| Il sesso sta cambiando. I papponi stanno scomparendo. Ognuno è, se vuole, il prostituto, o la prostituta, di sé stesso. I portali del porno fai da te stanno scalando le classifiche di tutti i Paesi del mondo. Ogni posizione del kamasutra è spiegata dal vivo da decine di migliaia di interpreti che pubblicano le loro prestazioni sessuali per promuovere capacità amatorie o per esibizionismo. Si può scegliere il partner più vicino a casa, compaiono in elenchi che tengono conto della località dalla quale ci si collega, e invitarlo in chat per un drink. Quello che viene dopo lo decide lui, o lei. O loro. ... [continua]
| | di Sbattunfac Cialcazzo, Nocera Satriana (Voti: 12) leggi il post La matematica non è d'accordo con il successo di Berlusconi... La Francia ci dava 2 miliardi e mezzo e tra 5 anni ce ne darà molti di meno. Gli esuberi erano 2100 e ora ce ne sono 7-10.000, gli italiani non avrebbero cacciato un soldo e ora pagheranno i debiti di Alitalia . | | di T. P. Caro Beppe, la mia segnalazione riguarda l'articolo scritto da Jacopo Barigazzi ed uscito su Newsweek del 18-25 agosto scorso col titolo "Miracle in 100 days" - http://www.newsweek.com/id/151669. Tutti i media italiani, non uno in particolare da sputtanare ma quasi l'intera categoria, hanno riportato la notizia come se le parole dell'autore fossero un vero e proprio elogio al nostro Premier, qualcosa di obbiettivo ed internazionale. In realtà, l'articolo dice chiaramente che gli italiani sono rimasti impressionati dai primi 100 giorni di Berlusconi e che gli italiani, per questo, amano il proprio Premier più degli spagnoli, degli inglesi o dei tedeschi. Dunque, in realtà, l'articolo non è un elogio tout court dell'operato di Silvio Berlusconi ma è un'analisi dell'effetto che le azioni del governo hanno avuto sui cittadini italiani. Non è Newsweek a elogiarlo. Secondariamente, lo stesso articolo si conclude addirittura con un ridimensionamento della esagerata fiducia riposta in Berlusconi dagli italiani. Ecco la traduzione del finale d'articolo pubblicata su Internazionale del 22 agosto: "Oggi gli italiani pagano più tasse di gran parte dell'Europa occidentale (una media del 43% del reddito) e i loro stipendi sono tra i più bassi: una situazione che favorisce l'evasione fiscale. Il debito pubblico è superiore al 100% del PIL e Gill Moec, della Bank of America, ritiene che la spesa per gli interessi costi all'Italia tra il 5 e il 6% del PIL annuale. Berlusconi si è impegnato a ridurre la spesa pubblica, ma in questo modo diventerà più difficile mantenere la promessa di abbassare le tasse o di stimolare la crescita. Non è chiaro come il Premier risolverà la questione. Gli italiani per ora lo apprezzano, ma quello che vogliono veramente è la stabilità economica: togliere la spazzatura e cacciare gli immigrati non basterà". Insomma, far diventare quest'articolo come una prova internazionale delle magnifiche prodezze compiute finora da Silvio Berlusconi e dal suo governo è semplicemente ridicolo. di M. P. Caro Beppe, ti scrivo questa mail poiché sono profondamente deluso dall'atteggiamento delle istituzioni e della poca considerazione che tanti manager, industriali, imprenditori hanno nei confronti dei cittadini che abitano in prossimità di insediamenti produttivi (purtroppo spesso per scelta "forzata"). Sono quasi 40 anni che vivo a Dalmine, una città di circa 23.000 abitanti in provincia di Bergamo. Per chi non lo sapesse, il comune di Dalmine è attraversato dall'autostrada A4 (recentemente diventata a 4 corsie per senso di marcia), da 2 strade statali ad altissimo traffico (praticamente durante il giorno si è sempre fermi in coda): una di queste è già oggetto di lavori per il raddoppio delle corsie per senso di marcia. Da qualche anno è in funzione un inceneritore (ho usato la parola inceneritore poiché non si tratta di termovalorizzatore: non produce niente se non inquinamento atmosferico, polveri sottili e ricchezza per la società che lo gestisce e i cui proprietari ovviamente non vivono a Dalmine), voluto fortemente dall'allora giunta comunale (leghista) contro il parere dei cittadini. All'epoca si era parlato che tale inceneritore doveva fare il tele riscaldamento per la piscina comunale, invece