Jeff Bezos
JEFF BEZOS è un uomo soddisfatto. Amazon, l'azienda che ha fondato e che guida da molti anni, gode di buona salute e, nonostante i mercati aspettassero risultati migliori, cresce sia come utenti che come fatturato e ricavi. Il colosso globale dell'e-commerce ha sfondato anche in Italia, dove è arrivato da pochi mesi e sta conquistando, dopo gli Stati Uniti e l'Europa, anche il mercato asiatico, con un crescento successo in Cina.
Quali sono gli obiettivi che si pone Amazon oggi?
"Abbiamo molti obiettivi sia nel breve che nel lungo termine, ma in linea generale, se dovessi dire dove sta andando Amazon ho le idee le idee chiare: vogliamo ottenere risultati sempre migliori nell'essere un'azienda centrata sul cliente, essere completamente "customercentric". Per spiegarmi meglio le faccio un esempio: dopo la Seconda Guerra Mondiale il fondatore della Sony, Morita, aveva una missione, voleva che il Giappone diventasse famoso per la qualita dei suoi prodotti. Il suo obbiettivo era migliorare la percezione del Giappone che la gente nel mondo doveva avere dopo il disastro della guerra, voleva che il mondo pensasse bene del Giappone e lavorò perché questo accadesse attraverso i prodotti della Sony. Anche noi abbiamo una visione, vogliamo costruire una "customer experience" così nuova e soddisfacente in grado di spostare in avanti tutto il mercato, stabilendo regole e standard diversi e innovativi. E sono sedici anni che lavoriamo su questo".
In molti, infatti, vi
hanno seguito, in alcuni casi vi hanno letteralmente copiato...
"Il nostro approccio è differente da quello degli altri e ci teniamo a sottolinearlo. Ci sono aziende di grande successo il cui principale obbiettivo è la competizione, ogni giorno si chiedono "come faccio a superare gli altri" ed hanno una strategia costruita su questa competizione, che li spinge a seguire e copiare i pionieri. Noi no, non ci interssa molto la competizione, ci interessa, invece, trovare nuove idee e nuovi pioneri. Non ci preoccupa sbagliare, non ci importa se ogni tanto finiamo in un vicolo cieco, anzi ci piace. Al centro del nostro mondo ci sono i bisogni dei nostri clienti, i loro desideri, e crediamo che questo approccio sia alla base del nostro successo".
Quali sono le aree in cui vedete ancora spazi di crescita?
"È evidente che gli spazi di crescita, in generale, per il commercio elettronico sono moltissi. Ma guardando in avanti tutto quello che sta accadendo nel territorio del mobile è avvincente, c'è spazio per grandi invenzioni, è un area dinamica, in crescita ed è eccitante poter essere all'altezza delle nuove sfide".
Pensa anche lei, come Steve Jobs, che stiamo entrando nell'era del post computer?
"È sicuramente vero che i nuovi device, dal Kindle agli smartphone, stanno cambiando il modo in cui la gente è connessa e usa i media digitali. Ma non credo che laptop o desktop spariranno, verranno affiancati dai tablet, dagli e-reader e da altri nuovi strumenti".
Amazon è arrivata in Italia da poco e dopo una lunga attesa. È soddisfatto dei risultati?
"Molto più che contento perché i risultati che abbiamo ottenuto hanno superato ampiamente le nostre più rosee previsioni. Noi abbiamo puntato molto sul mercato italiano, abbiamo aperto Amazon. it con la piu grande scelta di categorie merceologiche e abbiamo offerto circa un milione di prodotti, ma la risposta è stata incredibile. Stiamo già lavorando per ampliare l'offerta e migliorare il nostro servizio. Se vuoi avere un servizio che funziona, con i prodotti che vengono consegnati rapidamente e a costi bassi, devi avere una strutura locale che funziona bene. Abbiamo avuto quattro milioni di utenti unici in pochi mesi, siamo molto incoraggiati, è stata una partenza fantastica".
Quali sono state le principali difficoltà incontrate sul mercato italiano?
"Nessuna in particolare, in linea di massima i consumatori sono uguali in tutti i paesi, vogliono prezzi bassi, grande selezione di prodotti e velocità nella consegna. Siamo concentrati su queste cose perché sappiamo che sono quelle che contano, e contano anche in Italia".
Che dimensioni ha il mercato italiano rispetto agli altri?
"È assolutamente in linea con la media europea, il mercato principale è la Germania, poi l'Inghilterra, la Francia e l'Italia. Diciamo che il nostro mercato rispetta la grandezza dei mercati dei paesi in cui operiamo"
Il successo del Kindle e degli ebook è il segno di un grande cambiamento nel modo in cui i lettori si rapportano ai libri.
"Quest' anno abbiamo per la prima volta venduto piu libri elettronici che edizioni economiche su carta. I libri per Kindle sono piu conventienti, li puoi avere in sessanta secondi, te ne puoi portare dietro centinaia e leggerli dove vuoi, una intera biblioteca. E poi sono più leggeri, puoi cercare contenuti all'interno, puoi interagire con i dizionari, offrono, insomma, un'esperienza di lettura comoda e conveniente. E questa è la chiave del loro successo".
Succederà al mercato dei libri quello che è accaduto al mercato dei dischi?
"I libri fisici ci sarano ancora in futuro, ma non saranno l'oggetto primario della lettura. Bisogna ricordare che il libro di carta è solo un contenitore del testo, quando leggi un romanzo o una biografia, o altro, dopo un po' non pensi più alla carta, all'inchiostro e alla colla che hai in mano, sei nel mondo che l'autore ha creato per te. Questo resta sempre, è il testo ad essere importante".
La crisi economica ha colpito tutti, ma Amazon ha continuato a crescere...
"Nessuna azienda è immune dalla macro economia, siamo cresciuti in questo periodo di difficoltà ma la crisi economica in molti paesi ha influito sui nostri risultati".
Avete retto l'impatto della crisi anche per merito dell'inovazione?
"Sicuramente si. Siamo un punto di riferimento per molte persone che vogliono lavorare con noi perche siamo dei pionieri, perché ci piace innovare e e sperimentare, ma anche peché abbiamo pazienza con le idee nuove, sappiamo che hanno bisogno di tempo per svilupparsi e crescere. Nella nostra azienda c'è un continuo flusso di nuove idee e questo per me è molto importante".
Vi ha aiutato anche non avere negozi sulle strade...
"Forse, ma non avere un negozio fisico è una sfida difficile. Noi non li abbiamo perché non sappiamo farlo meglio di altri. La nostra forza è nell'innovazione e nella differenziazione, se sapessi come aprire una catema di negozi innovativa lo farei".
Quali sono i sogni che ha oggi Jeff Bezos?
"Amazon è una parte importante dei miei sogni, mi piace fare cose nuove, inventare, e mi piace impegnarmi sulla "customer experience", migliorare tutto quello che ha un impatto sui consumatori. Mi piace collaborare con gente che è appassionata delle stesse cose ma ho anche altri interessi. Ad esempio mi interessa il campo aerospaziale con la mia società Blue Origin, c'è tutto il campo dei web service dove Amazon è impegnata, il terreno dei media digitali mi interessa molto. Internet ha un tasso di innovazione grandissimo, non è un industria statica, è uno straordinario campo di gioco per gli inventori. Ma ho anche quattro figli che richiedono il mio tempo e un sacco di altre cose che mi tengono occupato".
con repubblica.it
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