Oltre 160mila fan per il sito "Più pilu per tutti" del politico trash creato da Antonio Albanese. Il film dal 21 nelle sale
ROMA - Appello accorato: "Vota Cetto La Qualunque, il tuo candidato leader unico alle primarie di destra, sinistra, centro, sotto e sopra!". Non bisogna stupirsi, la realtà ha abbondantemente superato la fantasia, e c'è da scommettere che, il 14 e il 15 gennaio, quando nelle piazze di Roma, Milano, Napoli, Bologna, Bari, verranno installati gazebo elettorali col vademecum del sostenitore e i gadget, in tanti si fermeranno per firmare a favore del candidato La Qualunque.
Perché il politico trash creato da Antonio Albanese protagonista del film Qualunquemente di Giulio Manfredonia (prodotto da Fandango e Rai Cinema, uscirà il 21), volgare e irresistibile, piace. È diventato una realtà - o forse lo è sempre stato - al punto che la prossima settimana in varie città scatterà l'operazione gazebo, già cavallo di battaglia di Pd e Pdl. Visto il successo di Cetto, potrebbe riservare sorprese. La Qualunque, creatura surreale e crudele, spopola: oltre 160mila visite al sito www.partitodupilu.it; su Facebook il Partito du Pilu ha raccolto 16mila fan. È già un cult, con 80mila contatti, il video della canzone Qualunquemente (Onda Calabra), rilettura del brano di Peppe Voltarelli e del gruppo il Parto Delle Nuvole Pesanti, cantata da Albanese con l'arrangiamento della Banda Osiris. Farà parte della colonna sonora del film.
Era inevitabile che il costruttore, politico corrotto calabrese con coda di escort, preoccupato per le sue proprietà
minacciate da "una pericolosa ondata di legalità" scendesse (anzi, come dice lui "salisse") in campo. Già dai manifesti: "Basta con la disoccupazione! Basta col carovita! Basta con la giustizia!" si capisce che ha le idee chiare, e che quella promessa "più pilu e cemento per tutti", suona più vera di certi proclami originali. Finora Albanese aveva portato il prototipo del leader cafone nei suoi spettacoli a teatro e in tv da Fabio Fazio a Che tempo che fa. "Il 2010" ha esordito Cetto nella puntata del primo gennaio (seguita da oltre 4 milioni di spettatori), "ci ha regalato molte soddisfazioni e alcune ottime notizie, tra cui un decesso eccellente: dopo lunga e penosa malattia, è morta la morale!".
Morta la morale, il politico nemico dell'ambiente, della sicurezza (al figlio: "Ti ho visto col casco in motorino, non farmi fare brutta figura, ho un nome in paese") e della parità dei sessi, diventa una star al cinema con un programma elettorale che lascia il segno: "Sotto la quarta di reggiseno non è vera passione politica", "Caro giudice la legge è uguale per tutti ma tu fatti i cazzi tuoi". Come ha spiegato Antonio Albanese: "Non è mai vincolato alla cronaca ma la interpreta perfettamente".
con repubblica.it
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