La protesta contro la riforma Gelmini ha portato oggi in piazza decine di migliaia di studenti. 300mila, secondo l'Unione degli studenti che snocciola questi dati: a Roma in 40.000 hanno preso parte alla manifestazione, 30mila a Milano, 40mila a Napoli e altrettanti a Torino, 15mila
a Salerno, Firenze e Genova, 10mila a Bologna, Bari e Trieste, 2mila a Brindisi, 3mila a bergamo.
Altre migliaia di studenti hanno manifestato nelle altre citta'. Parola d'ordine della giornata di protesta: "Suoniamole alla Gelmini. Nessun voto in condotta, maestro unico, riforma o privatizzazione potra' fermare la nostra musica. Se la ministra vuole cambiare la nostra scuola gliele suoneremo".
Nella capitale, il corteo ha raggiunto il ministero dell'Istruzione dove una delegazione e' stata ricevuta da alcuni dirigenti del dicastero.
Si allarga intanto il fronte della protesta nella scuola. Ieri Cgil Cisl Uil scuola insieme a Snals e Gilda hanno proclamato lo sciopero generale per il 30 ottobre con manifestazione nazionale a Roma. Oggi, si sono aggiunti alla protesta anche gli insegnanti aderenti a Unicobas. Rimane fissata al 17 ottobre lo sciopero generale del sindacalismo di base (Cub, Cobas, Sdl) che avra' riflessi anche sulla scuola.
Gli studenti sciopereranno assieme ai sindacati il 30 ottobre e proseguiranno la mobilitazione nella settimana del 17 novembre, giornata internazionale di mobilitazione studentesca.
Quelle della Gelmini "sono misure che fanno tornare indietro la scuola e il voto in condotta è una risposta di forza ad un disagio, quello del bullismo, che andrebbe combattuto investendo fondi che invece si tagliano". Dai tagli al maestro unico, dall'abbassamento dell'obbligo al voto di condotta sono dieci i punti contestati dall'unione degli studenti. Tra i manifestanti sventolano anche le bandiere della rete degli studenti.
Rai News 24
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