ROMA - Il tribunale di Roma sezione lavoro, giudice Marrocco, accogliendo il
ricorso in via d'urgenza della giornalista Tiziana Ferrario (assistita dagli
avvocati Domenico e Giovanni Nicola D'Amati), ha ordinato alla Rai di
reintegrare la giornalista nelle mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20 e di
inviata speciale per grandi eventi.
Il giudice ha ravvisato nella rimozione di Tiziana Ferrario dell'incarico di
conduttrice del tg della rete ammiraglia una "grave lesione della sua
professionalità per motivi di discriminazione politica a seguito
dell'opposizione della stessa giornalista alla linea editoriale del direttore
Augusto Minzolini.
FERRARIO, POTERI DIRETTORE LIMITATI DA LEGGE: una sentenza "importante perché
afferma il principio fondamentale che i poteri del direttore di una testata
giornalistica sono limitati dalla legge: non ha infatti il diritto di
emarginare o mettere i giornalisti della sua redazioni in condizione di non
lavorare". Così Tiziana Ferrario commenta a caldo con l'ANSA, esprimendo grande
soddisfazione, la sentenza del Tribunale di Roma. La giornalista tiene a
ricordare che non è l'unica, all'interno del Tg1 a trovarsi in questa
situazione: "dunque una sentenza ancora più importante in quanto può rivelarsi
utile a tutti coloro che hanno subito il mio stesso trattamento, da Paolo Di
Giannantonio a Massimo De Strobel, da Raffaele Genah a Bruno Mobrici alla
stessa Maria Luisa Busi che con grande coraggio ha deciso di rinunciare alla
conduzione del Tg1 perché non riteneva di essere più nelle condizioni di
svolgere con serenità la propria professione". La Ferrario infine, in merito
alla discriminazione politica a cui tra l'altro fa riferimento la sentenza,
rileva: "una redazione è formata da tante identità culturali e il confronto è
sempre e comunque necessario".
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