non si è visto proprio nulla. Recentemente è stata avanzata dalla società che lo gestisce (la REA), una richiesta di creare una terza linea per raddoppiare lo smaltimento non solo dei rifiuti urbani ma anche industriali. A qualche chilometro di distanza da Dalmine (dai 6 agli 8 chilometri in linea d'aria circa), ci sono altri 2 inceneritori (Lallio e Trezzo sull'Adda), lo stabilimento della Bayern che produce sostanze chimiche (Filago) e c'è un progetto per la costruzione di una centrale termoelettrica da non so quanti Megawatt sul territorio del comune di Stezzano. A breve partiranno i lavori per la realizzazione della Pedemontana che non dovrebbe passare sul territorio di Dalmine, ma su quello di Osio Sotto, un comune vicino circa 3 chilometri. Non mi dulungo poi su tutte le decine di attività industriali esistenti sul territorio di Dalmine, da società di autotrasporto a ditte specializzate nella riparazione di veicoli commerciali, a carrozzerie, etc. Questo potrebbe bastare a scoraggiare qualsiasi persona abbia la malagurata idea di venire ad abitare a Dalmine (ma penso anche solo di attraversare il comune per recarsi in altri paesi
), ed invece non è tutto poichè circa un quarto dell'intero territorio comunale è occupato dall'acciaieria Tenaris. Tale stabilimento, storico per Dalmine (si pensi che il nome del comune deriva proprio dal nome dell'acciaieria fondata all'inizio del 1900), fino a qualche decennio fa era a partecipazione statale e quando le cose si stavano mettendo male (la produzione era in calo vertiginoso ed anche l'occupazione si era ridotta drasticamente) è stato acquistato dalla famiglia Rocca che l'ha rinominato Tenaris. Questi nuovi proprietari hanno avuto il grande merito di risollevare l'acciaieria ed hanno raggiunto performance in fatto di utili e fatturato mai raggiunti prima (basti vedere i vari comunicati stampa). Putroppo insieme a questo aumento di utili, è aumentato di pari passo l'inquinamento acustico (non so dirti dell'inquinamento atmosferico e delle polveri sottili: putroppo questi spesso non si vedono e pertanto "non esistono" per la popolazione). Non che prima dell'avvento dei nuovi proprietari il rumore dell'acciaieria non ci fosse, ma era decisamente più contenuto e soprattutto di notte si sentiva sporadicamente. Bene, malgrado: - svariati incontri che ho avuto con le istituzioni (sindaco ed assessore all'ambiente) - svariate mail che o scritto direttamente alla Tenaris, - una raccolta di firme della popolazione che vive più adiacente allo stabilimento, - i rilievi dell'ARPA che hanno dimostrato come il livello dei rumori sia ben al di sopra del limite consentito dalla legge, ad oggi poco o nulla è cambiato e durante le calde notti estive, ci dobbiamo "barricare" in casa poiché il rumore è talmente assordante che non ci permette di tenere le finestre aperte.Sono state fatte varie promesse di intervento da parte della Tenaris, sostenendo però che il problema non è di facile soluzione, che hanno investito negli ultimi 4 anni ben 500.000 euro sulla mitigazione dei rumori (sich! per un colosso come la Tenaris penso sia ben poca cosa
), ma anche stanotte il rumore della movimentazione tubi (e si parla di tubi con diametro anche di 30 40 centimetri lunghi magari 10 metri
) era assordante, dei boati come se talvolta esplodessero delle bombe. Non è finita
: grazie alle leggi dello stato che in nome del profitto e dell'interesse degli industriali (non dei cittadini) permettono di fare di tutto, 2 anni fa hanno realizzato una centrale termoelettrica sul terreno della Tenaris per la produzione di energia per lo stabilimento. Qui devo però dare grande merito all'attuale giunta comunale di Dalmine (di sinistra) che è riuscita ad ottenere come parziale risarcimento il tele riscaldamento per diversi edifici comunali e privati, grazie appunto alla produzione di calore della centrale (e questa volta lo stanno proprio facendo
). Ti ringrazio personalmente per tutto quello che stai facendo per migliorare la qualità della nostra vita e per stimolarci a riprendere in mano il nostro futuro e, come hai scritto recentemente sul Blog, loro non si arrenderanno, ma neppure noi! | | | | |
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