cambiare rotta sul tipo di buste in cui portare la spesa è il divieto di
commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili, un divieto confermato
dall'assenza nel Milleproroghe di un ulteriore slittamento del provvedimento.
Lo stop agli shopper di plastica era infatti previsto nella Finanziaria 2007 e
avrebbe dovuto scattare già a gennaio 2010 ma una proroga lo ha fatto
rimbalzare di un anno, a gennaio prossimo insomma. E questa volta sembra
proprio senza alcun ripensamento.
I Ministeri dell'ambiente e dello Sviluppo Economico precisano che «resta
consentito lo smaltimento delle scorte in giacenza negli esercizi artigianali e
commerciali alla data del 31 dicembre 2010» La cessione dei sacchetti non
conformi residui, però, deve essere «operata in favore dei consumatori ed
esclusivamente a titolo gratuito».
Si tratta, dunque, di «uno smaltimento graduale»: dal primo gennaio 2011
pertanto si potranno ancora ricevere negli esercizi commerciali buste di
plastica gratis fino all'esaurimento di quelle acquistate dal negoziante entro
il 2010. Cosa che dovrebbe accadere - in base ad alcune previsioni - entro due-
tre settimane. La questione legata allo stop alle buste di plastica si
interseca anche con i rifiuti, diventando - seguendo la concezione del
"graduale smaltimento" - un incentivo alla raccolta differenziata. Da subito -
sempre secondo fonti informate - «non sarà possibile usarle per la spazzatura
organica. Mentre sarà ancora consentito poterci mettere l'inorganica».
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