latte e di caffè, qualche biscotto, magari un frutto. Al di là dei gusti
personali, l'importante è dedicare tempo e calorie a nutrire il nostro corpo a
ogni risveglio. Non solo, come professano da sempre dietologi e nutrizionisti,
per dimagrire meglio e immagazzinare energie per affrontare la giornata, ma
anche per scongiurare problemi più gravi, come attacchi di cuore o diabete.
I DATI - Uno studio svolto in Tasmania dal Menzies Research Institute e
pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition sostiene infatti che
saltare la colazione per tutta la vita porti a un aumento di rischio di
attacchi di cuore e diabete, legittimando uno dei consigli più condivisi dai
medici e dalla nonna, ovvero che la prima colazione è il pasto più importante
della giornata. Gli studiosi hanno analizzato circa duemila persone, indagando
sulle loro abitudini alimentari a partire dalla giovane età e raccogliendo i
dati rilasciati da varie ricerche australiane e della Tasmania negli ultimi 20
anni. I risultati mostrano come chi ha saltato il pasto sia da bambino sia da
adulto, corra rischi maggiori rispetto invece a chi la colazione abbondante l'
ha sempre fatta, già nei primi anni di vita.
I RISCHI - Questo perché nel caso di chi non fa colazione e non l'ha fatta a
lungo sarebbero percentualmente più alti i livelli di insulina monitorati a
digiuno; la circonferenza della vita risulterebbe più estesa; aumenterebbero
anche i livelli di colesterolo Ldl (quello comunemente chiamato "colesterolo
cattivo") e del colesterolo totale nel sangue, tutti fattori che insieme
tracciano il profilo di pazienti ad alto rischio di infarti o di diabete. Per
abbassare i livelli di rischio, è bene iniziare a mangiare (sano) già dal primo
mattino e, come consigliano i professori che hanno guidato lo studio tasmano-
australiano, inculcare nei più giovani la cultura della ricca colazione, dando
loro il buon esempio.
Nessun commento:
Posta un commento