genoano
ROMA - Le inquietudini di Alberto Gilardino, la rabbia di Luca Toni,
l'ostinazione di Amauri. Il mercato, che comincia ufficialmente domani, gira
intorno agli attaccanti. C'è un mese di tempo, sino alle 19 del 31 gennaio, per
trasformare i progetti in trattative e le trattative in affari consumati.
Gilardino e Toni, insieme a Filippo Inzaghi, sono stati i centravanti
dell'Italia campione del mondo nel 2006 in Germania. Quattro anni e mezzo dopo,
sono ancora protagonisti. Stavolta sul mercato. Gila ha cambiato procuratore,
da Beppe Bonetto all'avvocato Bozzo, perché intende cambiare squadra: dalla
Fiorentina alla Juventus? Forse, anzi probabile. Il centravanti di Biella è
diventato il primo della lista bianconera nel momento in cui Beppe Marotta ha
capito che mettere le mani su Edin Dzeko è impossibile. Il gigante bosniaco è a
una firma dal Manchester City. Le sceicco Mansour lo porterà via al Wolfsburg
per 40 milioni di sterline e lo consegnerà a Roberto Mancini con la speranza
che l'allenatore italiano gli regali la Premier. A vuoto l'ultimo disperato
tentativo degli uomini di Andrea Agnelli: 30 milioni più il cartellino del
centrocampista Sissoko. Così la Juve medita di riunire i gemelli del mondiale.
Toni subito, Gila a fine stagione. Sono due degli ultimi tre centravanti della
Fiorentina.
Anche il terzo, Pazzini, piace moltissimo alla Signora. Ma la Samp, dopo
essersi liberata di Cassano, non vende i suoi gioielli e i pessimi rapporti con
Marotta non alimentano le speranze bianconere per giugno. Gilardino, invece,
tra sei mesi è una possibilità concreta. La Fiorentina, ora, intende
trattenerlo per almeno tre motivi: perché la squadra ha bisogno dei suoi gol in
un momento difficile della stagione, perché vorrebbe cedere (anche gratis)
Adrian Mutu, perché gli uomini individuati per sostituire Gila al momento sono
obiettivi impraticabili (Matri ma soprattutto gli argentini Maxi Lopez e Funes
Mori). La Juve dovrà pazientare e, per colmare il gap dal Milan, potrebbe
allungare le mani su Toni che ha rotto con il Genoa. Il presidente Preziosi,
facendo le pagelle della prima parte di stagione, ha rifilato un sonoro 3 al
suo bomber che non incontra neppure le simpatie dell'allenatore Ballardini.
Toni è stato accostato al Milan, ma i rossoneri, dopo Cassano, hanno
intenzione di sostituire Ronaldinho con un centrocampista (Lazzari del Cagliari
è l'obiettivo numero uno) e l'attaccante (Balotelli) proveranno a prenderlo a
fine stagione. Così in lizza c'è la Juve, a patto che Amauri, penalizzato dagli
infortuni, accetti di andarsene. Per adesso ha risposto picche alle varie
proposte.
Il brasiliano vuole dimostrare il suo valore a Torino. Amauri tiene in scacco
Gila e Toni, tanto che su quest'ultimo si potrebbe lanciare l'Inter. Sarebbe
un'operazione in controtendenza con le linee guida stabilite da Moratti, che
punta sui giovani, ma i nerazzurri un attaccante alto e forte nel gioco aereo
lo cercano.
Su Toni tutto è ancora in gioco. Anche perché il Genoa, prima di lasciar
partire il suo centravanti titolare, deve trovare un'alternativa: Destro e il
neo acquisto Paloschi non bastano a soddisfare Ballardini. Così Preziosi ha
avviato contatti con Cellino per Matri. E la trattativa, conoscendo i soggetti,
non si annuncia facile. Per questo motivo il club ligure ha già individuato
l'alternativa: il brasiliano Ze' Eduardo del Santos.
I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro di Federico Macheda, giovane
stellina del Manchester United, che i Diavoli Rossi rimanderanno sei mesi in
Italia a fare esperienza: la Samp, a caccia di un attaccante al posto di
Cassano, è favorita sul Genoa con la Juve che segue da lontano l'evolversi
della situazione.
Anche la Lazio vuole una punta: scelto il paraguaiano Roque Santa Cruz. C'è
l'accordo economico con il giocatore, manca quello con il Manchester City sulla
cifra del riscatto: Lotito offre 3 milioni, gli inglesi ne vogliono 7. Appena
Roque Santa Cruz sbarcherà nella capitale, i biancocelesti cederanno in
prestito il giovane Kozak per il quale si sono fatte avanti Brescia e Bologna
oltre ad almeno sei società di B. Il Palermo, con Pinilla infortunato, rallenta
la cessione di Maccarone, l'Udinese ha messo sul mercato Floro Flores, il Bari
sta per prendere Okaka dalla Roma.
con corriere.it
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