mercoledì 21 aprile 2010

Ecco perchè i programmi di affiliazione falliranno (III parte) - alVerde.net

Ecco perchè i programmi di affiliazione falliranno (III parte) - alVerde.net


Ecco perchè i programmi di affiliazione falliranno (III parte)

Posted: 21 Apr 2010 02:58 AM PDT

Dopo aver visto qual è il problema di fondo dei sistemi di affiliazioni e perché si è venuto a creare, è piuttosto semplice capire quello che potrebbe succedere se non si mette un freno.

1 - I programmi di affiliazioni renderanno sempre meno. Perché ci saranno sempre più cancellazioni di conversioni o, peggio, perché nemmeno i programmi di affiliazione (pda) si accorgeranno delle vendite non tracciate, a causa dei merchant che attivano solo quando ritengono giusto lo script di tracciamento alla fine dei loro carrelli virtuali. Nonostante il trend dei nostri siti possa essere uguale o migliore che in precedenza, convertiremo sempre meno.

2 – Gli affiliati abbandoneranno rapidamente i merchant che non rendono e le affiliazioni che cancellano troppo. Conseguenza naturale (che personalmente ho già cominciato ad applicare). Se su 10 conversioni, 6 sono cancellate perché tracciate da altri strumenti coi quali io non posso concorrere, il gioco non vale la candela. Passo al competitor che ancora non applica questa politica. Quando non ne troverò più, dovrò mio malgrado abbandonare le affiliazioni e provare altre strade. E’ un peccato, ma non mando traffico gratis.

3 – I programmi di affiliazione lavoreranno solo sui grandi numeri. Visto il calo di rendita, saranno sempre meno i siti “big” che si affideranno alle affiliazioni, perché divenute poco tutelative, poco trasparenti e antieconomiche (i big investono soldi e vogliono risultati). Ai pda non rimarrà che puntare su migliaia di siti minori (amatoriali e semi-professionali) che convertono qualcosa ogni tanto e che in genere non hanno lunga vita. Ma sui grandi numeri qualcosa i pda ancora fattureranno. Molto meno, si intende.

4 – Gli affiliati passeranno ad affiliazioni merchant singole. Converrà affiliarsi ai sistemi di affiliazione diretti dei merchant (quelli seri ovviamente) che non hanno grandi problemi di last cookie wins (lcw) e coi quali si ha un rapporto diretto più trasparente e bidirezionale. I margini saranno maggiori (non ci sono mediazioni da pagare) e il controllo sarà più semplice.

E poi?
Al punto 4 i pda cominceranno a chiedersi se non sia il caso di mettere qualche regola per tutelarsi e tutelare gli affiliati, e recuperare i milioni di euro di fatturato persi a causa di cancellazioni, defezioni di affiliati e merchant furbetti (ci sono anche quelli).

Ma forse è il caso di pensarci ora.

Ok, sono stato forse un po’ troppo catastrofico, ieri sera ho visto “The Day After Tomorrow” :D

 

 

Quali sono le possibili soluzioni per evitare la fine delle affiliazioni?

Inutile dire che gli unici che possono fare qualcosa di concreto sono i programmi di affiliazione stessi. Solo loro infatti possono imporre al merchant regole precise e trasparenti su come applicare la politica lcw in modo equo.

Comunque, gli affiliati hanno qualche arma per combattere questa situazione:

1 - Da ora in poi, quando vi iscrivete ad un programma, oltre a guardare revenue, l’uso e la durata dei cookies, cominciate a chiedere quali sono gli strumenti pubblicitari che concorrono al lcw per quel merchant. Spesso non lo sanno nemmeno i pda e forse cominceranno a capirne l’importanza.

2 – Se un merchant comincia a cancellare lead/conversioni, soprattutto con motivo “assegnato ad altre fonti/siti”, cominciate a chiedere il perché. E soprattutto se la conversioni avviene in sessione (quindi in linea teorica senza altri click dopo quello sul vostro sito).

3 – Postate sul forum di alVerde i vostri sospetti sui merchant, e sostituite con i competitor quelli che chiaramente usano la politica lcw solo a loro vantaggio. Ho notato che i merchant leggono alVerde (e si lamentano pure se uno posta dati reali del loro comportamento).

Per finire, vorrei sottolineare che questa non è una campagna “contro” ma al contrario, è a favore. A favore del settore affiliazioni (col quale lavoro e del quale apprezzo molti aspetti), a favore delle piattaforme di affiliazione (che spesso sono impotenti perché non hanno regole e strumenti efficaci) e a favore anche dei merchant, che oltre a evitare pubblicità negativa, potrebbero cominciare a vedere il settore delle affiliazioni come un potente partner pubblicitario da incentivare e su cui investire, e non come un frutto da spremere.

Termina qui la mia trattazione. A tinte forti in alcuni punti, ma dovuta.
Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe tra un anno poter leggere questo post e dire “per fortuna mi ero sbagliato”.

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