lunedì 11 gennaio 2010

[PckNews] Abruzzo: solidarietà a Maria Rita D'Orsogna contro i volgari attacchi della politica

Remo Di Martino, attuale assessore provinciale alla Cultura ed esponente dell'Amministrazione Fratino, che ad Ortona appoggiò la costruzione del Centro Oli, attacca pesantemente Maria Rita D'Orsogna. E al coro di attacchi si unisce Antonello Tiracchia, presidente di Nuovo Senso Civico e sempre più interessato ad attaccare gli ambientalisti e non i petrolieri.


Giovedì 7 gennaio ero tra i tantissimi accorsi alla Sala Eden di Ortona convinto di poter assistere ad un convegno di altissimo valore scientifico sul pericolo Ombrina Mare, la piattaforma di estrazione petrolifera che a breve rischia di giungere al largo della città. E così è stato, almeno fino ad un certo punto. La sempre straordinaria Maria Rita D'Orsogna, ottimamente assistita da Hermes Pittelli, e il preparatissimo Tommaso Giambuzzi stavano portando avanti una serata gradevole quanto densa di contenuti. Dal momento in cui è terminata la presentazione di Maria Rita da parte di Hermes, e il moderatore ha dato il via al dibattito, è iniziata la fine della serata. Una decina (almeno quanti ne ho potuti contare) di politici di ogni schieramento si sono alternati sul palco, distruggendo qualsiasi possibilità di dibattito democratico e realizzando una passerella demagogica e patetica. Politici che in questi anni, da amministratori dei loro comuni ma
non solo, hanno chiuso gli occhi sulla letale minaccia della petrolizzazione della nostra regione (salvo poi denunciare gli attivisti del WWF Andrea Natale e Maria Laura Pierini dopo una segnalazione) hanno tentato un improbabile "risciacquatura nell'Adriatico" della loro credibilità politica (che era e rimane sotto zero).

Tra tutti spicca Remo Di Martino, attuale assessore provinciale alla Cultura, incredibilmente inviato dallo stesso presidente Enrico Di Giuseppantonio in sua rappresentanza. Incredibilmente perché Di Martino, da amministratore del Comune di Ortona, negli anni è stato tra i più grandi difensori del progetto ENI di costruzione del cosiddetto "Centro Oli". Di Martino ha dato vita ad un'arringa nervosa e offensiva, nei confronti di Maria Rita D'Orsogna e di tutti i presenti. Ancora più incredibilmente, proseguita sul suo blog, dove è riuscito a ribaltare i fatti e proseguendo nell'offensiva contro Maria Rita.

Scrive, infatti, Di Martino (in corsivo inserisco le frasi testualmente estratte dal suo blog, il resto sono i miei commenti)

vi è stata una ampia relaione (circa tre quarti d'ora), di un sedicente giornalista il quale ha letto delle slide proiettate sullo schermo gigante, al posto della dott. D'Orsogna che si era detta afona,

Mentre parlavo sono stato inrerrotto più di un volta dalla Dott.sa D'Orsogna, alla quale era tornata la voce (ho anche queste qualità taumaturgiche)

Il sedicente giornalista è Hermes Pittelli, che non soltanto è realmente giornalista free-lance (Di Martino, prima di scrivere, avrebbe potuto facilmente fare una ricerca su Internet), ma da anni si occupa di denuncia ambientale. Per quanto riguarda l'afonia di Maria Rita, per informazione di tutti, fino a poche ore era vittima di un altissima febbre. Per questo ha preferito farsi sostituire da Hermes. In ogni caso non c'è stata alcuna guarigione taumaturgica durante la serata, tanto è vero che Maria Rita ha risposto (come chiunque era presente può confermare) con un filo di voce alle affermazioni di Di Martino.

Le slide lette da Hermes, e liquidate da Di Martino in poche battute, sono il frutto di una ricerca scientifica che ha coinvolto professori universitari di fama mondiale

Ho esordito dicendo che sottoscrivevo parola per parola l'intervento del'ing. Giambuzzi

Forse sarebbe più onesto da parte di Di Martino, prima di lamentarsi di come è stato accolto, ricordare che ha anche affermato che non accetta da nessuno che si metta in discussione l'operato dell'Amministrazione Comunale di Ortona della quale lui è stato protagonista (la critica democratica e la libertà di espressione garantita dalla Costituzione Italiana non esistono). Ma, visto che ci tiene tanto, mi permetto di ricordarla io.

