VALENTINO DELUSO - «Non ricordo quando mi sono ritrovato ultimo dei piloti Yamaha». Deluso, quasi costernato: Valentino Rossi è passato dal'euforia in Malesia al ko australiano, perché sulla pista di Philip Island la sua Yamaha si è fermata all'ottavo posto. La peggiore prestazione nella storia del nove volte campione del mondo nel team a Tre Diapason. Le M1 non sono mai andate male a Phillip Island, quello che è mancato, da quando c'è la 800, almeno è la vittoria, che è stato unico appannaggio di Stoner e della sua Ducati. Sono anni, invece, che Rossi non fa stampare il suo nome così indietro nella classifica. Scorrere il dito sui nomi e vedere che il numero accanto a Vale è l'8 non è certamente normale. «Va bene - ammette Rossi - non ero velocissimo. Però, Al primo tentativo per fare il tempo, c'era in traiettoria Espargaro, che andava piano. Al secondo tentativo, davanti a me è caduto Hayden, e mi sono ritrovato la moto in pista. Al terzo, è iniziato a piovere. Non fosse stato così, penso che terzo o quarto posto avrei potuto ottenerlo». A parte la sfortuna, certo non ci si può appellare al traffico in pista, visto che i partenti della MotoGp sono solo 17.
TEMPERATURE - Il problema di Rossi è un altro. La spalla infortunata non permette più al Dottore di fare bene il suo mestiere, o meglio, funziona solo in determinate condizioni. «Vorrei facesse più caldo», ha detto a proposito Rossi. Il caldo è l'unico rimedio naturale per smorzare i dolori al tendine della spalla che si è lesionato. In Malesia con 36 gradi e oltre 57 sull'asfalto Rossi aveva vinto una gara combattuta facendo spettacolo: il rischio, in Australia, è che faccia da spettatore in una lotta che sarà probabilmente tra Stoner e Lorenzo. «Dobbiamo migliorare il passo - ha aggiunto Valentino - e qualche idea l'abbiamo. Il problema principale è mandare in temperatura le gomme (morbide nella parte destra, dure in quella sinistra). La situazione non è per niente buona: tra cattiva e pessima». Mentre Rossi aspetta di poter mettere insieme una gara tra speranze e attese verso il meteo, Lorenzo correrà finalmente scarico da responsabilità. La corona di campione è sulla sua testa, ma sulla sua strada c'è Stoner che prima di lasciare la Ducati per la Honda (con la quale correrà nel 2011) vuole lasciare un buon ricordo di sé davanti al pubblico di casa.
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