Le gradinate provvisorie aggiunte al Flaminio per il Sei Nazioni 2010
Le gradinate provvisorie aggiunte al Flaminio per il Sei Nazioni 2010
AREA HOSPITALITY - I rapporti tra la federugby ed il Comune di Roma reatno buoni, ma la Fir deve rispondere all'ultimatum del board del Sei Nazioni, secondo cui il Flaminio deve dotarsi al suo interno (quindi non più con tendoni) di un'area hospitality che ancora non possiede, e di una capienza da 40mila posti fissi, senza più tubi o strutture smontabili. Proprio riguardo all'ampliamento della capienza i lavori non sono mai cominciati, e ciò comincia a preoccupare la federazione italiana. Nel frattempo l'Atletico Roma ed il Pomezia continuano a giocare al Flaminio i rispettivi incontri casalinghi dei campionati di calcio di Prima e Seconda Divisione, e i lavori, almeno quelli sugli spalti dell'impianto, sembrano fermi. In Fir si spera che partano subito dopo la fine del Sei Nazioni 2011, in modo da essere pronti per il 2013, altrimenti il board del torneo imporrà l'addio a Roma. Il Consiglio federale si è occupato anche della finale scudetto del campionato italiano d'Eccellenza si disputi con partite di andata e ritorno. In caso di parità al termine della partita di ritorno, il titolo di campione d'Italia verrà assegnato con un match di spareggio in casa della finalista meglio classificata al termine della regular-season.
UNDER 20 - Nel Consiglio sono state inoltre definite le sedi degli incontri interni della Nazionale Italiana Under 20 nell'RBS 6 Nazioni 2011 di categoria: gli azzurrini esordiranno venerdì 4 febbraio allo Stadio XXV Aprile di Parma contro l'Irlanda e successivamente affronteranno il Galles a Cosenza (25 febbraio - III turno) e la Francia al San Michele di Calvisano (11 marzo - IV turno).
CAMPIDOGLIO: LAVORI DOPO IL SEI NAZIONI 2011 - «Vorrei tranquillizzare il Consiglio Federale: al momento è tutto sotto controllo secondo un crono-programma che abbiamo mostrato alla riunione in Campidoglio. Stiamo continuando con le fasi progettuali che sono a carico dell'amministrazione capitolina, in virtù dei circa 10 milioni di euro stanziati precedentemente, che ci permettono di curare i lavori di ristrutturazione interna che partiranno al termine del Sei nazioni 2011 e si concluderanno entro la fine dello stesso anno, per consentire lo svolgimento del 6 Nazioni 2012», replica, in una nota, il delegato allo Sport Alessandro Cochi. «Siamo ben consapevoli della necessità di terminare i lavori nei tempi stabiliti e di non far spostare assolutamente il Sei Nazioni da quella che qui a breve sarà la Casa nazionale del Rugby. Così come siamo d'accordo di proseguire lo studio di fattibilità iniziato che si sta concludendo con gli ultimi sondaggi e pareri delle sovrintendenze competenti e con la presentazione del progetto definitivo. I lavori di ampliamento, secondo quanto stabilito con la Federazione italiana Rugby, riprenderanno al termine del 6 Nazioni 2012 e dovranno terminare entro la fine dell'anno in modo da essere pronti per il 2013 e consentire lo svolgimento nello stadio Flaminio ampliato alla capienza di 40mila posti».
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