Immigrazione e razzismo: "coscienza e pratica della solidarietà" sono i valori per superare il razzismo indicati dal Capo dello Stato.
Il presidente Napolitano ed altri rappresentanti istituzionali commentano gli episodi avvenuti nei giorni scorsi. Molte manifestazioni di solidarietà nelle città italiane.
È stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell'incontro con il papa Benedetto XVI avvenuto sabato scorso al Quirinale, a parlare di "rispetto della dignità umana in tutte le sue forme e in tutti i luoghi". Affermando anche che, "la coscienza e la pratica della solidarietà, non possono restare estranee, anche dinanzi alle questioni più complesse, come quella delle migrazioni verso l'Europa, le responsabilità e le scelte dei governi". Il Capo dello Stato ha poi richiamato il "superamento del razzismo", citando anche le parole del Pontefice in cui ha lanciato l'allarme per il riaffacciarsi "in diversi Paesi di nuove manifestazioni preoccupanti".
Diverse sono state le manifestazioni contro il razzismo che si sono svolte nel corso del fine settima - Roma, Milano, Castel Volturno, Ancona - e le dichiarazioni di solidarietà espresse alle vittime da parte di rappresentanti istituzionali, politici, esponenti della cultura.
Diversi fatti, avvenuti nel corso degli ultimi giorni fanno pensare ad un escalation di razzismo in Italia, Paese da sempre caratterizzato da atteggiamenti solidaristici e di accoglienza.
Come ha dichiarato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, "Bisogna avere onestà intellettuale di dire che ci sono stati episodi di discriminazione razzista e xenofoba, in alcuni casi anche violenti. Negarlo sarebbe sbagliato. Bisogna comunque verificare con precisione e scrupolo quello che è accaduto e bisogna anche avere della cautela prima di parlare di razzismo anche se il rischio di razzismo c'è".
A nostro parere, trovandoci d'accordo con i più alti vertici istituzionali del Paese, occorre lavorare per prevenire altri simili episodi, iniziando dalle forze politiche. Così come riteniamo eccessive le dichiarazioni di esponenti politici, per lo più di secondo piano, verso gli stranieri che vivono in Italia - dichiarazioni spesso enfatizzate dai media - vorremmo affermare che il patrimonio dei valori democratici, e con essi quelli di solidarietà ed accoglienza, non sono solo di alcune forze ma espressione comune del Paese.
(Red.)
http://immigrazioneoggi.it/daily_news/2008/ottobre/06_2.html
Il presidente Napolitano ed altri rappresentanti istituzionali commentano gli episodi avvenuti nei giorni scorsi. Molte manifestazioni di solidarietà nelle città italiane.
È stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell'incontro con il papa Benedetto XVI avvenuto sabato scorso al Quirinale, a parlare di "rispetto della dignità umana in tutte le sue forme e in tutti i luoghi". Affermando anche che, "la coscienza e la pratica della solidarietà, non possono restare estranee, anche dinanzi alle questioni più complesse, come quella delle migrazioni verso l'Europa, le responsabilità e le scelte dei governi". Il Capo dello Stato ha poi richiamato il "superamento del razzismo", citando anche le parole del Pontefice in cui ha lanciato l'allarme per il riaffacciarsi "in diversi Paesi di nuove manifestazioni preoccupanti".
Diverse sono state le manifestazioni contro il razzismo che si sono svolte nel corso del fine settima - Roma, Milano, Castel Volturno, Ancona - e le dichiarazioni di solidarietà espresse alle vittime da parte di rappresentanti istituzionali, politici, esponenti della cultura.
Diversi fatti, avvenuti nel corso degli ultimi giorni fanno pensare ad un escalation di razzismo in Italia, Paese da sempre caratterizzato da atteggiamenti solidaristici e di accoglienza.
Come ha dichiarato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, "Bisogna avere onestà intellettuale di dire che ci sono stati episodi di discriminazione razzista e xenofoba, in alcuni casi anche violenti. Negarlo sarebbe sbagliato. Bisogna comunque verificare con precisione e scrupolo quello che è accaduto e bisogna anche avere della cautela prima di parlare di razzismo anche se il rischio di razzismo c'è".
A nostro parere, trovandoci d'accordo con i più alti vertici istituzionali del Paese, occorre lavorare per prevenire altri simili episodi, iniziando dalle forze politiche. Così come riteniamo eccessive le dichiarazioni di esponenti politici, per lo più di secondo piano, verso gli stranieri che vivono in Italia - dichiarazioni spesso enfatizzate dai media - vorremmo affermare che il patrimonio dei valori democratici, e con essi quelli di solidarietà ed accoglienza, non sono solo di alcune forze ma espressione comune del Paese.
(Red.)
http://immigrazioneoggi.it/daily_news/2008/ottobre/06_2.html
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