CALCIO/MONDIALI: ABETE, DOVEVAMO VINCERE MA ITALIA MERITA FIDUCIA =

CALCIO/MONDIALI: ABETE, DOVEVAMO VINCERE MA ITALIA MERITA FIDUCIA =

(ASCA) - ROMA, 21 GIU - SICURAMENTE L'ITALIA IERI DOVEVA
VINCERE. MA L'1-1 CONTRO LA NUOVA ZELANDA "NON E' LA FINE
DEL MONDO" E LA NAZIONALE "MERITA FIDUCIA". LO HA DETTO IL
PRESIDENTE DELLA FIGC, GIANCARLO ABETE, INTERVENENDO AI
MICROFONI DI RADIO ANCH'IO LO SPORT.
"DOVEVAMO VINCERE, LA NUOVA ZELANDA E' N.78 NEL RANKING
MONDIALE. E' STATA UNA PARTITA CHE NON HA RISPOSTO ALLE
NOSTRE ASPETTATIVE. SAPEVAMO CHE NON SAREBBE STATA FACILE, MA
C'ERA LA CONVINZIONE DI POTER VINCERE. TUTTAVIA NON E' LA
FINE DEL MONDO PERCHE' CE LA POSSIAMO ANCORA GIOCARE", HA
SOTTOLINEATO ABETE, IL QUALE HA SPIEGATO DI AVER PARLATO CON
IL COMMISSARIO TECNICO MARCELLO LIPPI PROPRIO QUESTA MATTINA
E "LA CONVINZIONE DI ANDARE AVANTI E' TANTA, CI CREDIAMO".
SECONDO IL PRESIDENTE FEDERALE, IL MATCH CONTRO LA
SLOVACCHIA SARA' UN VERO E PROPRIO "SPAREGGIO". LA
NAZIONALE, COMUNQUE, MERITA "FIDUCIA" E, HA AGGIUNTO,
"PENSO CHE IN QUALCHE MODO SAREMO IN GRADO DI ANDARE AVANTI
E FARE MEGLIO. NON SOLO PERCHE' LA FIDUCIA IN QUESTI CASI E'
UN DOVERE MA PERCHE' E' UNA CONVINZIONE FORTE".
PER ABETE, LA NAZIONALE HA "UNA GRANDE DIFFICOLTA' DI
ANDARE IN GOL E NEL MOMENTO IN CUI SUBISCI UN GOL O NON
SBLOCCHI LA PARTITA SUBENTRA UN PO' DI ANSIA. ABBIAMO PROVATO
MA BISOGNA FARE QUALCHE GIOCATA IN PIU' PER FAR GOL".
IL NUMERO 1 DEL CALCIO ITALIANO E' POI TORNATO A DIFENDERE
LE SCELTE DI LIPPI: "ABBIAMO UN PROBLEMA COMPLESSIVO DI
RICAMBIO GENERAZIONALE. CASSANO HA GIA' GIOCATO AGLI EUROPEI
E NON E' ANDATA BENE. BALOTELLI GIOCA STABILMENTE IN UNDER 21
CHE STA PROVANDO A QUALIFICARSI. NON CI SONO GIOCATORI NEI
PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA DEL PALLONE D'ORO RIMASTI A
CASA. SE PENSIAMO AI GIOCATORI NON CONVOCATI SBAGLIAMO
ROTTA", HA AGGIUNTO ABETE, SOTTOLINENDO CHE, IN GENERALE,
"C'E' UN PROBLEMA COMPLESSIVO DA PARTE DELLE PIU' FORTI
SQUADRE EUROPEE. C'E' UNA CRESCITA GENERALE NEL CALCIO
MONDIALE, MA NOI DOBBIAMO ANCORA ESSERE IN GRADO DI FARE LA
DIFFERENZA".