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Contro l'accademismo
Erik Satie nelle opere letterarie
Libri in lingua inglese su Erik Satie
Visita la discografia di Erik Satie
MP3 di Erik Satie
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Alfred Eric Leslie Satie nasce a Honfleur (Francia) il giorno 17 maggio 1866, da madre di origini scozzesi, e da padre agente marittimo Normanno, di religione anglicana. Erik Satie trascorre la sua infanzia tra la Normandia e Parigi: a quattro anni segue con la famiglia si trasferisce a Parigi, dove il padre ha ottenuto un posto come traduttore.
Nel 1872 alla morte della madre, Erik - che ha solo sei anni - con il fratello minore Conrad, ritorna dai nonni paterni a Honfleur, dove Erik segue le sue prime lezioni di musica da un organista locale. Nel 1878 muore anche la nonna: Erik e Conrad tornano nuovamente a Parigi per raggiungere il padre, che nel frattempo si era risposato con una giovane insegnante di pianoforte; quest'ultima sarà la nuova insegnante di Erik.
Questi abbraccia la religione cattolica e nel 1879 entra in conservatorio. Viene però presto screditato dai professori, che gli rimproverano di avere uno scarso talento. Così nel 1885 Erik Satie decide di arruolarsi nell'esercito, nel reggimento di fanteria.
Capisce in fretta che l'esercito non fa per lui e alcune settimane più tardi, si espone volontariamente al freddo, prendendo una congestione polmonare ottenendo il risultato di farsi riformare. Si trasferisce a Montmartre nel 1887: in questo periodo instaura una profonda amicizia con il poeta romantico Patrice Contamina. Fa pubblicare le sue prime composizioni da suo padre.
Nel 1890 trasloca al numero 6 di via Cortot, a Montmartre, dove frequenta la clientela artistica de "Le chat Noir" e fa la conoscenza di Claude Debussy. Un anno più tardi entra a far parte dell'"Ordine cabbalistico dei rosa-croce", fondato da Joséphin Péladan e Stanislas de Guaita. In qualità di padrone di quest'ordine, compone la "Sonneries de la Rose-Croix, les fils des étoiles".
Nel suo slancio mistico che in quel periodo aveva, Satie crea la sua chiesa, la "Église métropolitaine d'art de Jésus-Conducteur" e lancia anatemi contro i "malfattori che speculano sulla corruzione umana". Ne è il tesoriere, il grande-sacerdote, ma soprattutto il solo fedele. Forzato a questa realtà, si sentirà costretto ad abbandonarla.
Realizza le sue prime composizioni nel 1892 e, un anno dopo, ha inizio una relazione sentimentale con la pittrice Suzanne Valadon.
Dal punto di vista artistico il periodo più fecondo è quello modernista, che inizia nel 1905 quando si trasferisce a Parigi e conosce il poeta Jean Cocteau, divenendo insieme a lui l'animatore del "Gruppo dei Sei".
Nel contesto della musica francese a cavallo tra '800 e '900 Satie occupa una posizione caratterizzata da una forte polemica. Erik Satie era di fatto un noto pianista di cabaret e le sue composizioni di questo periodo sono definite dallo stesso Satie "musique de tapisserie": esse rappresentano una satira molto forte contro l'accademismo e la musica dotta che culmina anche nei balletti, alcuni dei quali dopo la prima rappresentazione, hanno strascichi che finiscono persino nei tribunali.
Prende parte ad alcuni dei più significativi eventi artistici che seguono il primo dopoguerra, collaborando con numerosi artisti, tra questi a nche Pablo Picasso.
Per il suo temperamento fuori dagli schemi, irriverente verso le tradizioni musicali, Satie con i suoi componimenti arriva ad intuizioni ardite per ciò che concerne armonia e ritmo. Nei pezzi composti nei primi anni del '900, la presenza di singolari titoli e didascalie umoristiche e paradossali evidenzia la il suo atteggiamento dadaista.
Erik Satie muore a Parigi il giorno 1 luglio 1925 all'età di 59 anni.
Nel 1872 alla morte della madre, Erik - che ha solo sei anni - con il fratello minore Conrad, ritorna dai nonni paterni a Honfleur, dove Erik segue le sue prime lezioni di musica da un organista locale. Nel 1878 muore anche la nonna: Erik e Conrad tornano nuovamente a Parigi per raggiungere il padre, che nel frattempo si era risposato con una giovane insegnante di pianoforte; quest'ultima sarà la nuova insegnante di Erik.
Questi abbraccia la religione cattolica e nel 1879 entra in conservatorio. Viene però presto screditato dai professori, che gli rimproverano di avere uno scarso talento. Così nel 1885 Erik Satie decide di arruolarsi nell'esercito, nel reggimento di fanteria.
Capisce in fretta che l'esercito non fa per lui e alcune settimane più tardi, si espone volontariamente al freddo, prendendo una congestione polmonare ottenendo il risultato di farsi riformare. Si trasferisce a Montmartre nel 1887: in questo periodo instaura una profonda amicizia con il poeta romantico Patrice Contamina. Fa pubblicare le sue prime composizioni da suo padre.
Nel 1890 trasloca al numero 6 di via Cortot, a Montmartre, dove frequenta la clientela artistica de "Le chat Noir" e fa la conoscenza di Claude Debussy. Un anno più tardi entra a far parte dell'"Ordine cabbalistico dei rosa-croce", fondato da Joséphin Péladan e Stanislas de Guaita. In qualità di padrone di quest'ordine, compone la "Sonneries de la Rose-Croix, les fils des étoiles".
Nel suo slancio mistico che in quel periodo aveva, Satie crea la sua chiesa, la "Église métropolitaine d'art de Jésus-Conducteur" e lancia anatemi contro i "malfattori che speculano sulla corruzione umana". Ne è il tesoriere, il grande-sacerdote, ma soprattutto il solo fedele. Forzato a questa realtà, si sentirà costretto ad abbandonarla.
Realizza le sue prime composizioni nel 1892 e, un anno dopo, ha inizio una relazione sentimentale con la pittrice Suzanne Valadon.
Dal punto di vista artistico il periodo più fecondo è quello modernista, che inizia nel 1905 quando si trasferisce a Parigi e conosce il poeta Jean Cocteau, divenendo insieme a lui l'animatore del "Gruppo dei Sei".
Nel contesto della musica francese a cavallo tra '800 e '900 Satie occupa una posizione caratterizzata da una forte polemica. Erik Satie era di fatto un noto pianista di cabaret e le sue composizioni di questo periodo sono definite dallo stesso Satie "musique de tapisserie": esse rappresentano una satira molto forte contro l'accademismo e la musica dotta che culmina anche nei balletti, alcuni dei quali dopo la prima rappresentazione, hanno strascichi che finiscono persino nei tribunali.
Prende parte ad alcuni dei più significativi eventi artistici che seguono il primo dopoguerra, collaborando con numerosi artisti, tra questi a nche Pablo Picasso.
Per il suo temperamento fuori dagli schemi, irriverente verso le tradizioni musicali, Satie con i suoi componimenti arriva ad intuizioni ardite per ciò che concerne armonia e ritmo. Nei pezzi composti nei primi anni del '900, la presenza di singolari titoli e didascalie umoristiche e paradossali evidenzia la il suo atteggiamento dadaista.
Erik Satie muore a Parigi il giorno 1 luglio 1925 all'età di 59 anni.
ultimo aggiornamento: 12/05/2009
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