- Negazione dell'esistenza della dott.ssa Maria Rita D'Orsogna
- Scopertane l'esistenza, ripetute offese e ingiurie di ogni natura verso di lei e non solo
- Mancata comunicazione, fin quando hanno potuto, alla popolazione e a parte della stessa amministrazione, del progetto dell'ENI
- Strenua difesa del progetto dell'ENI, accusando gli ambientalisti di essere strumentalizzati (come, tra l'altro, Di Martino continua a fare) e obiettivi politici.
- Tentativo di denuncia di tutti i cittadini che si erano opposti al Centro Oli alla procura della Repubblica per aver danneggiato l'immagine della città di Ortona.

ho avuto l'impressione che quella tesami fosse una trappola fatta da chi ha bisogno di ricostruirsi una immagine nel campo ambientalistico, forse perchè troppo compromesso con il "potere" e della cosa mi sono convinto perchè sono passate ventiquattro ore dal fatto e nessuno mi ha chiesto ancora scusa, ne come istituzione ne come persona.

Solo due considerazioni:
- accusare Maria Rita D'Orsogna e tutti i presenti di essere compromessi con il potere, è un'offesa che dimostra ancora una volta quanto Di Martino abbia considerazione della sovranità popolare (poco sopra in fin dei conti scrive che se ne "strafrega"). Chi la pensa diversamente da lui è strumentalizzato (come sarebbe Maria Rita) o ha interessi personali. Certo sentir parlare di potere da un amministratore comunale e provinciale è a dir poco clamoroso. I cittadini si occupano della propria salute e del proprio futuro, diritto sancito da tutti i trattati internazionali e dalla Costituzione Italiana. Qualcun'altro costituiva società con interessi diretti nella costruzione del Centro Oli ...

- Per quanto riguarda la trappola, le proteste (da Di Martino definite "interruzzioni frizzi e lazzi") sono venute da parte di cittadini stanchi di essere presi in giro e che attendono una parola chiara e netta da una classe politica che dovrebbe difenderli e invece s'impegna in tutt'altro. Cittadini che, dopo aver subito quanto accaduto in questi anni ad Ortona, non possono accettare che Di Martino dileggi una importantissima scienziata di fama mondiale e tutti loro. Si chiama dignità. Ma per una classe politica abituata a portaborse e ruffiani ad ore è un concetto troppo difficile ....

In conclusione, una citazione la merita Antonello Tiracchia, presidente di Nuovo Senso Civico, e negli ultimi mesi artefice di un grandissimo miracolo.. Nello stesso tempo, il regista è riuscito a farsi passare dalle televisioni come leader unico ed acclamato del fronte popolare ed ambientalista contro la petrolizzazione e ad attaccare gli ambientalisti e moltissimi cittadini, definendo EmergenzAmbienteAbruzzo (la principale rete di associazioni, movimenti e cittadini contro la petrolizzazione in Abruzzo). Tiracchia, negli ultimi mesi sempre più impegnato in un'opera di attacco contro l'ambientalismo e chi non ha riconosciuto la sua leadership, non poteva far mancare il suo pensiero sulla serata di Ortona.

Dopo aver esordito parlando del "solito show isterico di Maria Rita D'Orsogna" (forse qualcuno dovrebbe ricordargli ben altri show teatrali e nevrotici suoi e di Alessandro Lanci, degni forse del Bagaglino), e definendola poco sotto "primadonna" (anche qui, come ben sa chiunque frequenti il mondo dell'ambientalismo abruzzese, sarebbe meglio che Tiracchia e Lanci rivedano i propri di comportamenti prima di accusare altri), modifica sostanzialmente il senso di alcune affermazioni di Maria Rita e conclude invitandola a togliersi "l'armatura di Giovanna D'Arco" e a rimanere più a lungo negli USA, per "la riuscita della nostra lotta". Ora, al di là del fatto che nessuno sa più quale sia la lotta di Tiracchia e Lanci, il regista si domandi come mai Nuovo Senso Civico sono mesi che riesce solo a spaccare il fronte dei cittadini mentre Maria Rita viene invitata in tutta Italia, e non solo, a dare il proprio apporto scientifico. Maria Rita, in questi anni, ha
radunato un ampio fronte di cittadini ed associazioni che si stanno impegnando per il proprio futuro. Cittadini che le riconoscono un importantissimo ruolo scientifico e civile. Vogliamo rivedere qual è stato l'apporto di Lanci e Tiracchia? E, chi sta danneggiando la lotta dei cittadini d'Abruzzo?

alessio di florio


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