domenica 20 giugno 2010

MONDIALI SUDAFRICA 2010, LIPPI: NON MI PENTO DELLE MIE SCELTE

MONDIALI SUDAFRICA 2010, LIPPI: NON MI PENTO DELLE MIE SCELTE
(9Colonne) Roma, 20 giu - E' un Lippi visibilmente dispiaciuto quello che si è
presentato ai microfoni subito dopo il secondo pareggio che i suoi azzurri
hanno ottenuto in questo mondiale. Inutile girarci attorno, l'Italia non ha
convinto. Una manovra troppo lenta e confusionaria, infatti, ha consentito
alla Nuova Zelanda di giocare di rimessa, senza, però, mai andare in affanno.
Ancora una volta, inoltre, Cannavaro e compagni sono andati in svantaggio,
puniti da una disattenzione su un calcio piazzato: "Vista la caratura
dell'avversario - osserva Lippi - dovevamo vincere per forza. Certamente
dobbiamo fare il nostro mea culpa. Però non siamo stati nemmeno fortunati.
Dopo il Paraguay per la seconda volta capita che gli avversari buttino un
pallone in mezzo all'area da lontano e pigliamo gol. E non va bene. Partita
sofferta, cominciata male per l'appunto. Poi abbiamo giocato una gara tutta
all'attacco. Non è mancata la volontà, ma la lucidità: quella sì. Per la
supremazia avuta contro la Nuova Zelanda abbiamo creato poco. Continuando a
buttare palloni in area con gente di due metri, facendo così il loro gioco. In
questo Mondiale è tutto difficile. E adesso dobbiamo vincere per forza la
prossima partita se vogliamo andare avanti". Il C.T., poi, commenta l'assetto
tattico della ripresa, quando l'Italia ha accantonato il 4-4-2 iniziale, per
tornare al 4-2-3-1. Il concetto del mister è chiaro, la qualità c'era: "Ho
messo Mauro e Di Natale per cercare con i loro movimenti di tirar fuori i loro
difensori. Qualità? Ce n'era in campo nel secondo tempo ma non l'abbiamo
sfruttata. Pepe? Ha fatto cose diverse da quelle che gli avevo chiesto, ma non
sono punizioni le sostituzioni. Ho cercato soluzioni tattiche diverse. E poi
non è da colpevolizzare nessun reparto".

Riaffiorano, così, i dubbi sulle convocazioni.
Quello di Cassano è stato a lungo un tormentone ma Lippi, si sa, fin
dall'inizio del suo secondo ciclo, ha puntato dritto e deciso sul gruppo,
anche a discapito delle qualità tecniche. Nonostante un inizio di mondiale
stentato, nel quale proprio l'attacco, almeno fino ad ora, è apparso l'anello
debole della Nazionale, il commissario tecnico continua a pensarla allo stesso
modo: "Sono convinto delle mie scelte così come sono convinto che non ci sono
fenomeni rimasti a casa che avrebbero potuto cambiare la partita".
L'allenatore azzurro, infatti, prosegue difendendo i giocatori più criticati,
quelli che costituiscono il reparto offensivo: "Abbiamo il capocannoniere del
campionato, Di Natale, Gilardino e Pazzini i gol li hanno sempre fatti,
Iaquinta si è ripreso bene. Camoranesi non sarà lucidissimo, ma è giocatore di
qualità. Non abbiamo giocato bene, ma tutti i giocatori che sono qua sanno
fare molto meglio. E vi posso assicurare che non abbiamo voglia di andare a
casa". Restare in Sudafrica, quindi, è l'obiettivo e con un Pirlo in più
sarebbe certamente più facile. Il regista rossonero sta recuperando ma la sua
presenza in campo contro la Slovacchia resta in bilico: "Speriamo di
recuperarlo per la prossima partita ma non ho questa certezza". Il successo
del Paraguay sulla Slovacchia ha notevolmente complicato la situazione del
girone. I sudamericani sono in testa al girone F e l'Italia insegue a due
punti, a braccetto con la Nuova Zelanda. Il rischio di una prematura
eliminazione, quindi, esiste. Lippi, però, pensa positivo: "Non c'è panico.
Sono da 35 anni nel calcio, ho avuto la fortuna di disputare tante
manifestazioni e di vincerne diverse. C'è grande dispiacere, questo sì. Se non
vinceremo la prossima partita sarà giusto...".

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails