"Io credo che occorra avere l'onesta' anche intellettuale di dire che effettivamente ci sono numerosi episodi di razzismo che si susseguono. In molti casi determinano atti di violenza. Non si puo' negare il rischio di eventi legati al razzismo".
Lo dice Gianfranco Fini, parlando alla festa del Pdl e ricordando le parole del Capo dello Stato di questa mattina. "Bisogna sempre verificare i fatti - dice il presidente della Camera -. Quando una cittadina somala denuncia a due mesi dall'evento di essere stata insultata, prima di dire che e' un altro episodio di razzismo, occorre cautela". "Il rischio - osserva ancora la terza carica dello Stato - di razzismo c'e'. Da cosa nasce la xenofobia? Certamente dall'ignoranza, nella diffidenza, nella paura verso gli altri".
Per Fini "l'antidoto e' una politica volta a garantire che lo straniero che venga da noi non sia motivo di timore. In termini politici - aggiunge il presidente della Camera - e' doveroso cercare l'integrazione dello straniero. Se vogliamo combattere il razzismo dobbiamo avere una politica nei confronti dell'immigrazione estremamente chiara: questo vuol dire anche rigore. Non possiamo aprire le porte ai clandestini, ma dobbiamo garantire un'integrazione. Bisogna tenere alta la guardia".
Fini lancia una proposta: "Costituiamo un osservatorio anche alla Camera. Non si puo' - sottolinea - discriminare chi ha una pelle diversa. Occore una mobilitazione delle coscienze, ma soprattutto facilitare l'integrazione dello straniero. Bisogna fare in modo che i valori della nostra societa' siano considerati valori da rispettare. L'integrazione formale - conclude Fini - non serve a nulla".
Veltroni: razzismo al centro della manifestazione del 25 ottobre
Di razzismo ha parlato anche il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, che ha accolto la richiesta avanzata da un gruppo di intellettuali affinché il razzismo diventi un tema centrale della manifestazione del 25 ottobre.
"Il pesante clima di intolleranza che si sta diffondendo nel Paese impone a tutti una profonda riflessione. Si ripetono con allarmante frequenza episodi inaccettabili, aggressioni, violenze, discriminazioni. Tutto cio' e' frutto di un'atmosfera cupa e negativa alimentata da una destra populista e demagogica che si e' assunta la grave responsabilita' di utilizzare e alimentare strumentalmente la paura degli italiani".
"Avverto il rischio di una diffusione a macchia d'olio di rigurgiti razzisti e xenofobi, una prospettiva intollerabile per tutti quelli che hanno a cuore i valori della liberta', dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Contribuire a salvare l'Italia da questo scenario e' un dovere di cui il Partito democratico sente in pieno la responsabilità".
"Anche per questo mi sembra profondamente giusto, come hanno scritto tra gli altri Tullia
Zevi, Piero Terracina, Luigina di Liegro, Giuliano Amato, che la manifestazione nazionale del 25 ottobre sia anche una grande mobilitazione di protesta contro il dilagare di una degenerazione che tutta l'Italia civile e democratica vuole respingere con tutte le sue forze".
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