La sinistra contro i militari
«Resistenza al Casilino 900»
Il vecchio rancore comusta contro i militari e le divise si è materializato l'altra sera per le strade di Roma. L'area antagonista, ormai a corto di argomenti e con la calura estiva che offusca le menti, ha stampato decine di volantini.
Così sabato sera con una serie di volantinaggi da parte dei ragazzi dei collettivi giovanili di Roma le prime iniziative per «lo sviluppo di una campagna - come spiega la nota degli Autorganizzati Roma - contro la decisione di schierare in città un contingente di circa 1.000 militari».
L'iniziativa è rivolta secondo le intezioni degli irriducibili della protesta, a «tutti coloro, senza dubbio la maggioranza della città, che ritengono questa decisione una violenza alla città e improntata alla peggiore cultura della forca, che senza nulla risolvere prova a distrarre l'opinione pubblica appassionandola ad una sorta di caccia al più povero. Questa campagna vuole denunciare la gravità della decisione dell'invio dei soldati, monitorare le effettive modalità di schieramento ed organizzare o collegare iniziative che facciano vivere la città fuori dal delirio sicuritario».
Dopo aver lanciato lo slogan di «Resistenza al Casilino 900» contro il censimento dei romecco partire con una nuova campagna di lotta così descritta dall informativa deagli antimilitaristi per vocazione: «La realizzazione di un dossier sul comportamento delle forze dell'ordine l'apertura di blog, iniziative di denuncia, l'organizzazione di una giornata per fine settembre nella quale «liberare « Roma dall'esercito». Ignorando che proprio l'Esercito a Porta San Paolo l'8 settembre '43 si battè contro i nazisti.
A fianco della sinsitra radicale non poteva non schierarsi l'Idv di Di Pietro che ormai ha raccolto il testimone dell'opposizione della sinistra radicale ormai extraparlamentare. «Quella dei militari per le strade delle città è l'ennesima sceneggiata di questo governo. Le attività di prevenzione e contrasto alla criminalità sono demandate alle forze dell'ordine su cui il governo avrebbe dovuto investire in fondi . Che c'azzecca l'esercito, i cui compiti sono ben altri?». Lo afferma il deputato dell'Italia dei Valori Franco Barbato.
il Tempo
Nessun commento:
Posta un commento