di A.D.M.
Caro Beppe,
sono un dipendente Alitalia, prossimo dipendente CAI mio malgrado.
Non so in che modo esprimere quello che mi porto dentro da quando e' iniziata questa...farsa.
Questo è il solo modo per definire tutta la vicenda: un "pacco, doppio pacco, e contropaccotto" all'italiana di cui mi vergogno in una maniera indescrivibile.
Una buffonata in cui gli ultimatum diventano proroghe, in cui le offerte ritirate non sono mai ritirate davvero...mi ricorda quando da bambini il padrone del pallone che non riceveva mai la palla durante la partita minacciava di portarselo via se le cose non fossero cambiate.
Non rasentiamo il ridicolo in questo paese (non a caso in minuscolo), lo abbiamo superato da tempo alla velocità della luce. Se ci fosse un fondo da toccare, noi l'avremmo già' sfondato da tempo e avremmo costruito da soli un nuovo fondo per poterlo sfondare di nuovo, e cosi via all'infinito.
Mi vergogno di dovermi considerare italiano, nemmeno Pulcinella sarebbe fiero che questo paese si richiamasse al suo nome.
Sono deluso, furioso, schifato da un teatrino manovrato ad arte dove tutti sono burattini tirati in ballo, volenti o nolenti, da un Mangiafuoco nemmeno tanto bravo.
C'ero anche io il giorno in cui abbiamo esultato alla notizia del ritiro dell'offerta della "coalition of the willings" (cosi' Bush aveva nominato l'accozzaglia di staterelli che avevano dato il benestare all'inizio della campagna contro Al Quaeda...), ed ero tra quelli che hanno detto chiaramente ai giornalisti di non far passare solo l'esultanza in TV perché' eravamo perfettamente consapevoli di stare peggio che mai. Manco detto...
Il giorno dopo e'partito il tam tam mediatico che ci ha reso degli irresponsabili e degli incoscienti.
Sfido chiunque a non esultare quando, dopo aver avuto una pistola puntata dritta negli occhi, quella pistola viene portata via.
Nessuno, tranne Di Pietro e' stato in grado di focalizzare l'attenzione su quello che questo tipo di operazione su Alitalia comporta per questo paese, e i mezzi di informazione si sono guardati bene dal dare lo spazio per poterlo divulgare correttamente. Persino lui e' stato imbrigliato in spazi di polemica politica che erano ben mirati a portare il discorso sulla mera lite e la chiacchiera da bar.
Tutti siamo allenatori della nazionale, esperti politici e ormai esperti di traffico aereo.
Per come la vedo siamo di fronte allo sfascio totale dei diritti dei lavoratori: con l'affermarsi della proposta CAI, si cancella il nostro contratto collettivo nazionale di lavoro, e dopo il nostro tutti gli altri seguiranno a ruota (cosa che Mr. B., come dice Mills, ha sempre auspicato).
Torneremo di nuovo al caporalato e al lavoro a cottimo? Lo chiameranno in un altro modo, ma la sostanza non cambia: sono bravi in questo, la "legge" Gasparri (volli fortissimamente volli in minuscolo) ne e' un chiaro esempio.
D' altronde anche tra i miei colleghi c'e' chi non ha ancora ben chiaro quello che succederà' ai propri figli in futuro ed e' facile preda dell' incubo del fallimento che gli viene continuamente prospettato.
Io me lo sono immaginato cosa vorrebbe dire il fallimento, sarebbe molto peggio per 57 milioni di persone che per noi 20000.
Che dire: vale la pena di spendere due parole su un leader dell' opposizione che non ha il coraggio di prendersi la responsabilità' di schiacciare il premier sotto i suoi stessi errori, ma che lo aiuta ad uscire da una situazione irrisolvibile? No, non ne vale la pena, e non vale la pena nemmeno di dargli ancora il mio voto.
Come non vale la pena di dare ancora quei 6-7 euro ad una organizzazione sindacale:
personalmente, vengo fuori dalla vicenda che ha portato alla chiusura delle attività'di Alitalia Airport nello scalo di Cagliari, con dei risvolti che già' due anni fa sarebbero stati sufficienti per perdere la fiducia in qualsiasi sindacato, ma ero convinto che le organizzazioni sindacali fossero un elemento necessario nel mondo del lavoro e che "per principio" dovessi continuare ad assicurarne, nel mio piccolo, la sopravvivenza.
Come posso continuare a credere in questo quando si stanno rendendo complici del totale sfascio degli ultimi 40 anni di lotte per i diritti dei lavoratori?
Prima durante la trattativa con Air France, durante la quale non si sono mai degnati di chiedere a nessuno dei lavoratori cosa ne pensasse e (parole di Berti su Repubblica, se non sbaglio) credendo a Mr. B. che aveva promesso condizioni migliori.....
CREDENDO A MR. B.!?!?!?!?!!?!??! Meglio non commentare...
Poi in questa sceneggiata che sancisce la pochezza del loro valore.
Ricordiamoci cosa successe in Francia, quando si era solo ventilato di voler intaccare i diritti dei lavoratori: qui stiamo assistendo ad uno spettacolo indegno di un paese civile....se ancora si può' definire tale.
Sono scoraggiato, siamo alla merce' di una "banda" di.... non so come definirli, mi viene in mente l' immagine della Banda Bassotti, criminali incapaci e ridicoli.
Ora basta, tra un po' calerà' il sipario su questo teatro delle ombre cinesi, dove si e' visto solo quello che stava sotto la luce dei riflettori, nascondendo volutamente e subdolamente tutto il resto e saremo tutti al buio.
La scena finale del Caimano di Moretti non era mica fantascienza.
Un saluto.
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