Una cittadina olandese di origine iraniana è stata impiccata all'alba per traffico di droga. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale di Teheran. Zahra Bahrami, di 45 anni, era stata arrestata dopo aver partecipato a un corteo dell'opposizione, nel dicembre 2009, e secondo l'organizzazione per i diritti umani International Campaign for Human Rights le accuse nei suoi confronti erano una montatura politica. L'ambasciata olandese aveva fatto sapere che le era stato negato ogni contatto con la detenuta perchè Teheran non riconosce la doppia nazionalità. Secondo l'agenzia semi-ufficiale Mehr, la donna era stata condannata a morte dopo esser stata trovata in possesso di 450 grammi di cocaina al suo arrivo dall'Olanda.
IL COMUNICATO DEL PROCURATORE - L'ufficio del procuratore di Teheran ha precisato in un comunicato che Bahrami era stata «arrestata per crimini relativi alla sicurezza», confermando quando dichiarato dalla figlia, secondo cui la donna era stata fermata durante una manifestazione contro il governo. Tuttavia, si precisa nella nota, «durante la perquisizione nel suo domicilio sono stati scoperti 450 grammi di cocaina e 420 grammi di oppio. L'indagine ha anche evidenziato che aveva venduto 150 grammi di cocaina». «La condannata apparteneva a una rete internazionale di traffico di droga e, grazie ai suoi contatti olandesi, aveva fatto entrare cocaina in Iran e l'aveva smerciata in due occasioni - ha aggiunto il comunicato -. Il tribunale rivoluzionario l'ha condannata a morte per il possesso di 450 grammi di cocaina e per la vendita di 150 grammi di cocaina».
LE PROTESTE DELL'OLANDA - Il 5 gennaio scorso, il ministro degli Esteri dei Paesi Bassi, Uri Rosenthal, aveva dichiarato: «Chiediamo informazioni, vogliam
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