Sesso estremo nell’Italia cattolica. L'ingegnere: "E' stata solo una fatalità"

L’Italia cattolica e moralista s’è svegliata del lungo sonno che la privava di guardare la reale società dei nostri giorni. Così dopo aver appreso la notizia della morte di una ragazza per giochi erotici finiti male, è venuta anche a conoscenza che si tratta di una pratica estesa in tutto il paese. Agli italiani piace il sesso estremo, anche a rischio di lasciare la pelle.

Dal fronte delle indagini, è stato confermato arresto dell’ingegnere Soter Mulé, mentre s’è derubricata l’accusa iniziale, dell'ipotesi di reato da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo. Lo ha deciso Marco Mancinetti, il gip di Roma, dopo averlo interrogato per più di tre ore dentro il carcere di Regina Coeli.

Secondo l’ingegnere, ''Si è trattato di un incidente, di una fatalità. Sono distrutto per la morte di Paola Caputo, voglio sapere come sta Federica. Il nostro gioco non doveva finire così tragicamente. La pratica che avevamo messo in atto era quello di legare le ragazze e non di strozzarle. E' successo però che Federica si è sentita male ed è quindi scesa fino a terra, sollevando Paola che è rimasta soffocata. Io dovevo solo assistere...''. Parole dell’ingegnere Mulé durante l’interrogatorio, assistito dai difensori Luigi di Maio e Antonio Buttazzo.

Secondo indiscrezioni, domani sarà sottoposto ad autopsia il corpo di Paola Caputo, la ragazza rimasta strangolata durante in gioco erotico.

Per quel particolare gioco erotico, oltre al'ingegnere Soter Mulé, ha partecipato anche un'altra ragazza di 24 anni, è rimasta ferita ed è ricoverata all'ospedale di St. Andrea di Roma. Secondo le indagini, l'uomo è un esperto di tecniche di bondage e sadomaso, e le due ragazze avevano trascorso la serata insieme a lui in un noto locale della Casilina. Hanno bevuto abbastanza, fumato e forse sono poi passati a delle sostanze stupefacenti prima di passare al gioco erotico che si è concluso in tragedia.

I tre la notte tra venerdì e sabato hanno raggiunto i sotterranei del palazzo che ospita ai piani superiori gli uffici dell'Agenzia delle Entrate e dell'Enav. Un luogo che la ragazza romana, ricoverata in gravi condizioni al Sant'Andrea, conosceva. La 24enne lavora infatti lì per una società che gestisce il servizio di reception.

Mulé ha poi 'intrappolato' le due ragazze, seguendo appunto la tecnica dello Shibari, un'antica forma di legatura giapponese: le corde vengono annodate in diversi punti a formare una rete intorno al corpo e fino al collo. Poi le ha appese con un'altra corda a una tubatura del soffitto a ricreare il meccanismo della bilancia, un metodo usato nelle pratiche sadomaso per causare un leggero soffocamento.

Kingamba Mwenho