Veltroni: Berlusconi dice cose false; «Il governo? Sta soffiando sulla paura»
Nuovo affondo sul premier: «Continua a raccontare cose palesemente non vere. E io non sono un estremista»
ROMA - «Questo governo ha atteggiamenti intollerabili: non è possibile che un presidente del Consiglio dica cose non vere, dica cose palesemente non vere che tutti sanno non essere vere. Ha detto, ad esempio, di aver preso l'elicottero della Protezione civile per visitare dei campi Rom, ma tutti sanno che non è vero. Ha detto che sarebbe partito per Milano con fascicoli su Alitalia sottobraccio, ma tutti sanno che non è vero. Ma è mai possibile che si possa dire tutto e i contrario di tutto?». Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, in un passaggio della sua relazione conclusiva alla direzione del partito. E ancora: «Berlusconi ha detto di non aver mai insultato il capo dell'opposizione, ma è stato smentito dai titoli delle agenzie. Se la prende con tutti e insulta il capo dell'opposizione, i sindacati, il Parlamento». Veltroni all'ambasciata tedesca per la festa della birra (Olympia)
«SOFFIANO SULLA PAURA»- «Io non ho paura - ha proseguito Veltroni parlando ai suoi - di nessun regime in Italia, ma ci stiamo abituando a cose alle quali non ci dobbiamo abituare e sento il dovere che nel Paese qualcuno costituisca un'alternativa morale a questa destra populista». Veltroni sottolinea che «l'opinione pubblica è spaventata, impaurita e incattivita» e vede «nell'altro il nemico». Di fronte a questo il «messaggio della destra è chiuditi in casa che al resto ci penso io. E se non vengono costruiti antidoti a questo diventa morale picchiare un uomo cinese o un nero a Parma». Tutto questo «appaga gli istinti belluini di chi prende voti sulla paura», ma «il rischio è proprio il diffondersi della xenofobia e del razzismo». Inoltre, prosegue Veltroni, «questi intrecci nella storia», tra crisi sociale e crisi economica, sono quelli in cui «l'umanità ha conosciuto le sue tenebre».
NORMALE LA SCELTA DI SCENDERE IN PIAZZA - Veltroni ha poi difeso la scelta di indire il 25 ottobre il corteo contro l'esecutivo. «Nel centrodestra si sono stupiti per il fatto che abbiamo indetto una manifestazione di piazza. Ma cosa credevano, che il Pd fosse il club della pipa?» ha ironizzato. «La differenza tra noi e loro sarà che mentre loro scrivevano sotto il palco "contro il regime", noi scriveremo "salva l'Italia". E cioè salva l'Italia dall'impoverimento, dal rischio di perdere un ruolo anche internazionale, dal rischio di perdere I nostri valori».
LA TV DEL PD - Veltroni ha ricordato, tra l'altro, che il 14 ottobre, anniversario delle primarie del Pd, sarà il battesimo della tv del partito: «Non vedo conflitti tra la nascita di "You Dem" e la televisione dell'associazione "ReD" (quella dalemiana, ndr). Ma naturalmente bisogna fare in modo che queste televisioni aiutino il Pd». La tv del partito, deve essere vista «come una forma moderna di un partito moderno: non una tv tradizionale, ma il collegamento tra il Pd e le tante persone che partecipano alla vita del partito attraverso la Rete. Sarà fatta - garantisce - dai cittadini e andrà sul satellite. Sarà - conclude - l'occasione per fare un bilancio ad un anno dalle primarie».
«IO SONO UN MODERATO» - La linea dello scontro con Berlusconi ha però attirato critiche di "girotondismo" ed estremismo. Anche nel Pd qualcuno ha apprezzato poco e Veltroni ha voluto puntualizzare: altro che estremista, «ho fama, credo meritata, di essere una persona moderata».
Corriere.it
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