Finalmente si fa sul serio e per "sul serio" si intende ciò che accadrà da qui sino alla fine dei martedì sera (da martedì 11 gennaio in prima serata su Canale 5) che trasformeranno la televisione postprandiale in un qualcosa di estremamente interessante da seguire per milioni di telespettatori. In "Dentro Amici" però vi ho abituati a non guardare solo avanti ma a dare un occhio a ciò che succede nei sabati di precedenti agli eventi della settimana e, in qualche caso, anche a ciò che accade durante i giorni feriali.
Sono sincero quando vi dico che mi dispiace aver visto (è successo solo per ragioni televisive e non per altro) Arnaldo salutare i compagni durante la settimana in un pomeriggio uggioso che lo ha visto prendere lo zaino metterselo sulle spalle e lasciare la scuola. Sono rimasto male altresì quando, in puntata, abbiamo dovuto assistere alle lacrime di Giorgia che dentro di sé era pressoché convinta che un posticino, fra quei banchi, ci sarebbe stato anche per lei.
Dalla ragazzina un po' spocchiosa che abbiamo visto all'ingresso di "Amici", nel tempo ci siamo trovati di fronte a una giovinetta minuta (qual è) ma un po' più matura, vogliosa di imparare, conscia dei limiti che sovente il maestro Jurman le ha sbattuto in faccia. Il "Pirata dei Caraibi" del vocal coaching italiano ha un metodo tutto particolare, funzionale per i cantanti in erba e anche con lei ha fatto un ottimo lavoro togliendole il "graffio" in gola e portandola a smussare, più ancora che a caricare le note. Speriamo che per Giorgia, Arnaldo e Andrea che ci siano altre occasioni e la musica continui a destare in loro le emozioni che li ha fatti muovere dalle loro camerette per affrontare viaggi e provini. Buon viaggio attraverso la lunga vita che avete di fronte e chissà mai…magari arrivederci… se il mondo delle sette note diventerà la vostra casa. Blu e bianchi Inevitabile, ma soprattutto a favor di regolamento e telecamere l'immancabile divisione fra blu e bianchi. Due squadre, l'ovvio tifo che si scatena fra chi a casa ama uno o l'altro e, ancor più semplice, l'innalzamento di enormi campanili sotto i quali l'Italietta dal dopoguerra ad oggi si è sempre riconosciuta. Peccato però che lo Stivale di cui sopra si sposterà presto verso commenti di questo tipo: "Tifo questo perché è amico di un amico che sta vicino al mio paese". "Tifo quella perché assomiglia alla mia fidanzata".
"Io la rossa non la voterò mai perché ha la faccia antipatica della tipa che al bar sotto casa mi ha sempre snobbato". Peggio: "Mia madre ha detto che so cantare meglio di quella che sta al numero uno e allora voto la più bassa in classifica così l'aiuto". Non sono impazzito e nemmeno mi sto inventando frasi a vanvera. Purtroppo in otto anni di presenza ad "Amici" (prima come giurato estemporaneo e ora parte della commissione esterna) di frasi come queste ne ho sentite a centinaia. La commessa che ti ferma al supermercato, la vicina di casa, il collega che fa finta di niente ma segue il programma dalla prima puntata, il direttore di Banca che non si perde un pomeridiano.
"Amici" è nella pancia della gente e la gente vuole lo scontro, la gara, il dileggio fra due contendenti. Insomma, il pubblico vuole i bianchi e vuole i blu. Certo, una volta si chiamavano "Sole" e "Luna" ma poco cambia. Ora le due squadre ci sono. Un gruppo di persone da una parte e uno dall'altra con il fatto che in una squadra (i blu) c'è Annalisa (la più brava) che prima stava sempre vicina-vicina al ballerino Riccardo (il suo fidanzato ora con i bianchi) e adesso lo vedrà solo in occasione delle sfide. Un bel botto per il cuoricino tanto che sabato scorso, a proposito di Annalisa, abbiamo ravvisato ciò che non ci si poteva aspettare nemmeno di fronte a un terremoto.
La rossa esplosiva con la lunga chioma ridotta a un caschetto aveva capito perfettamente come la divisione in squadre l'avrebbe penalizzata e ha cantato male. Meglio: ha cantato peggio di come sa fare di solito. Il primo inciso del suo secondo inedito era da dimenticare e solo nell'ultima parte si è ripresa. Questo sta a significare due cose. La ragazza è "normale" fatta di carne, ossa e cuore come gli altri e, sebbene ci fosse bisogno di verificarlo, nessuno è perfetto. Tutti e dodici i ragazzi che sono al serale hanno la chance per vincere e la temperatura dello spettacolo sarà altissima. Il nuovo regolamento Definiti i dodici nomi delle due squadre in gioco si cominciano a delineare le regole della partita ed ecco il regolamento con il quale si faranno i giochi del serale: innanzitutto stop all'immunita' determinata dal televoto. Per ora viene sospesa la classifica settimanale di gradimento che garantiva automaticamente l'immunita' al primo in classifica.
Già nel day-time la stagione si e' aperta con nuove regole e per garantire un accesso meritocratico nelle scuola di Amici i ragazzi quest'anno NON sono stati giudicati dal team di docenti che li segue e li prepara quotidianamente bensi' da una commissione esternapresieduta per il canto da giornalisti (il sottoscritto, Andrea Laffranchi del Corriere della Sera e Paolo Giordano de Il Giornale con gli inserimenti una tantum di Marco Magiarotti del QN e Marco Molendini de Il Messaggero) e dai discografici guidati dal Maestro Peppe Vessicchio. Per il ballo stessa storia. Giura esterne formate sia da giornalisti e sia da grandi esperti del settore a livello nazionale ed internazionale.
Il giudizio, insindacabile, ha fatto si che gli allievi settimanalmente venissero messi alla prova per il mantenimento del banco. Questa modalita' di valutazione ha garantito al programma un elevato livello di preparazione tanto da far accedere alla Fase Finale esclusivamente i dodici piu' talentuosi e preparati nella loro disciplina.
con lastampa.it
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