RAGAZZO UCCISO: L'ULTIMO CANTO PER ABBA, INSIEME BIANCHI E NERI
Razzismo e' stato, senza dubbio, quello che ha originato l'uccisione di Abdoul, per i suoi amici neri, che contestano i giornalisti presenti, rei di aver enfatizzato i disordini della manifestazione di sabato scorso, ignorando i loro problemi. "Bene che oggi ci siano qui bianchi e neri insieme - commenta Salmas, senegalese, 24 anni, da 9 in Italia - ma vorremmo che si ponesse attenzione anche quando, al sabato sera, i neri sono lasciati fuori dalle discoteche per il colore della pelle. Io preferirei finire sotto un treno piuttosto che diventare razzista. Non mi piace neanche parlare di amici 'italiani' perche' siamo tutti fratelli. Poi, e' vero, ci sono dei ragazzi tra noi, molti giovani, che ancora non capiscono, che rispondono con la violenza, ma sono una minoranza". Mentre appiccicati ai vetri della scuola 'Don Milani' gli scolari assistono curiosi alla fine della cerimonia, gli amici di Abdoul si spostano poco lontano, ai giardinetti, dove c'e' il murales innalzato al ragazzo dopo la sua morte. Qui depongono fiori, tra cui la corona 'firmata' dalla Provincia di Milano, sotto il ritratto di Abba e la scritta creata con gli spray 'Quando i biscotti costano la vita'. (AGI)
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