Eurosport - sab, 12 giu 2010
"Dopo il Mondiale lascio la Nazionale". Gattuso esce allo scoperto annunciando l'addio ai colori azzurri dopo la Coppa del Mondo
Gattuso come Cannavaro. Un altro senatore della Nazionale annuncia l'addio ai colori azzurri dopo il Mondiale di Sudafrica. Rino Gattuso segue le orme del Capitano, e annuncia che, conclusa l'avventura africana, chiuderà la sua avventura con la maglia dell'Italia.
Almeno da giocatore. Perché il centrocampista rossonero non nasconde un grande desiderio per il futuro. "Il mio sogno sarebbe fare un Mondiale come ct della Nazionale", ha dichiarato. Largo ai giovani, questo il 'Ringhio' pensiero: ''Ho 33anni, anche per il ruolo che interpreto è giusto dare spazio per il futuro a chi avrà più benzina".
"Se non mi fossi sentito di venire avrei detto a Lippi grazie lo stesso". Rino Gattuso coglie l'occasione della conferenza stampa per commentare la sua condizione fisica. "La colpa e' stata mia - continua - son venuto alla Confederations Cup con mezza gamba, non mi sono saputo gestire, Lippi mi ha dato la possibilità di riemergere. Se non giocherò farò il tifo per i miei compagni. Io mi devo sentire importante, devo avere entusiasmo, altrimenti sono un giocatore di terza categoria. Pirlo? Voi dite che è sempre triste, invece è allegro. In questi giorni e' particolarmente triste perché sta male e lavora sette ore al giorno per poter recuperare".
C'è spazio anche per un commento ai grandi esclusi del Sudafrica: Totti, Balotelli e Cassano. "Non faccio ancora l'allenatore - spiega Gattuso - Stimo Francesco, ma il paragone con Balotelli non regge. L'interista è forte ma non si può paragonare a Francesco, di strada ne deve fare molto. Per quanto riguarda Cassano il problema è che lui si è rovinato da solo con le sue mani. Con i suoi comportamenti ha rovinato i rapporti con la nazionale e con le squadre dove e' stato, come giocatore non si discute è bravissimo".
Anche l'Italia ha i suoi fuoriclasse, la forza è il gruppo, ok, ma i grandi giocatori li ha anche la Nazionale azzurra. Questo il "Pazzini-pensiero" a due giorni dal debutto Mondiale. "In questa Italia ci sono anche tanti fuoriclasse - dice l'attaccante della Sampdoria che non la pensa come capitan Cannavaro - abbiamo Buffon, Chiellini, lo stesso Cannavaro, Pirlo, De Rossi, poi ci sono tanti ottimi giocatori e io sono felice di averli con me in squadra. E' chiaro che poi in un Mondiale conta il gruppo, questa è una competizione particolare che ti porta a curare ogni dettaglio perché anche un episodio può essere decisivo. Noi abbiamo gruppo e fuoriclasse e io ho molto fiducia in questa squadra".
La testa è solo al Paraguay, ma se proprio si deve guardare avanti, allora Giampaolo Pazzini preferirebbe evitare: "L'Inghilterra, una squadra molto quadrata e con giocatori molto forti". Se la Nazionale da non incrociare è quella di Fabio Capello, il difensore che il "Pazzo" spera di non trovarsi di fronte è Lucio. "E' un giocatore un po' particolare e preferisco evitarlo, con lui ho dei precedenti", spiega l'attaccante della Sampdoria che ricorda bene l'ultima sfida con i nerazzurri e con il brasiliano. Detto degli avversari, Pazzini parla anche dei compagni di squadra e si augura che questo sia il Mondiale "di Daniele De Rossi dopo le tante critiche che ha subito 4 anni fa, spero dimostri ancora una volta tutto il suo valore".
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