venuta ad Asi Buark, un ex ufficiale delle Forze di Difesa israeliane, in
controtendenza con i giochi elettronici oggi in gran parte improntati alla
violenza, dominati dalle armi o dagli incidenti automobilistici. La
mission della Impact Games, la compagnia che Buark ha fondato insieme a
Eric Brown, docente della Carnegie Mellon University, è proprio quella di
creare videogame che svolgano anche una funzione sociale. L'obiettivo è
quello di promuovere, dicono i soci, attraverso i media interattivi, un
cambio sociale e globale.
I videogiochi prodotti dalla Impact Games, quindi, chiedono ai giocatori
di trovare una soluzione a situazioni di crisi globale. Uno dei giochi
proposti, chiamato 'Il Darfur sta morendo', invita i giocatori a vestire i
panni dei rifugiati in Sudan, impegati nella battaglia quotidiana per la
sopravvivenza.
Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews
Per informazioni correlate
http://www.geekissimo.com/2008/06/02/se-nei-videogames-si-iniziasse-a-promuovere-la-pace-non-la-guerra
http://kromeblog.kromeboy.net/archivio/peacemaker-il-videogioco-per-la-pace-in-medioriente
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/10_Ottobre/24/games.shtml
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