRANNOME AL PUNTO DA AVERLO
TATUATO SULLA SCHIENA: 'THE CHOSE ONE', COLUI DESTINATO A
RACCOGLIERE L'EREDITA' DI MICHAEL JORDAN. E OGGI IL DESTINO SI
E' COMPIUTO: 'KING JAMES' GIOCHERA' CON I MIAMI HEAT DI DWYANE
WADE E CHRIS BOSH. NON HA RESO NOTO I TERMINI DEL CONTRATTO.
NATO AD AKRON, IN OHIO, IL 30 DICEMBRE DEL 1984, LEBRON E'
CRESCIUTO SENZA SAPERE CHI FOSSE SUO PADRE (I MEDIA AMERICANI LO
HANNO INDIVIDUATO IN UN EX CARCERATO, ANTHONY MCCLELLAND, CHE
NON HA MAI AVUTO RAPPORTI CON LUI). E' STATO MESSO AL MONDO DA
GLORIA JAMES, UNA RAGAZZA-MADRE DI AKRON RIMASTA INCINTA ALL'
ETA' DI 16 ANNI, SENZA LAVORO E A SUA VOLTA SENZA FAMIGLIA."NON
AVEVAMO NEPPURE UNA CASA, CI SONO STATE VOLTE IN CUI MI
SVEGLIAVO AL MATTINO SENZA SAPERE DOVE AVREMMO PASSATO LA
NOTTE" HA CONFESSATO LEI IN 'MORE THAN A GAME', IL
FILM-BIOGRAFIA CHE, PROFETICAMENTE, E' STATO GIRATO SU LEBRON
DAI SUOI 8 AI SUOI 18 ANNI.
QUEL BAMBINO AVEVA QUALCOSA DI SPECIALE, MA NON CE L'AVREBBE
FATTA SE NON LO AVESSE NOTATO FRANKIE WALKER, UN ALLENATORE DI
FOOTBALL GIOVANILE DI AKRON. CHE CONVINSE GLORIA A LASCIARGLI IL
PICCOLO LEBRON AFFINCHE' POTESSE FREQUENTARE REGOLARMENTE LA
SCUOLA INSIEME AI SUOI TRE FIGLI. E ALLE ELEMENTARI LEBRON
SCOPRI' IL BASKET. ERA COSI' BRAVO CHE GRAZIE AL SUO TALENTO
POTE' APPRODARE ALLA ST.VINCENT -ST.MARY HIGH SCHOOL DI AKRON.,
LA SCUOLA DIVENTATA PER LUI CASA, FAMIGLIA, CARRIERA, SUCCESSO.
A DISTANZA DI DIECI ANNI DA ALLORA, LEBRON JAMES E' OGGI IL
GIOCATORE DI BASKET PIU' AMATO D'AMERICA. I TECNICI SI SONO
DIVERTITI A 'MISURARE' IL SUO Q.I. APPLICATO AL BASKET, ED E'
RISULTATO DI GRAN LUNGA IL PIU' ALTO DELLA NBA. MIGLIOR
GIOCATORE NEL 2009 E NEL 2010, VANTA STATISTICHE DA BRIVIDO: UNA
MEDIA DI 29 PUNTI A PARTITA NELL'ARCO DI 7 ANNI, SENZA CONTARE
ASSIST E RIMBALZI. MA DOPO SETTE STAGIONI A CLEVELAND 'KING
JAMES' VUOLE ORA IL GRANDE SALTO VERSO QUEL TITOLO CHE NON HA
MAI VINTO. "MIAMI MI E' SEMBRATA LA MIGLIORE OPPORTUNITA' PER
COMINCIARE A VINCERE SUBITO" HA DETTO COMUNICANDO IN DIRETTA
TELEVISIVA ALL'AMERICA LA SUA DECISIONE.
GLI EPISODI MIRABOLANTI CHE HANNO COSTELLATO LA SUA CARRIERA
SONO STATI A DECINE. SU TUTTI, VALE QUESTO: NEL 2007 NELLA
FINALE DELLA EAST CONFERENCE CONTRO I DETROIT PISTONS (POI VINTA
DA CLEVELAND 109-107), JAMES SEGNO' 29 DEGLI ULTIMI 30 PUNTI, 25
DEI QUALI NEI DUE TEMPI SUPPLEMENTARI. PIU' CHE UN UOMO-SQUADRA,
UNA SQUADRA INTERA. SOLO MICHAEL JORDAN PRIMA DI LUI ERA STATO
CAPACE DI FAR VEDERE QUALCOSA DI ANALOGO. NON A CASO E' KING
JAMES UN MODELLO DI RIFERIMENTO PER LO STESSO PRESIDENTE OBAMA.
E' STATO PROPRIO OBAMA A RIVELARLO. NEL 2004, ALLA CONVENTION
DEMOCRATICA DI BOSTON, L'ALLORA SCONOSCIUTO BARACK OBAMA SI
STAVA ACCINGENDO DIETRO LE QUINTE A TENERE IL DISCORSO PIU'
IMPORTANTE DELLA SUA VITA QUANDO I GIORNALISTI, VEDENDOLO COSI'
CALMO, GLI CHIESERO SE NON SI SENTISSE EMOZIONATO. LUI,
STRIZZANDO L'OCCHIO, RISPOSE: "NO. CREDO DI SAPER GIOCARE A
QUESTO LIVELLO. CHIAMATEMI LEBRON". (ANSA).
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