venerdì 13 agosto 2010

Calcio Mercato: Balotelli, il giorno dell'addio oggi l'annuncio: è del City All'Inter 28 milioni

Ma è davvero un affare perderlo? Trattativa chiusa, Mario volerà a Manchester: ma non potrà esordire domani in Premier

Balotelli, il giorno dell'addio oggi l'annuncio: è del City
BARI - Mario Balotelli non si allena con l'Inter ormai da due giorni. E' ufficialmente "in permesso", perché di fatto è un ex giocatore nerazzurro. Questa sera non parteciperà al Trofeo Tim, perché con ogni probabilità quando le squadre scenderanno in campo sarà già il nuovo attaccante del Manchester City. A Bari ci sarà invece Diego, ma anche lui sta per lasciare la Juventus: dopo l'offerta del Wolfsburg (16 milioni) è arrivata quella dello Schalke 04 (17 milioni).
Al triangolare partecipa pure il Milan con Ronaldinho. Ma la scena è dominata ovviamente dalla cessione di Mario Balotelli al Manchester City di Roberto Mancini. La richiesta dell'Inter è di non meno di 30 milioni di euro e il City l'ha avvicinata parecchio ieri, quando Mino Raiola, manager del giocatore, si è presentato nella sede dei nerazzurri con la nuova offerta da 28 milioni, più bonus legati al rendimento di Supermario e agli obiettivi che la squadra di Mancini raggiungerà. Al termine del vertice con Marco Branca, sia da Palazzo Saras sia da Mino Raiola arriva la stessa versione: "Sono stati compiuti passi importanti, anche se la trattativa non è conclusa". Ma di fatto lo è, mancano solo alcuni dettagli che nella giornata di oggi andranno a posto, al punto che si potrà arrivare già nel pomeriggio agli annunci ufficiali, con Balotelli a Manchester, anche se forse non potrà essere tesserato in tempo per partecipare
alla prima giornata di Premier League, domani, Tottenham-Manchester City.
E' l'inevitabile conclusione di una vicenda di mercato in cui la volontà delle parti è stata chiara fin dall'inizio: Balotelli voleva fortissimamente andar via dall'Inter (da almeno sei mesi), l'Inter voleva cederlo perché dopo gli enormi problemi della scorsa stagione non lo ritiene indispensabile e perché la sua cessione porterà tanto denaro da reinvestire solo in parte (con l'arrivo di Sculli), mentre il resto andrà a bilancio. Infine, Mancini ha sempre messo al primo posto dei suoi desideri Balotelli: fu lui a farlo esordire in serie A ad appena 17 anni e ad affidargli un posto da titolare nella volata scudetto di quella stagione, in cui Balotelli offrì un contributo determinante. Ma i due anni con Mourinho sono stati una sofferenza per il giocatore, nonostante siano arrivati altri successi. La rottura definitiva con il tecnico, la scorsa primavera, ha coinciso con la rottura con l'intero ambiente nerazzurro: compagni e tifosi non hanno gradito i suoi comportamenti, e il lancio della maglia in terra al fischio finale di Inter-Barcellona ha rappresentato il punto di non ritorno. Resta un solo, gigantesco dubbio, che si chiarirà solo col tempo: è giusto che l'Inter si privi del più grande talento calcistico italiano, lasciandolo andar via così?

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