lunedì 5 luglio 2010

Roma, verso l'accordo con Unicredit Trattativa in dirittura d'arrivo: per la società giallorossa si chiude un'epoca. Tutte le proprietà della famiglia Sensi passano alla banca, azzerati debiti per 325 milioni

Roma, verso l'accordo con Unicredit
Trattativa in dirittura d'arrivo: per la società giallorossa si chiude un'epoca. Tutte le proprietà della famiglia Sensi passano alla banca, azzerati debiti per 325 milioni

Corriere.it
ROMA - La Roma calcio non è più della famiglia Sensi. Si chiude un'epoca e si azzerano i debiti che ammontano a 325 milioni di euro. Rosella Sensi, la cui famiglia aveva la quota di maggioranza nella Roma dal 1993, si separa dal club e dalla sua holding, la Italpetroli. Con l'accordo i principali asset di Italpetroli (tra cui, appunto, anche l'As Roma) passano nelle mani di Unicredit. Rinunciando a un arbitrato rischioso, i Sensi secondo indiscrezioni conserverebbero la residenza storica (villa Pacelli) e altre proprietà immobiliari.

IL TITOLO SALE IN BORSA - Già nel pomeriggio di lunedì il titolo della società giallorosa, in attesa delle decisioni sull'assetto proprietario del club giallorosso, ha chiuso in rialzo del 7,17% a 0,971 euro, sui massimi della giornata. Molto sostenuti gli scambi: sono passate di mano più di 5,4 milioni di azioni della società calcistica (pari al 4% del capitale) contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa pari a 494mila titoli.

Il capitano Totti con il Franco Sensi (Ansa)
Il capitano Totti con il Franco Sensi (Ansa)
I 17 ANNI DEI SENSI - Per quindici anni il padre Franco, scomparso nel 2008, per due anni la figlia, i Sensi hanno caratterizzato un'epoca intera della storia giallorossa, tra vittorie esaltanti e sconfitte brucianti, amore e forti contrasti con i tifosi, acquisti clamorosi e «rossi» di bilancio vertiginosi. Franco Sensi prese il club assieme a Massimo Mezzaroma per salvarlo dal fallimento della gestione di Giuseppe Ciarrapico e nel novembre del 1993 ne divenne unico proprietario. Un regno durato fino al 18 agosto 2008, quando il presidente morì ad 82 anni. Quindici anni e il punto più alto nel 2001 con la conquista del terzo scudetto della Roma festeggiato con una memorabile la festa di popolo al Circo Massimo. Ma anche tre lustri caratterizzati da aspri dissidi con il Palazzo del calcio, dalle denunce di Zdenek Zeman contro il doping pubblico e da un rapporto contrastato con i tifosi. Lo scorso campionato, con il nuovo allenatore (romano) Claudio Ranieri, la Roma ha conteso fino all'ultima giornata lo scudetto alla super Inter di Josè Mourinho.

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