MADRID - Ha iniziato una nuova avventura professionale, lasciandosi alle spalle il calcio italiano (mai particolarmente amato), però Josè Mourinho continua a parlarne. E soprattutto a lanciare frecciatine al suo successore all'Inter (sarà perché dice di averla sempre nel cuore...), quel Rafa Benitez che ha vinto la Supercoppa italiana e adesso va all'assalto di quella europea e del Mondiale per club.
STOCCATA A BENITEZ: PER LUI UN SOGNO - "Lui non dovrà faticare come ho fatto io - ha sottolineato lo Special One in un'intervista rilasciata agli inglesi di Sky Sports -, il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh è paradiso. Io al Real ho vinto la Beckenbauer e l'Alicante cup, posso vincere il trofeo del Bernabeu, ma sono tornei estivi. Un allenatore che va in un nuovo club deve pensare a costruire la squadra: Benitez no, lui ha già tutto pronto, società e giocatori, il suo non è un lavoro è un sogno".
LA POTENZA ECONOMICA DEL CITY - Il tecnico di Setubal dimentica, tuttavia, che anche lui ha ereditato un'Inter vincente, una squadra costruita da Roberto Mancini e già pronta per affermarsi anche in Europa. E a proposito del 'Mancio', il portoghese parla anche di Premier League, cominciando proprio dal Manchester City. "Non possiamo paragonare
la storia e il prestigio del Real e del City, ma dal punto di vista della forza economica è un altro discorso, è molto difficile combattere con loro - spiega Mourinho -, ad esempio quando sono arrivato a Madrid ero interessato a Kolarov, ma non ho potuto competere con loro, quando hanno deciso di prenderlo l'hanno preso".
ADEBAYOR, OBIETTIVO IMPOSSIBILE - Qualcosa di analogo vale anche per Emmanuel Adebayor, 26enne attaccante del Togo (al momento riserva nei Citizens dietro Carlos Tevez e Mario Balotelli) in cima alla lista dei preferiti del tecnico del Real per rinforzare la prima linea delle merengues. "Non penso di avere alcuna possibilità di ingaggiare il giocatore - afferma Mourinho - visto che il City è un club che trattiene i suoi migliori elementi e acquista quelli che come costo nessun altro è in grado di prendere. E dopo aver acquistato Adebayor un anno fa dall'Arsenal, non credo proprio che ora lo lasceranno partire".
BALOTELLI DEVE CRESCERE COME UOMO - Il timoniere che ha condotto i nerazzurri al trionfo in Europa, realizzando una fantastica tripletta, si è soffermato anche sulla Premier League. "Secondo me Chelsea, Manchester United e City si giocheranno il titolo, la vedo dura per il Liverpool, per Hodgson non sarà facile", il giudizio del portoghese. L'arma in più per il City di Roberto Mancini potrebbe essere proprio Mario Balotelli. Il talento italiano ha rotto con l'Inter nonostante l'addio di Mourinho, che con 'Supermario' di problemi ne ha avuti tantissimi. "Balotelli ha tutte le qualità per diventare uno dei migliori attaccanti della Premier. E' un ragazzo che ha incredibili potenzialità e poi Mancini lo conosce molto bene. Per lui è arrivata l'ora di crescere come uomo - conclude lo Special One - anche se so che per un ragazzo di 18-19 anni non è semplice".
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