La prima partita dell'Olanda al mondiale finisce male per 36 belle tifose, che sostenevano la squadra "orange". Le biondine sono state espulse dallo stadio e arrestate. Il loro crimine? Portare degli abiti striminziti di colore arancione
La prima partita dell'Olanda al mondiale finisce male per 36 belle tifose, che sostenevano la squadra "orange". Le biondine sono state espulse dallo stadio e arrestate. Il loro crimine? Portare degli abiti striminziti di colore arancione.
Non si tratta di un anacronistico rigurgito di puritanesimo vittoriano ma di una discutibile decisione della Fifa che le ha fatte cacciare perché indossavano un vestito disegnato da una fabbrica di birra.
Secondo la Federazione internazionale le donne si sono macchiate di pubblicità occulta, reato punito penalmente in Sudafrica, sebbene nel vestito non ci fossero ne scritte ne marchi.
L'abitino arancione oggetto del contendere fa parte di una campagna pubblicitaria non autorizzata. Nessuno può portare o indossare dentro o nelle vicinanze degli stadi indumenti che facciano pubblicità a marchi non autorizzati dalla potente Federazione.
"Facevamo un sacco di baccano, e le telecamere ci inquadravano di continuo - ha raccontato una delle ragazze, Barbara Kastein, -. Cantavamo e ci divertivamo. Ma poi è arrivato un funzionario della Fifa e ha detto che non potevano indossare quell'abito perché richiamava una nota birra". Quindi la scelta: o lasciavano lo stadio volontariamente o sarebbero state portate via. "Durante il secondo tempo, circa 40 steward ci hanno circondato e ci hanno costrette a abbandonare lo stadio. Ci spingevano lungo le scale, e una ragazza è caduta", ha raccontato Kastein. Quindi sono state portate in un ufficio della Federazione dove sono state interrogate per ore dalla polizia riguardo al vestito.
"E' arrivata la polizia e hanno preso a rivolgerci le stesse domande ancora e poi ancora, volevano sapere se lavoravamo per la ditta produttrice", ha detto Kastein, aggiungendo che la polizia ha minacciato che potevano essere arrestate e imprigionate fino a sei mesi. Alcune ragazze sono scoppiate in lacrime. La Fifa ha detto che non sono state arrestate, ma ha affermato che "diverse giovani donne sudafricane sono state utilizzate da una importante birreria olandese come strumento per una campagna pubblicitaria illegale".
Il Sudafrica, si sa, ha grossi problemi di ordine pubblico e criminalità. Forse i governanti di questo meraviglioso Paese dovrebbero pensare di affiancare alle loro forze di polizia qualche decina di questi solerti funzionari della federazione. Loro si che sanno come far rispettare la leggi… che regolano il mercato.
Nessun commento:
Posta un commento