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A Mediobanca smantellano la governance duale, adottata appena un anno fa. Il sistema duale ha funzionato bene per moltiplicare e distribuire poltrone ma, dopo le disposizioni del Governatore Draghi, introduce nelle banche una netta separazione tra gestione e sorveglianza. E questo non piace a tutti. Quali sono i veri motivi del fallimento del negoziato del Doha Round a Ginevra? E su chi ricade la responsabilità? Per capirlo bisogna partire da alcuni meccanismi che regolano gli accordi sui dazi in seno al WTO. Ed è forte l'impressione che il genuino interesse verso un accordo di liberalizzazionecommerciale multilaterale si sia velocemente dissolto al cospetto della crisi economica internazionale. Buona estate, si suol dire ai primi di agosto. E lo diciamo a tutti lettori e collaboratori de lavoce.info. Ma auguriamoci soprattutto un buon autunno. I problemi sul tappeto sono tanti. Delle prossime sfided'autunno abbiamo scelto sei temi decisivi, sui quali lavoce.info è intervenuta ripetutamente negli ultimi mesi e li abbiamo raccolti in altrettanti dossier: Alitalia: ultimo atto?, Petrolio ed energia,Fisco federale, Come cambia il contratto di lavoro, Immigrato e cittadino,Precariato econtratto unico. Se ne parlerà molto dopo le vacanze. Vacanze che auguriamo ottime a voi tutti!
Il sistema di governance duale delle società, con i due Consigli - di gestione e di sorverglianza - avrebbe potuto portare maggiore trasparenza, cioè una divisione chiara delle responsabilità nelle imprese che lo scelgono. Ma la sua applicazione in Italia ha creato invece situazioni confuse, come quella creatasi in Mediobanca. La Banca d'Italia è intervenuta dettando regole più stringenti per gli istituti di credito. Ma a questo punto il sistema duale, che aveva riscosso forte consenso appena l'anno scorso, al vertice della società di piazzetta Cuccia non piace più.
Il negoziato del Doha Round è fallito non sulla questione dell'apertura "tout court" dei mercati agricoli dei paesi in via di sviluppo alle produzioni dei paesi industrializzati, né sulla riduzione dei sussidi agricoli europei ed americani. Il vero motivo del contendere era una la revisione del cosiddetto "meccanismo di salvaguardia speciale" per l'agricoltura. Vediamo di cosa si tratta e di chi è l'effettiva responsabilità di questo insuccesso del WTO. A cominciare dalle lobby dei produttori agricoli nei maggiori paesi industrializzati e nei principali paesi emergenti.
E' forte l'impressione che sulla trattativa fra i paesi dell'Organizzazione mondiale del commercio riuniti recentemente a Ginevra, abbia pesato negativamente la crisi economica internazionale, dissolvendo l'interesse verso un accordo di liberalizzazione del regime commerciale. Gli effetti reali di un mancato accordo sono probabilmente molto limitati, ma si è mancata l'occasione di rafforzare il sistema multilaterale che vincola i paesi al rispetto di un insieme di regole.
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