martedì 7 ottobre 2008

Parma: un testimone a ‘Chi l’ha visto'; “Quei vigili lo hanno picchiato ed apostrofato con insulti razzisti”

"Quei vigili lo hanno picchiato ed apostrofato con insulti razzisti", una donna accusa la polizia municipale. La testimonianza è stata registrata dai giornalisti di " Chi l'ha visto". Un articolo di un lettore per "tu inviato"

Il caso di Emmanuel Bonsu Foster, il giovane ghanese di 22 anni che ha accusato i vigili di Parma di averlo picchiato e insultato con epiteti di natura razzista in un parco circostante la scuola che il ragazzo frequentava, sta avendo clamorosi sviluppi: al pestaggio infatti avrebbe assistito casualmente un testimone intervistato dai giornalisti della popolare trasmissione televisiva " Chi l'ha visto".

Questi avrebbe confermato in tutto e per tutto il racconto esposto dalla vittima alla Procura della Repubblica della città emiliana. " Quegli agenti della Polizia municipale hanno aggredito Emmanuel con una brutalità ed una violenza inaudita facendo ricorso a tutto l'armamentario verbale più triviale e volgare possibile per evidenziare la sua appartenenza ad una razza diversa da quella bianca", ha affermato il testimone sulla cui identità, per ovvie ragioni di sicurezza, viene mantenuta la più rigorosa riservatezza.

Intanto il giovane africano è stato ricoverato presso il Policlinico parmense dove dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico all'occhio gravemente lesionato, hanno rivelato gli avvocati Piparo ed Azzimi che ne tutelano gli interessi, dall'impatto con i rudi tutori dell'ordine.

Ben presto dovrebbe essere sentito dal sostituto procuratore di Parma, la dottoressa Roberta Licci, che conduce la delicata inchiesta. Le reazioni politiche ai nuovi sviluppi della vicenda intanto si sprecano. Il Partito Democratico stigmatizza le dichiarazioni rese ieri dal Ministro degli Interni Maroni che con tono trionfale, riferendosi ad un analogo episodio accaduto al posto di polizia dell'aeroporto romano di Ciampino, aveva definito destituito di ogni fondamento l'allarme razzismo in Italia in quanto artificiosamente costruito dai giornali della sinistra.

"Gli italiani che vedranno la puntata di Chi l'ha visto scopriranno che la realtà non è quella dipinta da Maroni", affermano i democratici, con il Ministro agli Interni del " governo- ombra" Minniti in testa.

Ironicamente poi si sottolinea in casa del Partito democratico emiliano come, anzi, il Ministro Maroni possa avere ragione, giacché le continue aggressioni che accadono in Italia ai danni di stranieri non devono essere rubricate come atti di razzismo, giacché non esiste una teoria scientifica legata alla superiorità razziale italiana a monte, bensì come spie di una xenofobia diffusa e non giustificata, cosa ancora più pericolosa perché strisciante ed interessante strati sociali di estrazione diversa.

Le associazioni rappresentanti gli stranieri, specialmente extra-comunitari, residenti in Italia sono intanto molto preoccupate per il diffuso clima di ostilità che si è diffuso nella penisola contro di loro.

Il grave episodio di Parma, che fa seguito ai ben più gravi episodi di Milano ( in cui un cittadino italiano di pelle nera è stato ucciso da un barista pregiudicato, che aveva precedenti per rapina e violenza sessuale, perché accusato di aver rubato una confezione di biscotti) e Castel Volturno, conferma comunque che il clima in Italia si è fatto oltremodo pesante.

La Polizia municipale di Parma poi non è la prima volta che si guadagna le prime pagine dei quotidiani nazionali per fatti analoghi: qualche mese fa fece scalpore la foto di una prostituta africana gettata seminuda e sporca in una cella di sicurezza del comando del corpo.

Ora, a mesi di distanza, in verità, una sua compagna di sventura sudamericana ha riferito al quotidiano locale "La Gazzetta di Parma" che i due giornalisti de "la Repubblica" autori dello scoop si erano verosimilmente inventati tutto ed il sindaco Claudio Vignali, del centro-destra, si è affrettato a querelarli per calunnia.

Tuttavia, ci si continua a chiedere perché la sudamericana abbia deciso di 'parlare' solo alcuni mesi dal fattaccio. Le opposizioni in Consiglio comunale a Parma intanto insistono affinché l'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi si dimetta dalla carica.

"Vignali e Monteverdi, che per primi hanno promosso la cosiddetta Carta di Parma che ha gettato le basi per una svolta in senso autoritario nell'amministrazione dei problemi legati alla sicurezza dei cittadini in tutt'Italia, hanno fallito ed hanno, con le loro iniziative, lanciato una pericolosa caccia allo straniero in tutto il territorio nazionale", denuncia il cento-sinistra. Anche l'ex sindaco della città verdiana Elvio Ubaldi, tra l'altro pure lui del centro-destra, si è accodato alle critiche delle opposizioni, smentendo in maniera categorica dunque il suo successore.

Sergio Bagnoli

http://www.inviatospeciale.com/2008/10/parma-un-testimone-a-chi-lha-visto/

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