lunedì 31 gennaio 2011

Perugia, trovata morta la 25enne scomparsa

Della studentessa Elisa Benedetti si erano perse le tracce sabato notte. Sul corpo nessun segno di violenza


 Elisa Benedetti, a sinistra, con l'amica con cui aveva trascorso la notte, prima di scomparire

MILANO - È stata trovata morta Elisa Benedetti, la studentessa di Città di Castello scomparsa nella notte tra sabato e domenica a Perugia. Il corpo della 25enne è stato rinvenuto in un bosco nei pressi di Civitella Benazzone, a nord di Perugia, vicino a un laghetto artificiale. Il luogo si trova ad alcuni chilometri dal torrente vicino al quale è stata ritrovata, domenica mattina, l'auto della ragazza. La prima ispezione cadaverica sul corpo di Elisa Benedetti si è conclusa intorno alle 14, poi il cadavere è stato trasportato in elicottero all'obitorio dell'ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia. Il cadavere è stato trovato con del fango addosso, completamente vestito (pare che la giovane si fosse tolta solo un maglione) e disteso a ridosso di un argine di un laghetto artificiale.

SCIVOLATA - Stando agli esiti di un primo esame esterno del corpo effettuato dal medico legale, Annamaria Verdelli, non ci sarebbero segni di violenza né di lesioni. Gli investigatori, comunque, non escludono alcuna ipotesi anche se al momento la tesi prevalente è quella che la ragazza sia morta di freddo. Da una prima ricostruzione, infatti, sarebbero emersi elementi che farebbero pensare ad un incidente: gli investigatori avrebbero infatti trovato appesi ai rami vicino a dove è stato trovato il corpo della ragazza alcuni indumenti. E ciò farebbe supporre che la studentessa sia caduta nel torrente e si sia poi tolta i vestiti cercando di farli asciugare. Anche le piccole escoriazioni trovate sul corpo, si sottolinea, sarebbero compatibili con dei graffi che la ragazza potrebbe essersi fatta camminando al buio attraverso il bosco. Sarà comunque l'autopsia a stabilire le cause della morte e anche ad accertare se la giovane, oltre che ubriaca fosse anche droga: ipotesi, quest'ultima, che gli investigatori al momento non escludono.

LA RICOSTRUZIONE - Sabato Elisa aveva passato una notte di baldoria e«qualche bicchiere di troppo» con un'amica e quattro nordafricani (già interrogati, ndr). Poi, sempre assieme all'amica, Vanessa C., era rimasta coinvolta in un incidente stradale, allontanandosi inspiegabilmente da sola. Quindi aveva chiamato più volte i carabinieri, raccontando di essere stata violentata e chiedendo aiuto. Elisa avrebbe effettuato le chiamate al 112 intorno all'una di sabato notte non con il suo telefonino ma con quello dell'amica 27 enne proprietaria dell'auto con cui Elisa era giunta nel bosco. Da quanto si apprende, quindi, Elisa aveva con sé due telefoni. Il primo rimasto scarico nell'auto e rinvenuto dalle forze dell'ordine, il secondo, quello dell'amica, lo aveva invece con sé e con questo lei chiedeva aiuto ai carabinieri spostandosi nel bosco. L'amica della ragazza, sarebbe stata ascoltata di nuovo lunedì mattina: le forze dell'ordine vogliono verificare fino in fondo la veridicità delle sue affermazioni.


«TRAGEDIA» - «È una grande tragedia per la nostra famiglia» ha commentato Stefano Benedetti lo zio di Elisa. Prima del ritrovamento del corpo, l'uomo aveva partecipato con amici e parenti di Elisa alle ricerche della nipote. Lo scorso autunno, a causa di un male incurabile, Elisa aveva perso la madre. «Elisa era una ragazza eccezionale, se non ci credete chiedetelo a chi lavorava con lei» raccontano gli amici della ragazza. La 25enne lavorava da diversi anni in un call center a Città di Castello insieme a Vanessa C., con cui era uscita sabato sera. Le due erano amiche del cuore, tanto che su Facebook erano registrate come sorelle. Dalla morte della mamma, Elisa era tornata a vivere insieme al fidanzato nella casa del padre Osvaldo. Da quanto riferiscono i parenti la 25 enne era rimasta molto scossa dal triste evento.


con corriere.it

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